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Attenzione alla formazione e alla specializzazione dei medici di medicina legale, identità fiscale e aggiornamento degli onorari, e difformità comportamentali tra i diversi tribunali italiani nell’attribuzione delle consulenze tecniche d’ufficio. Sono le rivendicazioni e le criticità che una delegazione di medici legali (tra cui i teramani Maurizio Monina e Raffaele Farinacci) aderenti al Sindacato Italiano degli Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni, ha affidato al sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli (foto) e al deputato di Ncd Paolo Tancredi nel corso di un incontro a Roma.

alessandrini marco rep 250614 02Comunicato del Coordinatore cittadino FI Cerolini su domani rischio di stop per l’assistenza domiciliare comunale

A partire da domani, venerdì primo aprile, 284 cittadini di Pescara rischiano di restare senza assistenza domiciliare. Oggi infatti è ufficialmente scaduto l’appalto provvisorio di tre mesi, e la nuova gara d’appalto non è stata conclusa, come aveva promesso a gennaio scorso l’assessore alle Politiche sociali Diodati. Anzi: la nuova gara è stata pubblicata solo lo scorso 18 marzo, le candidature delle cooperative sociali interessate dovranno pervenire entro il 19 aprile prossimo e, se non ci saranno intoppi, l’apertura delle buste è stata fissata per il 21 aprile. Il che significa che, dopo l’esame delle offerte ed eventuali anomalie, l’aggiudicazione definitiva non avverrà prima di fine maggio, lasciando a piedi cittadini diversamente abili, anziani, bambini, famiglie in grosse condizioni di disagio che, ovviamente, di tutto questo non sanno ancora nulla. Forza Italia chiede conto di tale situazione drammatica: cosa accadrà domani a Pescara per le 284 famiglie? Perché tanto ritardo nella nuova gara? Perché sapendo di dover coprire un servizio essenziale per la compagine sociale la giunta Alessandrini non ha dato massima priorità alla problematica? È impensabile abbandonare 284 utenti in condizioni di disagio: a questo punto chiediamo che venga disposta una proroga immediata del servizio a tutte le famiglie, senza alcun taglio delle ore di assistenza. In caso contrario siamo pronti a coinvolgere il Prefetto per quello che rischia di diventare un problema di sicurezza”. Lo ha denunciato il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini.

Lo scorso gennaio – ha ricordato il Coordinatore Cerolini - abbiamo assistito e partecipato alla protesta in piazza Italia di una minima parte di quelle 150 famiglie che, dal 16 gennaio scorso, si erano viste tagliare i servizi di assistenza domiciliare: per una sessantina di nuclei il servizio era stato completamente cancellato, per circa 90 persone era stato ridotto al minimo, 5 ore a settimana appena, per malati di Alzheimer, Parkinson, tetraplegici, invalidi al 100 per cento. In realtà quel taglio irresponsabile era nell’aria da settembre scorso, quando l’ho pubblicamente denunciato, subito smentito dall’assessore Diodati. L’amara sorpresa d’autunno era infatti contenuta in una determina del 31 luglio 2015, pubblicata solo il 31 agosto, in cui si parlava della proroga dei servizi. In sostanza, per il Comune di Pescara è scaduto, il 6 agosto 2015, e il sindaco Alessandrini ha irresponsabilmente avviato una nuova gara d’appalto per la copertura del servizio sino al 31 marzo 2016, ossia pochi mesi. Peccato che sia nella proroga che nella nuova gara d’appalto avesse  previsto il taglio drastico del servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale (Sad), Domiciliare integrata (Adi), per anziani e disabili, e del Trasporto disabili, che fanno parte dei Liveas, ossia dei Livelli essenziali di assistenza. Ovvero: con l’appalto triennale 2012-2015 la nostra giunta di centro-destra aveva previsto una spesa di 1milione 499mila 189,62 euro annuale, per la copertura di 90mila ore lavorative annuali, ossia 7.500 ore al mese di assistenza. Nella nuova gara d’appalto hanno operato una contrazione abnorme del monte ore lavorativo che è passato a circa 1.200 ore al mese. Ho subito denunciato tale scelta scellerata e irresponsabile dell’assessore Diodati ricordando che quel taglio si sarebbe riversato sulle spalle dei cittadini che hanno il diritto di usufruire dell’assistenza del Comune a causa di condizioni socio-sanitarie di forte precarietà. Pressato dalla protesta delle famiglie e degli operatori – ha ancora ripercorso il Coordinatore Cerolini -, l’assessore Diodati ha promesso che, nelle more della nuova gara per 1milione 700mila euro, avrebbe comunque garantito un ripristino del servizio domiciliare a favore di chi ne era stato privato. Dal primo febbraio è stato riaffidato il servizio per appena due mesi, ovvero sino alla giornata odierna, con la garanzia dell’assessore Diodati che già a fine gennaio sarebbe stata pubblicata la nuova gara per il riaffidamento del servizio per un anno, al costo di 1milione 700mila euro. A inizio marzo ho lanciato un nuovo profetico allarme sui ritardi nella nuova gara e oggi si realizzano le più fosche previsioni: da domani, primo aprile, di fatti il servizio di Assistenza domiciliare, la Sad, rischia di fermarsi per la scadenza del primo appalto temporaneo e per la mancata conclusione dell’appalto annuale, pure garantito dalla giunta Alessandrini. La nuova gara, quella che doveva partire a gennaio, infatti, è stata pubblicata solo il 18 marzo: un appalto da 1milione 400mila euro oltre Iva, peraltro sufficienti a coprire solo 78mila ore di servizio annuali anziché le 90mila assicurate dal centro-destra, dunque con un taglio netto di 12mila ore annuali, che si riverserà sui cittadini. Gli interessati potranno presentare la propria offerta entro un mese, ovviamente, ossia entro il 19 aprile e solo il 21 aprile, sempre se in corso di gara non ci saranno intoppi, richieste di chiarimento, ostacoli, che potrebbero determinare un prevedibile ulteriore slittamento, ci sarà la prima apertura delle buste. Che non significa la chiusura della gara e l’aggiudicazione visto che, considerando l’importo milionario, saranno necessarie almeno 2 o 3 sedute per la verifica dei requisiti e le eventuali richieste di chiarimento ai candidati. Tradotto: bene che vada il servizio non sarà affidato prima di fine maggio. E lo sanno anche la giunta Alessandrini e gli uffici tecnici che infatti, nel capitolato di gara, hanno previsto che la durata dell’incarico da affidare sarà di un anno e comunque ‘non oltre il 31 maggio 2017’. A questo punto scatta l’allarme: cosa accadrà domani a 284 famiglie per le quali l’assistenza domiciliare è un servizio vitale? Come faranno quelle oltre 284 famiglie con diversamente abili gravi a svolgere le gravose incombenze quotidiane, non disponendo delle risorse necessarie per ricorrere a personale privato? Come faranno gli anziani che, da domani, non potranno più contare neanche sulle due o tre ore di assistenza domiciliare a settimana? Come può la giunta Pd del sindaco Alessandrini – ha insistito il Coordinatore Cerolini – non aver dato massima priorità a un servizio sociale di tale rilevanza e impatto sul territorio, continuando piuttosto a spendere fondi per coriandoli e cotillon? Forza Italia esprime tutto il proprio biasimo per tanta scelleratezza e soprattutto pretendiamo che venga subito ratificata la proroga del servizio attualmente in corso a favore delle 284 famiglie che oggi usufruiscono della Sad, non un utente dovrà restare solo, non un’ora di assistenza dovrà essere tagliata e su questo effettueremo una stretta vigilanza. La proroga dovrà ovviamente coprire tutto il periodo sino al 31 maggio prossimo, ossia sino alla chiusura della gara in corso, in caso contrario siamo pronti a chiedere l’intervento del Prefetto Provolo, denunciando la superficialità di una giunta comunale disattenta e indifferente ai problemi dei cittadini in condizioni di disagio”.

Pescara, 31 marzo 2016

Coordinatore cittadino Forza Italia

Guido Cerolini

d alfonso

PORTI, APPROVATO IN CONFERENZA STATO-REGIONI

L’EMENDAMENTO PROPOSTO DALL’ABRUZZO:

SARA’ POSSIBILE IL TRASFERIMENTO DA UN’AUTORITA’ PORTUALE AD UN’ALTRA

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato oggi un emendamento proposto dalla Regione Abruzzo al decreto legislativo che contiene il Piano strategico nazionale della portualità e della logistica. Il testo aggiuntivo consente il trasferimento di un porto da un’Autorità portuale ad un’altra “d’intesa con la Regione nel cui territorio ha sede l’Autorità portuale di destinazione”. La richiesta viene avanzata - su istanza motivata del Presidente della Regione - non oltre due mesi dall’entrata in vigore del decreto.

Il Presidente Luciano D’Alfonso ha espresso “grandissima soddisfazione” affermando poi: “Oggi giunge a compimento un lavoro certosino durato mesi, il cui esito finale non era affatto scontato. I porti abruzzesi potranno approdare nell’Autorità portuale maggiormente funzionale. Ringrazio il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio che ci ha sempre ascoltato e sostenuto”.