Cronaca

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L'AQUILA: INVESTE IL FRATELLO E LO UCCIDE

- Muore dopo essere stato investito dal fratello con l'auto al termine di un violento litigio. E' accaduto nella tarda mattinata di oggi, in via Peltuinum, all'Aquila dove, stando alla prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, il 55enne, Davide Lanciani, dopo aver inseguito il fratello con una mazza, lo avrebbe travolto volontariamente con la sua macchina per poi tentare la fuga. A bloccarlo, i carabinieri, allertati da alcuni testimoni. Il 55enne è stato quindi arrestato, con l'accusa di omicidio volontario, in flagranza di reato. Per il fratello 60enne, purtroppo non c'è stato nulla da fare.

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ABRUZZO:ASSOCIAZIONE A DELINQUERE

- A distanza di oltre 6 anni dalla vicenda, si è aperto formalmente il dibattimento del procedimento che vede imputate 20 persone di origini pugliesi, ma trapiantate a Pescara - per associazione a delinquere finalizzata all’acquisizione diretta e indiretta della gestione e del controllo di attività economiche nel campo commerciale rivolta al conseguimento di plurimi e ingenti vantaggi ingiusti, estorsione, detenzione e porto di armi ed esplosivi, e truffa. Titolare del fascicolo è il sostituto procuratore del tribunale di Pescara, Andrea Di Giovanni, che aveva coordinato le indagini partite in seguito ai due attentati dinamitardi messi in atto ai danni di un imprenditore di Città Sant’Angelo - uno ad agosto e l’altro a novembre del 2018 - e che, con la collaborazione del Nucleo operativo della Compagnia dei carabinieri di Montesilvano avevano portato ad individuare i responsabili.
Tra il 2018 e il 2020, la banda avrebbe costretto diversi imprenditori - non solo in Abruzzo, ma anche in Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Umbria - a cedere le proprie attività commerciali, piccole aziende o supermercati per riciclare i profitti illeciti dell’organizzazione. Ma, davanti ai tentativi di ribellione delle vittime, gli imputati avrebbero adottato dei metodi intimidatori: non solo minacce, ma anche attentati con esplosivi.

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AVEZZANO: MINORI SOTTO INCHIESTA

- Due 17enni e un 15enne, sono finiti sotto inchiesta con le accuse di tentata rapina e lesioni in concorso. Si tratta di due fratelli residenti ad Avezzano e di un giovane nato da genitori di origine marocchina, protagonisti di un ennesimo episodio di bullismo. L’inchiesta è stata coordinata dalla procura minorile dell’Aquila e gli avvisi sono stati fatti recapitare agli interessati dagli agenti del commissariato di polizia di Avezzano, gli stessi che indagano sulla vicenda dallo scorso mese di novembre. Sono stati i genitori dell’altro minorenne aggredito a presentare una denuncia.