Cronaca

pescara citta

Un’attività, quella di oggi, coordinata dal comandante Maggitti e diretta dal maggiore Agostinone: operai del Comune impegnati nel lavoro di bonifica in diversi angoli del capoluogo adriatico. Massima attenzione alle biciclette abbandonate ai pali che in alcune zone sono davvero un numero altissimo. Spesso, in molti angoli della città, sono stati notati questi rottami spesso a pezzi. Una volta raccolte, la Polizia Municipale ha catalogato le bici rimosse: chi volesse può ritirarle al Comando di via del Circuito, una volta pagata la relativa sanzione per la sosta in zona non consentita. Oltre alle bici, rimossi anche molti ferri sporgenti dall’asfalto, paletti della pubblicità in disuso e pali dismessi. La settimana prossima il comune si occuperà dei segnali della pubblicità che non sono a norma.

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Attenti ai falsi dipendenti comunali. Il Comune di Pescara, in una nota, avverte che non è in corso alcuna raccolta dati porta a porta da parte dell’ ente pescarese.

A Palazzo di Città, in mattinata, sono arrivate segnalazioni circa persone che girano porta a porta e dicono di essere dipendenti del Comune alle prese con raccolta dati per censimenti non meglio specificati. Una situazione che non trova assolutamente fondamento nella realtà. Le segnalazioni sono giunte dalla zona dei Colli ed in particolare a Colle Marino. Il Comune invita pertanto la cittadinanza di avvisare le forze dell’ordine nel caso dovesse incappare in tale fenomeno, segnalando anche la zona interessata.

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A Sulmona se ne parlava già da tempo, prima che il fatto comparisse sulla stampa, tanto da suscitare imbarazzo nell’ambiente scolastico della scuola "Lombardo-Radice".

In una quinta elementare la supplente di religione avrebbe evitato l’insegnamento della sua materia a tutta la classe, a causa della presenza in classe di una bimba di fede non cattolica, ripiegando sull’educazione artistica. La dirigente scolastica ha ridimensionato l’episodio, di fronte alla stampa, evidenziando che si è trattato di un disguido capitato soltanto un paio di volte, perché i genitori della bambina musulmana (esonerata) non avevano potuto riprenderla a scuola per problemi logistici. Dal canto suo il vescovo mons. Angelo Spina ha spiegato che la vicenda non può riguardare la curia, ma è un problema organizzativo della scuola.