Cronaca

 

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OLIO: IN MARSICA BUONA QUALITA’ MA RACCOLTO RIDOTTO DEL 30%

– Aumentano i prezzi per l’olio ma la qualità è buona: a fine anno gli imprenditori marsicani iniziano a fare il bilancio della situazione.
“Quest’anno il raccolto delle olive ha avuto luci ed ombre, con risultati a macchia di leopardo: per questo siamo stati costretti ad alzare il
prezzo di 1 euro a litro”, ha dichiarato il presidente dell’associazione “Monicella” in Valle Roveto spiegando anche che, la produzione ha avuto
un calo del 30% rispetto all’anno scorso”.

fuochi pirotecnici

L'AQUILA: FINANZA SEQUESTRA 8,5 QUINTALI DI BOTTI ILLEGALI

– Con l’approssimarsi delle festività, si ripropone il fenomeno della vendita illegale di artifizi pirotecnici. Anche quest’anno, per cercare di
fronteggiare il fenomeno che mette a repentaglio la salute e l’incolumità di tante persone, il Comando Provinciale della G.d.F. di L’Aquila ha
intensificato i controlli per il contrasto alla vendita e alla detenzione di fuochi d’artificio illegali, effettuando un ingente sequestro: oltre
85.000 artifizi pirotecnici per un peso complessivo di circa 8,5 qli, contenenti oltre 170 kg di polvere attiva.Per il responsabile, un 35enne
del capoluogo, è scattata la denuncia in stato di libertà per illecita detenzione e commercio illegale di materiali esplodenti e, pertanto, è
stato deferito alla Procura della Repubblica di L’Aquila.

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PESCARA: RICATTO HARD AL PRETE

- «Apri questa lettera in caso dovessi morire o subire violenza». È con queste parole che don C.L., ex parroco del Pescarese, ha consegnato una
busta a Nicola Sassanelli, maresciallo dei carabinieri e suo amico. A raccontarlo, ieri in udienza al tribunale di Pescara, è stato lo stesso
militare. «In quel periodo, avevo notato che il sacerdote era parecchio agitato, ma non voleva dirmene il motivo – ha spiegato Sassanelli al
giudice. Io lo spronavo a fare denuncia, ma, siccome lui non ne aveva intenzione, gli ho consigliato di lasciarmi almeno una memoria scritta».
Così, a giugno 2020, il prete ha scritto la missiva che è rimasta per oltre 3 anni a casa del maresciallo e, finalmente, ieri è stata aperta.
Il plico in questione sarebbe la documentazione allegata alla querela che il religioso presentò circa un mese dopo. Non solo: la lettera indicava
anche un nome, quello di Eraldo Scurti, imputato insieme alla moglie e al figlio, accusati di estorsione e rapina. Secondo quanto ricostruito
dagli inquirenti, infatti, il prete avrebbe versato alla famiglia almeno mezzo milione di euro in 5 anni. Il prete, sarebbe stato sedotto dalla
donna e si sarebbe recato a casa di questa per un appuntamento romantico. Quando la situazione iniziava a scaldarsi, però, rincasa il marito che
furibondo, avrebbe minacciato il sacerdote anche con una pistola. Da allora, il prete sarebbe stato ricattato.