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- Pubblicato: 13 Ottobre 2015
“In Abruzzo non c’è più sovraffollamento nelle carceri”, lo ha detto il provveditore regionale, nell’ambito del protocollo d’intesa con la Comunità di sant’Egidio.
L’Italia è stata sanzionata pesantemente dall’Europa per le condizioni delle nostre carceri, ora l’andamento nazionale va verso un ridimensionamento del numero dei detenuti anche nelle case circondariali dell’Abruzzo. Lo sottolinea il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria d’Abruzzo e Molise, Maria Claudia Di Paolo, a margine del protocollo d’intesa, siglato stamani a Pescara, con la Comunità di Sant’Egidio. E proprio in virtù del ridimensionamento del sovraffollamento nelle carceri, si possono adottare meglio le iniziative intraprese per i ristretti anche grazie alla Comunità di sant’Egidio. Vicinanza, accoglienza, ascolto, ma pure generi di prima necessità e, per i detenuti che possono, gite e iniziative all’esterno del carcere.