Cronaca

fucino controllo clandestini PS 210710 03

AVEZZANO: TRAFFICO DI MIGRANTI NEL FUCINO

- Si conclude con condanne che vanno dai 4 anni ai 4 anni e 8 mesi di reclusione, la vicenda legata al traffico di stranieri nella Marsica, in particolare
nel Fucino.La prima sezione della Cassazione ha emesso il verdetto nei confronti di 9 persone, accusate di aver sfruttato migranti attirati con false
promesse di lavoro. Ciò che per molti sembrava essere un viaggio della speranza si è trasformato in un incubo, fatto di sfruttamento e inganni. Secondo
l’accusa, i migranti venivano costretti a vivere nell’ombra, lavorando in condizioni precarie per salari miseri, mentre la promessa di una vita A rendere il
quadro ancora più cupo, la necessità per molti di pagare somme ingenti, tra i 5mila e i 7mila euro, per ottenere ciò che si rivelava solo un’illusione.Tra
i condannati spicca Luigi D’Apice, presidente dell’Opoa Marsica e della Fucense Calcio, la cui pena è stata ridotta da 4 anni e 11 mesi a 4 anni e 8 mesi.

cocaina

PESCARA: COCAINA "ROSA"

- Nell’ambito dei controlli disposti dal questore nelle zone centrali della città, nel pomeriggio di ieri, gli agenti della Squadra mobile,hanno proceduto
al controllo di un’autovettura guidata da un 37enne che, alla vista dei poliziotti, ha tentato di disfarsi di un involucro risultato poi contenere 25 gr.
di cocaina.Dopo il ritrovamento della sostanza, gli agenti hanno proceduto a perquisire l’abitazione del 37enne, trovandone altri 16 gr., ma non di quella
tradizionale. La droga che hanno trovato, infatti, viene comunemente chiamata cocaina “rosa” ed è una sostanza sintetica ottenuta con la miscela di cocaina,
ketamina, metanfetamina, ecstasy e crack.Il 37enne, pregiudicato, è stato quindi arrestato e trasferito nel carcere di Pescara.

avezzano tribunale

CERCHIO: ATTI PERSECUTORI E MINACCE

– Un 31enne residente a Cerchio dovrà comparire, il 12 febbraio 2025, davanti al giudice del tribunale di Avezzano, Marianna Minotti, per rispondere del
reato di atti persecutori in danno del suo ex datore di lavoro. I fatti risalgono ad un periodo che va da giugno 2023 a febbraio 2024. L’imputato,dipendente
di una società che si occupa di noleggio auto, era stato licenziato perché durante l’orario di lavoro aveva commesso un furto, nel comune di Castelvecchio
Subequo, con il furgone aziendale.A partire dal licenziamento, sono iniziati gli atti persecutori nei confronti del suo ex datore di lavoro. Con cadenza
quotidiana, il 31enne, transitando con la sua auto davanti all’azienda in cui aveva lavorato, rivolgeva alla persona offesa gesti di chiaro significato
minatorio.