Cronaca

 

VAL DI SANGRO: PALPEGGIA LA COLF,PUNITO 78ENNE

- Violenze sessuali: bisogna stare attenti pure a fare le pulizie di casa, semmai al padrone di casa gli passassero per la testa pensieri osceni. Come è accaduto a una donna di 32 anni, della Val di Sangro, che mentre era intenta a svolgere le incombenze domestiche, è stata più volte palpeggiata ai glutei e al seno dal suo datore di lavoro. Vittima costretta con violenza a subire tali atti, come l’accusa della procura di Lanciano ha contestato, ed ora per l’uomo, Luigi C., di 78 anni, è giunta la condanna di 1o grado ad un anno di reclusione, varie pene accessorie e una provvisionale di risarcimento di 12 mila euro, con prosieguo in separata sede civile.

 

sulmona tribunale

AUTISMO: TRIBUNALE IMPONE ALLA ASL L’AQUILA LA PRESA IN CARICO DI UN RAGAZZO

– Il Tribunale di Sulmona impone alla Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila di prendere in carico un giovane autistico di Castel di Sangro, e di “erogare un intervento riabilitativo globale ed intensivo di tipo psicoeducativo specifico”. A dare notizia del provvedimento, datato 15 giugno, è l’associazione Autismo Abruzzo onlus, che sottolinea come si tratti dell'”ennesima ordinanza che impone alla Asl l’erogazione di prestazioni prescritte dalla stessa nel maggio 2019″ e denuncia uno “stucchevole rimpallo di competenze e responsabilità tra organismi della stessa Asl” che ha comportato “la perdita di altro tempo, danneggiando le possibilità di recupero” del ragazzo.

teramo carcere

TERAMO: AGGREDITO OPERATORE SANITARIO IN CARCERE


- Nuova aggressione nel carcere di Teramo dove, un operatore sanitario è stato aggredito da un detenuto che lo ha schiaffeggiato prendendo a pretesto le modalità di somministrazione della terapia psichiatrica. A denunciare l’accaduto è la segreteria provinciale del Sindacato nazionale autonomo di polizia penitenziaria. “Si deve evidenziare che ormai i detenuti tendono ad imporre la somministrazione della terapia a suon di minacce, mentre essa è rigorosamente suscettibile di valutazione e prescrizione medica”, si legge nella nota del Sinappe. “Anche da tali ultimi fatti, è evidente che la popolazione detenuta, ormai, non sia più gestibile a maggior ragione risultando estremamente eccedente rispetto al numero di risorse impiegate, un gap che purtroppo si registra tanto nell’area sicurezza quanto nell’area sanitaria. Nella struttura penitenziaria, infatti, operano per ogni turno di servizio soltanto 2 infermieri ed un medico chiamati a gestire oltre 400 detenuti mentre il rapporto rispetto agli agenti di sezione è di 2 unità per ogni 100 detenuti. Come si denuncia ormai da tempo, il carcere teramano ormai è al collasso, il numero dei detenuti rispetto a quello degli appartenenti alla polizia penitenziaria è inversamente proporzionale ed inoltre si contano più di 400 presenze effettive rispetto alle 275 tollerabili dalla struttura”.