Politica

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Sembrerebbe ormai certo che il nuovo consiglio comunale di Avezzano sarà a maggioranza della coalizione di Di Pangrazio, considerato anche il pronunciamento di ieri da parte della commissione elettorale del comune di Maddaloni, in provincia di Caserta, sull'applicazione dell'ANATRA ZOPPA. Quindi, su parere del ministero degli interni che aveva anche assegnato alla coalizione Di Pangrazio la maggioranza dei consiglieri comunali eletti, al di là delle interpretazioni creative e fantasiose, espresse da alcuni pronunciamenti del consiglio di stato, applicate dal presidente Forgillo, in merito alle elezioni di Avezzano, anche questo pronunciamento dopo quello del comune di Lecce, lascia ben sperare la coalizione Di Pangrazio e tiene sulle spine quella di De Angelis, che sarebbe un sindaco senza maggioranza. 

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di Germana D'Orazio

Sembra proprio che sia in crisi il nuovo sindaco. Infatti, mentre all'Aquila è stata varata la nuova giunta, ad Avezzano, sembrano tutti impantanati (e non poteva essere altrimenti, visti i vari personaggi che compongono l'amministrazione De Angelis). Veti incrociati, consiglieri trombati che vorrebbero rientrare, nominando assessori gli eletti al consiglio e interessi di vario genere hanno impedito, fino ad ora, il varo della nuova giunta. Oltre alle grane, che abbiamo più volte evidenziato, sembrano prendere corpo altre situazioni poco chiare, cioé, dopo la nomina di Roberto Alfatti Appetiti quale portavoce del sindaco, quella di Claudio Tonelli a capo di gabinetto, già con lo stesso incarico nella giunta Floris, indagato per corruzione, concussione e turbata libertà degli incanti, nonché un contratto di consulenza per l'aquilano Piero Carducci, attualmente dipendente dell'azienda di De Angelis, che per 4 anni ha percepito lauti compensi dalla giunta Di Pangrazio; ciò sarebbe un dietrofront del sindaco De Angelis, su quanto affermato in campagna elettorale.

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di Germana D'Orazio

    In attesa del pronunciamento del TAR, per il ricorso presentato dalla coalizione Di Pangrazio, che, ricordiamo, ha ottenuto, il 51,60% delle liste e quindi la maggioranza in consiglio comunale e dopo la vergognosa performance del primo giorno (quando ancora non era ufficialmente proclamato, di cui si sta occupando la magistratura), per il blitz alle stanze della segreteria e la conseguente interruzione del servizio pubblico, il sindaco De Angelis, in questi primi giorni del suo mandato, anzichè occuparsi delle problematiche cittadine urgenti (vedi pulizia delle strade e dei parchi e sicurezza in generale dei cittadini), pare sia (forse spinto da altri, metodo Gestapo), alla ricerca di funzionari e dirigenti comunali che avrebbero sostenuto Di Pangrazio (vedi Tiziano Zitella o Stefania Cattivera, che è stata rispedita in provincia, ed altri) come se le priorità del nuovo sindaco fossero le vendette personali e non le esigenze primarie dei cittadini. Probabilmente i suoi sostenitori, alcuni indagati per le note vicende delle lampadine (tra cui il consigliere Mariano Santomaggio, il sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d'asta, Claudio Tonelli ex capo di gabinetto di Floris, per corruzione, concussione e turbata libertà degli incanti) oltre ad altri noti personaggi marsicani, vorranno perpetrare delle mirate vendette personali. Invece, molti si domandano, con stupore, come mai un normale cittadino come Piero Carducci, aquilano, dipendente dell'azienda di De Angelis, si sia insediato nella casa comunale stabilmente con accesso a dati sensibili, a dispetto delle promesse elettorali del nuovo sindaco.