Cronaca

COCAINA

PESCARA: FINANZA ARRESTA 3 GIOVANI

- Tre giovani italiani sono stati arrestati dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara. Nell’operazione è stato anche sequestrato un chilogrammo di cocaina.Nel corso delle fasi preliminari del controllo uno dei tre soggetti, in evidente stato di agitazione, ha colpito al volto uno dei finanzieri operanti e si è dato alla fuga facendo perdere le sue tracce.L’operazione è stata condotta con l’ausilio di unità cinofile del Gruppo della G.d.F.di Pescara.
Insieme alla droga sono state sequestrate attrezzature per il confezionamento, un bilancino di precisione, e 1.050 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio.

avezzano tribunale

LUCO DEI MARSI:FINTO INNAMORATO

- Prima le avances online da parte dell'avvenente uomo conosciuto su un sito e poi la trappola del ricatto, una volta che E.F.A., 20enne lombardo, è entrato in possesso di alcuni scatti osé della donna 60enne, originaria di Luco dei Marsi. Se la donna non avesse pagato 500 euro le sue foto compromettenti sarebbero finite in rete. La 60enne non ha ceduto al ricatto del 20enne, ma al contrario si è presentata alla caserma dei carabinieri e l’ha denunciato. Le indagini hanno permesso di risalire all'intestatario dell’iban su cui la donna doveva versare i soldi: denunciato per tentata estorsione aggravata il giovane, residente in un centro della Lombardia. L’altro giorno davanti al gup del tribunale di Avezzano si è tenuta l’udienza preliminare, presente la vittima: il giudice ha convocato, il 17 febbraio, il 20enne per sentire il suo racconto. La vicenda ha inizio a marzo del 2023 quando il giovane inizia a navigare sul Fb nota la 60enne, crea un falso profilo, quello di un 50enne venditore di auto, per agganciare la donna e ricattarla.

vasto tribunale 271213 rep 02

VASTO: ASSOLUZIONI

- «È verosimile sostenere che i 3 dipendenti deceduti, al momento dell’esplosione, stessero realizzando un’attività del tutto estranea alle procedure di lavorazione: la produzione artigianale di fuochi d’artificio da parte delle vittime non era in alcun modo riconducibile all’organizzazione del ciclo produttivo dell’azienda Sabino Esplodenti». Ecco perché il giudice del tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, ha assolto con la formula più ampia – «il fatto non sussiste» – dai reati di omicidio colposo plurimo aggravato e disastro colposo i vertici della storica società di Casalbordino che si occupa di residuati bellici.