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abruzzo cartina 2

"Vogliamo riorganizzare il sistema di trattamento dei rifiuti, liberalizzando i servizi di raccolta e gestione anche superando la disciplina imposta dalle Autorità di bacino e combinando in modo flessibile la riduzione all’origine (con incentivi alla vendita dello sfuso e tassazione degli imballaggi), la differenziazione ex-ante ed ex-post dei rifiuti, e la raccolta porta a porta, fanno sapere dal gruppo "Abruzzo Civico", che ribadisce di non aver mai ipotizzato la previsione di realizzazione di impianti di trattamento di pirolisi o inceneritori addirittura proposti dal privato.

Nella nota di Abruzzo Civico, dunque, è ribadita l’assoluta contrarietà a qualsiasi intervento che non sia inserito in un piano regionale di organizzazione di smaltimento rifiuti condiviso, che sia gestito dal pubblico e non dal privato, e che dovrà precisare quali sono gli impianti e i trattamenti necessari ad ottimizzare il ciclo integrato dei rifiuti.

ranieri gianluca

Sono 6 i quesiti che Gianluca Ranieri (M5s, nella foto) porrà, nel corso del prossimo consiglio regionale, al Presidente D’Alfonso per conoscere quale sia realmente la posizione della Regione Abruzzo sulla realizzatore della centrale elettrica a biomasse proposta dalla Power Crop Srl. Il Governo Regionale ha preso l’impegno ad assumere ufficialmente una posizione di contrarietà nei confronti del progetto e a contrastarne in ogni modo la realizzazione, proprio perché è stata riconosciuta l’incompatibilità con il contesto socio-economico ed ambientale della Piana del Fucino e, più in generale, la Marsica e l’Abruzzo. Un impegno che però non è stato mantenuto dalla Giunta. "Nel prossimo consiglio del 22 marzo pretendiamo delle risposte concrete dalle quali capiremo quale peso da il Presidente all’organo di consiglio della Regione Abruzzo", dicono i pentastellati.

orsogna
Comune di Orsogna :referendum
 

‘’Il Governo non ci assegna i fondi per le operazioni elettorali? Il referendum se lo organizzasse da solo!’’La protesta del sindaco di Orsogna: ‘’Voto sì, ma non farò pagare i costi ai cittadini’’

«La Prefettura di Chieti si attivasse per organizzare a Orsogna le operazioni elettorali per svolgere il referendum “sulle trivelle” e coprirne le spese, perché non possono essere i cittadini a sostenere i costi di una consultazione che il Governo sta cercando di boicottare in tanti modi, l’ultimo dei quali è scaricarne gli oneri sui Comuni»: è quanto sostiene il sindaco di Orsogna, Fabrizio Montepara, il quale ha inviato una lettera alla Prefettura di Chieti annunciando che il Comune «non intende assolutamente pagare eventuali somme eccedenti» rispetto ai fondi che non sono stati finora assegnati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Montepara ha risposto in questi termini a una lettera della stessa Prefettura di Chieti nella quale si invitano i Comuni a contenere le spese nei limiti (ancora ignoti) delle assegnazioni che saranno disposte dal Ministero e che eventuali eccedenze resteranno a carico degli enti locali.

«Il Governo - afferma Montepara, il quale è tra l’altro presidente nazionale dell’associazione Res Tipica dell’Anci - si è prima rifiutato di accorpare il referendum con le elezioni amministrative, evidentemente per rendere più difficile raggiungere il quorum. Ora ci invita a fare le nozze con i fichi secchi e, di fatto, a svolgere con pochi mezzi la consultazione, minacciando che le spese saranno a carico dei Comuni, le cui risorse sono notoriamente già al lumicino. Io sono favorevole al referendum e voterò per il sì, e a maggior ragione non mi sta bene questa ipocrisia. Per cui attendiamo che la Prefettura si attivi per organizzare la consultazione: noi non abbiamo intenzione di far pesare i mezzucci della politica sulle finanze della nostra comunità».

Orsogna, 19 marzo 2016

Comune di Orsogna