Cronaca

 

L’AQUILA: TENTATA CONCUSSIONE

- Tra il 2008 e il 2013, abusando della sua posizione di militare, si sarebbe recato in alcune attività per ottenere presunti vantaggi personali, attuando
dunque condotte che hanno danneggiato sia l’immagine dell’Arma dei carabinieri, che il Ministero della Difesa e ora dovrà risarcire l’importo di 5mila
euro contro i 30mila chiesti dall’accusa. È quanto ha deciso la Sezione Giurisdizionale per l’Abruzzo della Corte dei conti, (con sede all’Aquila) chiamata
a decidere sulle condotte tenute da F.B., brigadiere dei carabinieri di Teramo, il quale secondo quanto ricostruito in sede penale e poi dalla Procura
regionale contabile si sarebbe recato presso un panificio «e costringeva i titolari a consegnargli prodotti da forno senza pagarli o pagando un prezzo
irrisorio. Questo fatto, inizialmente contestato come concussione, è stato riqualificato come induzione indebita dalla Corte di Cassazione nel primo ricorso.
Inoltre, nel 2010, il convenuto ha tentato di costringere il titolare di un'impresa a eseguire gratuitamente lavori elettrici nel suo appartamento,
minacciandolo di ritorsioni, fatto rimasto a livello di tentativo e configurato come tentata concussione». La Corte d’Appello dell’Aquila in sede penale
aveva condannato l’imputato a 3 anni di reclusione, poi la Cassazione aveva annullato tale condanna disponendo per il militare un nuovo processo presso la
Corte d’Appello di Perugia, che riformando il primo verdetto aveva concluso con la condanna del carabiniere ad 1 anno e 7 mesi di reclusione, confermata
successivamente anche dalla Corte di Cassazione.

chieti carcere

CHIETI: DEVE SCONTARE QUASI 13 ANNI,ARRESTATO

– La Polizia di Stato di Chieti ha arrestato, in esecuzione di un provvedimento di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Pescara, un uomo di
28 anni, cittadino rumeno domiciliato a Chieti, in quanto condannato in via definitiva poiché ritenuto responsabile di tutta una serie di reati contro il
patrimonio, in particolare furti in abitazione e in danno di esercizi commerciali, reati commessi prevalentemente in questa provincia, nel lancianese ma
anche nella città di Chieti e comuni limitrofi. L’uomo, già gravato da plurime condanne anche per ricettazione ed evasione, godeva del beneficio della
Misura Alternativa alla Detenzione dell’Affidamento in Prova ma, un ulteriore provvedimento di condanna intervenuto in data 04.12.2024 ha determinato la
complessiva pena a suo carico in anni 12 e 9 mesi di reclusione con conseguente emissione di revoca del beneficio cui era stato ammesso. Lo straniero
rintracciato a Chieti, presso l’abitazione di un parente, è stato quindi condotto presso la Casa Circondariale di Chieti per l’espiazione della pena.

acqua

LANCIANO: VALORI NELLA NORMA, REVOCATO DIVIETO UTILIZZO ACQUA POTABILE

– I valori sono nella norma, in quanto “i campioni di acqua prelevati lo scorso 2 dicembre sono risultati conformi”.Revocata quindi a Lanciano,l’ordinanza
per il divieto di utilizzo dell’acqua potabile per usi domestici nelle aree alimentate dal serbatoio San Nicolino – Via Follani (fino alla sede della
Protezione Civile), le Contrade di San Nicolino e Marcianese. Il provvedimento di divieto era stato disposto dal sindaco in via cautelativa, dopo numerose
segnalazioni di odore sgradevole.