Politica

pescara municipio 110812 rep 06Comunicato Associazione ‘Pescara – Mi piace’ su lavori scarichi abusivi e vicesindaco Del Vecchio

La giunta Alessandrini gongola perché l’Aca avrebbe intercettato i liquami dello scarico fognario abusivo da 60 centimetri di diametro, scoperto dall’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, che per otto lunghi mesi almeno ha sversato liquami nel fiume e nel mare, ma dimentica di dire che a due passi c’è un’altra condotta abusiva, di 220 centimetri di diametro, che continua da quasi nove mesi ormai a scaricare i reflui della stazione centrale e di 200 famiglie nel mare. Una condotta sui cui la giunta comunale continua colpevolmente a tacere, e che, nella vergognosa indifferenza delle Istituzioni, continua a scaricare i propri veleni nel nostro mare distruggendo ogni aspettativa per l’estate 2016. In tutta franchezza, non è ancora chiaro per cosa il vicesindaco Del Vecchio e il sindaco Alessandrini continuino ogni giorno a esprimere soddisfazione, di certo non per l’operato della propria amministrazione che in appena 21 mesi ha ridotto sul lastrico la città e la sua economia. E su quelle due condotte abusive di nuovo chiediamo il supporto d’indagine del Corpo Forestale dello Stato”. Lo hanno detto l’avvocato Berardino Fiorilli e Armando Foschi, dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ commentando gli ultimi sviluppi della vicenda inerente l’emergenza balneazione.

Comprendiamo l’imbarazzo nervoso del vicesindaco Del Vecchio, tutto preso tra lo scrivere memorie difensive e post su facebook, ma ai pescaresi interessano i fatti, e non le chiacchiere cui assistiamo ogni giorno – hanno affermato l’avvocato Fiorilli e Foschi -. Oggi il sindaco Alessandrini annuncia in pompa magna che l’Aca ha bloccato uno solo dei due scarichi abusivi che la nostra Associazione ha scoperto a ridosso del cantiere del Ponte nuovo, grazie alle segnalazioni dei cittadini. E allora al sindaco Alessandrini poniamo le nostre domande: perché il vicesindaco Del Vecchio ha negato, a inizio febbraio, dinanzi alla nostra denuncia, l’esistenza di quei due scarichi? Perché li ha ‘confessati’ solo dopo essere stato clamorosamente smentito dall’Aca stessa, dicendo addirittura di esserne a conoscenza dal luglio 2015? E perché per otto mesi ha permesso che quelle due condotte abusive continuassero a scaricare nel fiume e nel mare milioni di litri di feci e liquami senza muovere un dito, né tantomeno avvisare la popolazione? E soprattutto: come emerso in Commissione Vigilanza, quella condotta da 60 centimetri, che oggi sarebbe stata intercettata, è frutto dello spostamento di una precedente linea, operazione necessaria per consentire i lavori del ponte nuovo. Peccato che sia la prima linea, che quella nuova fossero entrambe abusive, dunque, chi ha autorizzato i lavori di spostamento, chi ha firmato le carte e il progetto? Domande per le quali è stato fatto un accesso agli atti formale per capire chi sapeva dell’esistenza di quelle condotte abusive e ha colpevolmente taciuto. Non solo: oggi si festeggia per aver intercettato i liquami della condotta più piccola; peccato che da quasi nove mesi la condotta da 220 centimetri, che raccoglie i liquami di 200 famiglie oltre che della stazione centrale, continua a sversare il suo carico di feci e acque reflue nel mare e nel fiume, uno scarico abusivo sul quale né il sindaco Alessandrini, né il suo vicesindaco Del Vecchio, hanno avviato cantieri che, in simili di casi di Protezione civile, devono essere immediati, tempestivi. Ancora una volta il sindaco e il vicesindaco Del Vecchio hanno perso una preziosa occasione per tacere e mantenere un basso profilo. Dopo 21 mesi di governo – hanno aggiunto l’avvocato Fiorilli e Foschi – pensano di poter campare di rendita e di poter continuare ad addossare ad altri il peso delle proprie incapacità amministrative e politiche. La verità documentata è che mai, in cinque anni, con il Governo di centro-destra ci siamo trovati a dover fronteggiare un’emergenza balneazione di simili proporzioni, e lo testimoniano i rilevamenti dell’Arta, che a fronte di una normativa molto più stringente e rigorosa rispetto a oggi, non aveva maglie larghe e prevedeva anche 4 campionamenti al mese. Se il mare era balneabile, tranne un episodio nel 2012 a Fosso Pretaro, Francavilla al Mare, per il blocco delle pompe di sollevamento dell’Aca, vuol dire che le opere si facevano e che i monitoraggi erano continui, dunque le disperate affermazioni del vicesindaco Del Vecchio sono pura aria fritta. Cosa sia accaduto dal 2014 a oggi, tanto da modificare quello stato di cose, ce lo deve dire e giustificare il sindaco Alessandrini che da 21 mesi malgoverna Pescara. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, ritiene che sulle due condotte abusive di via Gran Sasso, occorra un approfondimento di indagine, i lavori in corso su una sola linea abusiva non cancella gli otto mesi di sversamenti passati e non ferma gli scarichi della seconda condotta, e crediamo che solo gli Organi investigativi istituzionali possano garantire trasparenza in una vicenda tanto torbida, per tale ragione rinnoviamo la richiesta di coinvolgimento del Corpo Forestale dello Stato”.

Vi inviamo cordiali saluti

Pescara, 01.04.2016

chiavaroli

Attenzione alla formazione e alla specializzazione dei medici di medicina legale, identità fiscale e aggiornamento degli onorari, e difformità comportamentali tra i diversi tribunali italiani nell’attribuzione delle consulenze tecniche d’ufficio. Sono le rivendicazioni e le criticità che una delegazione di medici legali (tra cui i teramani Maurizio Monina e Raffaele Farinacci) aderenti al Sindacato Italiano degli Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni, ha affidato al sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli (foto) e al deputato di Ncd Paolo Tancredi nel corso di un incontro a Roma.

alessandrini marco rep 250614 02Comunicato del Coordinatore cittadino FI Cerolini su domani rischio di stop per l’assistenza domiciliare comunale

A partire da domani, venerdì primo aprile, 284 cittadini di Pescara rischiano di restare senza assistenza domiciliare. Oggi infatti è ufficialmente scaduto l’appalto provvisorio di tre mesi, e la nuova gara d’appalto non è stata conclusa, come aveva promesso a gennaio scorso l’assessore alle Politiche sociali Diodati. Anzi: la nuova gara è stata pubblicata solo lo scorso 18 marzo, le candidature delle cooperative sociali interessate dovranno pervenire entro il 19 aprile prossimo e, se non ci saranno intoppi, l’apertura delle buste è stata fissata per il 21 aprile. Il che significa che, dopo l’esame delle offerte ed eventuali anomalie, l’aggiudicazione definitiva non avverrà prima di fine maggio, lasciando a piedi cittadini diversamente abili, anziani, bambini, famiglie in grosse condizioni di disagio che, ovviamente, di tutto questo non sanno ancora nulla. Forza Italia chiede conto di tale situazione drammatica: cosa accadrà domani a Pescara per le 284 famiglie? Perché tanto ritardo nella nuova gara? Perché sapendo di dover coprire un servizio essenziale per la compagine sociale la giunta Alessandrini non ha dato massima priorità alla problematica? È impensabile abbandonare 284 utenti in condizioni di disagio: a questo punto chiediamo che venga disposta una proroga immediata del servizio a tutte le famiglie, senza alcun taglio delle ore di assistenza. In caso contrario siamo pronti a coinvolgere il Prefetto per quello che rischia di diventare un problema di sicurezza”. Lo ha denunciato il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini.

Lo scorso gennaio – ha ricordato il Coordinatore Cerolini - abbiamo assistito e partecipato alla protesta in piazza Italia di una minima parte di quelle 150 famiglie che, dal 16 gennaio scorso, si erano viste tagliare i servizi di assistenza domiciliare: per una sessantina di nuclei il servizio era stato completamente cancellato, per circa 90 persone era stato ridotto al minimo, 5 ore a settimana appena, per malati di Alzheimer, Parkinson, tetraplegici, invalidi al 100 per cento. In realtà quel taglio irresponsabile era nell’aria da settembre scorso, quando l’ho pubblicamente denunciato, subito smentito dall’assessore Diodati. L’amara sorpresa d’autunno era infatti contenuta in una determina del 31 luglio 2015, pubblicata solo il 31 agosto, in cui si parlava della proroga dei servizi. In sostanza, per il Comune di Pescara è scaduto, il 6 agosto 2015, e il sindaco Alessandrini ha irresponsabilmente avviato una nuova gara d’appalto per la copertura del servizio sino al 31 marzo 2016, ossia pochi mesi. Peccato che sia nella proroga che nella nuova gara d’appalto avesse  previsto il taglio drastico del servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale (Sad), Domiciliare integrata (Adi), per anziani e disabili, e del Trasporto disabili, che fanno parte dei Liveas, ossia dei Livelli essenziali di assistenza. Ovvero: con l’appalto triennale 2012-2015 la nostra giunta di centro-destra aveva previsto una spesa di 1milione 499mila 189,62 euro annuale, per la copertura di 90mila ore lavorative annuali, ossia 7.500 ore al mese di assistenza. Nella nuova gara d’appalto hanno operato una contrazione abnorme del monte ore lavorativo che è passato a circa 1.200 ore al mese. Ho subito denunciato tale scelta scellerata e irresponsabile dell’assessore Diodati ricordando che quel taglio si sarebbe riversato sulle spalle dei cittadini che hanno il diritto di usufruire dell’assistenza del Comune a causa di condizioni socio-sanitarie di forte precarietà. Pressato dalla protesta delle famiglie e degli operatori – ha ancora ripercorso il Coordinatore Cerolini -, l’assessore Diodati ha promesso che, nelle more della nuova gara per 1milione 700mila euro, avrebbe comunque garantito un ripristino del servizio domiciliare a favore di chi ne era stato privato. Dal primo febbraio è stato riaffidato il servizio per appena due mesi, ovvero sino alla giornata odierna, con la garanzia dell’assessore Diodati che già a fine gennaio sarebbe stata pubblicata la nuova gara per il riaffidamento del servizio per un anno, al costo di 1milione 700mila euro. A inizio marzo ho lanciato un nuovo profetico allarme sui ritardi nella nuova gara e oggi si realizzano le più fosche previsioni: da domani, primo aprile, di fatti il servizio di Assistenza domiciliare, la Sad, rischia di fermarsi per la scadenza del primo appalto temporaneo e per la mancata conclusione dell’appalto annuale, pure garantito dalla giunta Alessandrini. La nuova gara, quella che doveva partire a gennaio, infatti, è stata pubblicata solo il 18 marzo: un appalto da 1milione 400mila euro oltre Iva, peraltro sufficienti a coprire solo 78mila ore di servizio annuali anziché le 90mila assicurate dal centro-destra, dunque con un taglio netto di 12mila ore annuali, che si riverserà sui cittadini. Gli interessati potranno presentare la propria offerta entro un mese, ovviamente, ossia entro il 19 aprile e solo il 21 aprile, sempre se in corso di gara non ci saranno intoppi, richieste di chiarimento, ostacoli, che potrebbero determinare un prevedibile ulteriore slittamento, ci sarà la prima apertura delle buste. Che non significa la chiusura della gara e l’aggiudicazione visto che, considerando l’importo milionario, saranno necessarie almeno 2 o 3 sedute per la verifica dei requisiti e le eventuali richieste di chiarimento ai candidati. Tradotto: bene che vada il servizio non sarà affidato prima di fine maggio. E lo sanno anche la giunta Alessandrini e gli uffici tecnici che infatti, nel capitolato di gara, hanno previsto che la durata dell’incarico da affidare sarà di un anno e comunque ‘non oltre il 31 maggio 2017’. A questo punto scatta l’allarme: cosa accadrà domani a 284 famiglie per le quali l’assistenza domiciliare è un servizio vitale? Come faranno quelle oltre 284 famiglie con diversamente abili gravi a svolgere le gravose incombenze quotidiane, non disponendo delle risorse necessarie per ricorrere a personale privato? Come faranno gli anziani che, da domani, non potranno più contare neanche sulle due o tre ore di assistenza domiciliare a settimana? Come può la giunta Pd del sindaco Alessandrini – ha insistito il Coordinatore Cerolini – non aver dato massima priorità a un servizio sociale di tale rilevanza e impatto sul territorio, continuando piuttosto a spendere fondi per coriandoli e cotillon? Forza Italia esprime tutto il proprio biasimo per tanta scelleratezza e soprattutto pretendiamo che venga subito ratificata la proroga del servizio attualmente in corso a favore delle 284 famiglie che oggi usufruiscono della Sad, non un utente dovrà restare solo, non un’ora di assistenza dovrà essere tagliata e su questo effettueremo una stretta vigilanza. La proroga dovrà ovviamente coprire tutto il periodo sino al 31 maggio prossimo, ossia sino alla chiusura della gara in corso, in caso contrario siamo pronti a chiedere l’intervento del Prefetto Provolo, denunciando la superficialità di una giunta comunale disattenta e indifferente ai problemi dei cittadini in condizioni di disagio”.

Pescara, 31 marzo 2016

Coordinatore cittadino Forza Italia

Guido Cerolini