Politica

pescara municipio 110812 rep 03Comunicato stampa Capogruppo regionale FI Sospiri su progetto di riqualificazione aree di risulta

Incremento del numero dei parcheggi; azzeramento dell’edilizia commerciale, reinserendo un attrattore culturale; azzeramento della concessione al privato per trent’anni della gestione di tutti i parcheggi a pagamento del centro cittadino. Sono queste le tre condizioni imprescindibili che occorre introdurre subito nel progetto di riqualificazione delle aree di risulta se il sindaco Alessandrini vuole veramente aprire un dialogo con la città e con le forze politiche di opposizione sull’intervento. In caso contrario si può scordare quell’intervento, perché non gli permetteremo mai di distruggere la città con opere sbagliate e dannose”. A dirlo è stato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, in riferimento al progetto di riqualificazione dei 13 ettari di risulta dell’ex Ferrovia.

Di quel progetto – ha detto il Capogruppo Sospiri – ci sono dettagli che ovviamente il sindaco Alessandrini ha dimenticato di citare, anche se si parla di scelte strategiche: partiamo dai parcheggi. Nell’intervento è prevista la costruzione di 1.950 parcheggi in due silos, uno a nord, uno a sud dei 13 ettari, con circa 450 box auto interrati destinati a essere venduti ai residenti. Ora, se a 1.950 posti ne togliamo 450, è evidente che restano appena 1.500 posti auto per il parcheggio a rotazione, ossia mille in meno di quanti ce ne sono oggi. Ed è folle pensare di investire decine di milioni di euro per fare parcheggi per impedire lo sviluppo commerciale della città: quei posti previsti sono chiaramente troppo pochi e almeno occorre inserirne altri mille nella progettazione. Poi, il sindaco Alessandrini, l’edilizia commerciale sulle aree di risulta se la può scordare e la relativa, e necessaria, variazione urbanistica non passerà mai in Consiglio comunale. Dunque la previsione della nuova piattaforma commerciale va azzerata, ripristinando quell’attrattore culturale che il sindaco Alessandrini ha cancellato. Infine, per far reggere l’impianto economico del progetto, il sindaco Alessandrini ha ben pensato di affidare la gestione di tutti i parcheggi del centro cittadino, per trent’anni, al privato-partner dell’impresa, così se tra due anni uno vuole cambiare una mattonella non potrà mai farlo. Ovviamente questa previsione finirà esattamente come il piano precedente ipotizzato e proposto dall’ex sindaco D’Alfonso, ovvero il centro-destra si opporrà con ogni strumento disponibile e non glielo faremo approvare. Dunque  - ha ribadito il Capogruppo Sospiri – se veramente Alessandrini vuole aprire un dialogo con la città deve eliminare la previsione dei parcheggi in concessione, e inserire la costruzione di mille posti auto in più sulle aree di risulta, anche perché parliamo di un  intervento sul quale intende investire i 12milioni di fondi pubblici Fas, provenienti dal Master Plan della Regione, dunque non c’è ragione per prevedere ulteriori generosità nei confronti dei privati. Inoltre va reinserito l’attrattore culturale, che potremo individuare insieme, lasciando perdere l’idea di realizzare un altro Centro commerciale. In caso contrario, la partita non si aprirà nemmeno”.

Pescara, 10.06.2016

Capogruppo Forza Italia

Regione Abruzzo

Lorenzo Sospiri

alessandrini marco rep 250614 02

Comunicato Foschi - Pescara – Mi piace – su richiesta analisi straordinarie delle acque mare e fiume dopo blocco impianto Aca

Il blocco dell’impianto di sollevamento che ieri ha causato l’allagamento della corsia e del sottopasso lato monte del Ponte Capacchietti impone l’esecuzione di analisi straordinarie e urgenti sulla qualità delle acque del mare e del fiume per verificare l’impatto che, eventualmente, tale episodio ha avuto. Le pompe, infatti, hanno il compito di spingere i reflui nel depuratore, reflui che ieri si sono invece riversati prima sulla strada e dopo non sappiamo se si siano sversati nel fiume senza passare dal depuratore, visto che sicuramente non sono stati aspirati. Riteniamo sia doveroso, oltre che normativamente obbligatorio, chiedere all’Arta di eseguire subito dei prelievi per accertare la balneabilità o meno delle acque prima di domenica, quando Pescara ospiterà le gare di nuoto dell’Ironman, per garantire la tutela e la salute dei quasi duemila atleti impegnati in gara”. Lo ha detto Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi Piace’ in riferimento a quanto accaduto ieri.

Sicuramente l’episodio registrato ieri pomeriggio ha una valenza straordinaria, non tanto per l’eccezionalità della pioggia, in realtà durata pochi minuti, quanto per la sua anomalia- ha osservato Foschi – com’è possibile che poche gocce di pioggia, seppur cadute in maniera precipitosa, abbiano determinato il blocco di un impianto di sollevamento che dovrebbe soddisfare un’utenza enorme grazie alla sua portata? Un impianto, peraltro, nuovo, e che, di norma, dovrebbe anche essere dotato di un gruppo elettrogeno d’emergenza per supportarne il lavoro in condizioni di maltempo, quando anche un semplice sbalzo di corrente potrebbe causarne il black out. E poi, perché non sono scattati i semafori lampeggianti, tanto sbandierati dal vicesindaco Del Vecchio, per allertare gli automobilisti e impedire che si infilassero nel sottopasso in quelle condizioni? E dove sono finiti tutti i dispositivi di sicurezza sciorinati sempre dal vicesindaco Del Vecchio negli ultimi mesi? Evidentemente sono finiti anch’essi sott’acqua, insieme alla pompa di sollevamento. A tali quesiti cercheremo risposte anche in altre sedi, ma nel frattempo ci preoccupa gli effetti del blocco dell’impianto di ieri sulle nostre acque. I fatti sono i seguenti: una delle tre pompe ha smesso di funzionare, non ha più aspirato i reflui che quindi, invece di andare al depuratore, sono finiti sull’asfalto in superficie, allagando il sottopasso. A questo punto però sorge una domanda: quei reflui rigurgitati dalla pompa di sollevamento non sono stati aspirati, ma, con ogni probabilità, sono defluiti nella rete dell’acqua piovana, quindi non sono mai arrivati al depuratore, e il sospetto è che siano stati sversati direttamente nel fiume, ovvero nel mare. Una considerazione che oggi impone all’amministrazione comunale, alla Asl e alla Capitaneria di Porto di intervenire con massima urgenza, disponendo che l’Arta esegua dei campionamenti straordinari e urgenti sulla qualità delle acque del mare per accertarne la balneabilità o meno. Un intervento che va chiuso con massima celerità, rendendo pubblici i risultati di quelle analisi, perché tra meno di quarantotto ore Pescara ospiterà circa 2mila atleti che saranno impegnati nelle gare di nuoto dell’Ironman, un evento tradizionalmente ospitato sulla riviera nord e quest’anno spostato sulla riviera sud, proprio per i divieti di balneazione esistenti sul lungomare nord. A quegli atleti, provenienti da ogni parte del mondo, dobbiamo dare la certezza di nuotare in un mare quanto meno ‘agibile’ anche per non rischiare di danneggiare ulteriormente l’immagine della città, perché sia chiaro che il danno non è causato dal ‘chiedere chiarezza e trasparenza’, come sostiene la giunta Alessandrini, ma dai tentativi di insabbiamento, com’è accaduto lo scorso anno, quando la storia delle ordinanze fantasma prima e taroccate dopo hanno fatto il giro del Paese. È evidente – ha ancora aggiunto Foschi – che per restituire tranquillità alla città non basteranno di certo le rassicurazioni verbali del vicesindaco Del Vecchio, del sindaco Alessandrini o dell’Aca, che peraltro hanno comunicato solo dopo le 20 un fatto accaduto nel primo pomeriggio, dunque con ore di ritardo, ma pretendiamo delle certificazioni ufficiali da parte degli Enti preposti”.

Pescara 10.06.2016

Per info

Armando Foschi

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d alfonso incontro 021015MASTERPLAN: D’ALFONSO PRESENTA INTERVENTI SUL TERRITORIO DI TERAMO

Ammontano a 740 milioni 639mila di euro gli interventi complessivi previsti dal Masterplan Abruzzo sul territorio della provincia di Teramo e collegati ad altri progetti di carattere regionale.

Teramo è una città importante e la sua provincia ha eccellenze straordinarie – ha spiegato il Presidente Luciano D’Alfonso durante la presentazione – e abbiamo previsto interventi strategici, sia di carattere culturale, penso al recupero della fortezza di Civitella, che di miglioramento della qualità della vita, come la realizzazione di depuratori, la messa in sicurezza della rete viaria e l’incremento delle piste ciclabili. Interventi – ha aggiunto D’Alfonso – che spingono con determinazione verso la crescita economica dell’intero territorio teramano”.

Tra gli interventi principali presentati da D’Alfonso ci sono il recupero e la valorizzazione dell’ex manicomio (35 milioni di euro), la manutenzione e il restauro della fortezza di Civitella del Tronto (4 milioni di euro), la realizzazione del centro di ricerca Bioserv dell’Università degli Studi di Teramo e Istituto Zooprofilattico (53 milioni di euro), la realizzazione del 4° lotto della Teramo-Mare (85 milioni di euro), la messa in sicurezza del sistema viario della Val Fino (8 milioni 500 mila euro), la funicolare di collegamento tra il centro della città e il Campus universitario (10 milioni di euro), la realizzazione del cavalcavia per la viabilità alternativa alla Teramo Mare-Mosciano Sant’Angelo (1 milione di euro), la realizzazione e riqualificazione del sistema regionale delle autostazioni al servizio del trasporto pubblico locale (5 milioni), una nuova mobilità per il Gran Sasso del Futuro-pedemontana Rigopiano-Campo Imperatore-Castelli (6 milioni), la realizzazione del sistema depurativo fluviale di Tortoreto, Giulianova e Colleranesco (2 milioni 300mila euro), un nuovo impianto di depurazione nel Comune di Tortoreto e al servizio del Comune di Giulianova, il completamento della pista ciclabile “Bike to coast and inside” (60 milioni 700 mila euro), l’ampliamento e la messa in sicurezza del porto turistico di Roseto (un milione 700 mila euro) e il recupero della chiesa di Ancarano (300mila euro).