Cronaca

corecom

Co.Re.Com. Abruzzo: ISTANZE ON LINE

 Sono stati 5300 i ricorsi pervenuti nel 2015, a fronte dei 4240 del

2014 e dei 3222 del 2013, dei quali l'84% conclusi con esito

positivo per un totale di 3.473.400 euro di indennizzi alle famiglie e

alle imprese abruzzesi.

Questi i dati eccellenti registrati l'anno scorso, che pongono il

Comitato regionale per le Comunicazioni abruzzese tra i primi

quattro in Italia, in termini di efficacia ed efficienza nella risoluzione

delle problematiche tra i cittadini utenti e le compagnie del settore

delle telecomunicazioni, operanti sull'intero territorio nazionale con

una crescita dal 2007 al 2015 del 313% delle istanze di

conciliazione.

E, dal 29 aprile scorso, il Corecom Abruzzo, come riportato sul sito, pone

al servizio dell'utenza il modulo per la presentazione, anche on line, delle

istanze per la risoluzione delle controversie circa i servizi di telefonia fissa,

mobile e pay tv.

Il Corecom, gratuitamente, come in tutti gli altri settori, è a disposizione

di chi ne abbia necessità, ai numeri pubblicati nella sezione on line

"Contatti" e si può cliccare su "concilia on line" per conoscere la data

dell'udienza e per avere tutte le comunicazioni da parte del Corecom.

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sulmona municipio 241012 rep 04

Tre nascite in appena 24 ore a Sulmona: il punto nascita dell’Annunziata ha registrato 3 parti in poche ore invertendo la tendenza nazionale, e regionale, anche grazie alla recente tecnica del parto indolore.

E’ uno di quei punti nascita destinati alla rimodulazione prevista dal piano di riordino della sanità abruzzese eppure sono tante le donne, ad esempio dalla vicina L’Aquila, a scegliere l’ospedale di Sulmona anche grazie alla recente tecnica del parto indolore. Tre le nascite in appena 24 ore, 7 in 8 giorni: dati in evidente controtendenza con i dati nazionali e regionali. Una tecnica quella del parto indolore, in sperimentazione all’ospedale di Sulmona, che sta riscontrando il favore delle tante pazienti che anche da fuori città lo scelgono.

 rieti

Saranno gli esiti degli esami autoptici sul corpo di Mariangela Mancini, la 33 enne di Rieti trovata cadavere poco distante da Spedino, a dire se la ragazza sia stata strangolata. Intanto spunta un sospettato.

I familiari della 33enne di Rieti trovata cadavere poco distante da Spedino, escludono categoricamente la pista del suicidio e chiedono che venga fatta luce e giustizia sulla morte della loro Mariangela. La ragazza è stata trovata morta ai margini di un boschetto al confine tra la provincia di Rieti e quella dell’Aquila a distanza di poche ore dalla dichiarata scomparsa da parte del fratello Nazzareno. Amici, familiari e conoscenti di Mariangela, sconvolti per il macabro ritrovamento, non hanno creduto al suicidio nemmeno per un istante: sul collo della giovane evidenti le tracce di strangolamento che hanno spinto la Procura a disporre un attento esame autoptico.