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CENTRALE SNAM : LA DEMOCRAZIA SOTTO I PIEDI

Un comunicato ufficiale del Governo del 23 dicembre scorso, informa che il Consiglio dei ministri ha rinviato alla seduta successiva la decisione sulla Centrale di compressione gas a Sulmona perché il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, con una lettera “ha comunicato la volontà della Regione di adottare un atto della giunta che consenta di concludere il procedimento amministrativo raggiungendo gli obiettivi che esso si propone con una soluzione ambientalmente più sostenibile”.

L’atto di giunta di cui si parla non può che essere la revoca del dissenso della Regione (espresso attraverso diverse delibere) e la “soluzione ambientalmente più sostenibile” è, con tutta evidenza, l’ipotesi di centrale a propulsione elettrica.

Si torna indietro, così, di oltre due mesi : al 13 ottobre, giorno in cui D’Alfonso si era impegnato con il Governo ad adottare l’”atto tipico” che avrebbe rimosso ogni ostacolo. Ma D’Alfonso quell’atto non poté adottarlo a fronte delle decisioni espresse, in modo unanime, sia dal Consiglio comunale di Sulmona che dal Consiglio regionale : con esse si dice un chiaro “no” ad ogni tipo di centrale a Sulmona, sia a gas che elettrica.

La risoluzione regionale (la quinta sull’argomento) “impegna il Presidente Luciano D’Alfonso e la giunta regionale a confermare e sostenere in tutte le sedi istituzionali la posizione di assoluta contrarietà all’opera unitaria ,(metanodotto e centrale di compressione), mantenendo la negazione delle intese già espresse e ribadendo la contrarietà, per eventuali futuri procedimenti, anche a centrali di compressione con alimentazione diversa da quella a gas”. La risoluzione, inoltre, impegna il Presidente D’Alfonso e la giunta regionale ad agire immediatamente nei confronti del Governo affinché venga data piena attuazione alla volontà del Parlamento : un tavolo tecnico istituzionale per individuare una soluzione alternativa al di fuori della dorsale appenninica.

Ma D’Alfonso, unitamente ai suoi più stretti collaboratori Lolli, Mazzocca e Gerosolimo, ha disatteso la volontà del Consiglio regionale: egli, non solo è rimasto inerte nei confronti del Governo, ma ha impiegato il tempo unicamente per mettersi d’accordo con quest’ultimo.

Se D’Alfonso adotterà l’atto di cui si parla, e quindi azzererà il dissenso della Regione, ciò significherà una sola cosa : che egli dimostra un disprezzo profondo per la democrazia e per i principi che la sostanziano, un profondo e ingiustificabile disprezzo verso questo territorio e i suoi abitanti. Altrettanto responsabili saranno coloro che, con le loro firme o con il loro silenzio, avalleranno una simile decisione.

Tutti costoro non saranno più degni di rappresentare il popolo abruzzese che, attraverso i suoi organi elettivi, ha ripetutamente espresso una posizione inequivocabile sulla “questione Snam”. Essi, inoltre, si porranno al di fuori e in totale contrasto con la volontà del Parlamento, affermata con la risoluzione del 26 ottobre 2011 e ribadita attraverso la lettera del 17 dicembre scorso, firmata da 14 Parlamentari di tutti gli schieramenti politici.

Quello che ci colpisce, in queste ore, è il “silenzio assordante” del Sindaco di Sulmona Peppino Ranalli, dell’Assessore alle aree interne Andrea Gerosolimo e del Presidente della Provincia Antonio De Crescentiis. Essi sono al corrente più di noi, di ciò che sta avvenendo. Sono d’accordo con quanto D’Alfonso sta per fare? E se non lo sono, perché stanno zitti?

Sulmona, 26 dicembre 2015

Comitati cittadini per l’ambiente

Info: Mario: 3339698792 – Antonio 3407066402 – Giovanna 3284776001

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. http://sulmonambientewordpress.com/

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Il 2016 sarà un anno sicuramente migliore di quello che ci stiamo lasciando alle spalle. Ci sono le risorse del Por-Fesr, del Fse, del Piano di sviluppo rurale, dell’articolo 20 dell’edilizia sanitaria, del Masterplan e quelli per le regioni in transizione”. E’ il commento dell’assessore regionale al Lavoro, Andrea Gerosolimo, ai dati economici per l’Abruzzo nei primi 9 mesi del 2015.

Tutti questi fondi – spiega Gerosolimo – saranno oggetto di procedure nelle prime settimane del nuovo anno. Stiamo parlando di 133 milioni per le regioni in transizione, 142 del Fse, 570 milioni dell’edilizia sanitaria, 470 milioni del Psr, 240 milioni del Por-Fesr e più di 900 del Masterplan. Si tratta di oltre due miliardi di euro da spendere nei prossimi due anni con notevoli e ulteriori ricadute economiche e occupazionali”.

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Comunicato del Coordinatore cittadino FI Cerolini su Pescara invasa dai rifiuti

Un bel materasso matrimoniale abbandonato sul marciapiede nella centralissima via Regina Margherita; un mobile di legno e truciolato con relativi ripiani lasciato in via del Circuito, a due passi dal Comando della Polizia municipale; sacchi e cartoni abbandonati in via de Amicis-piazza Santa Caterina, con i cassonetti straboccanti e non svuotati da giorni. Pescara è invasa dai rifiuti, non c’è quartiere, borgo, rione, strada, in centro come in periferia, che non stia vivendo quella che non esito a definire ‘emergenza’ e che con i giorni di Natale non potrà che peggiorare. Forza Italia chiede al sindaco Alessandrini e all’assessore Marchegiani cosa sta accadendo in città: perché il pattume, specie la frazione ingombrante, resta per giorni nelle nostre strade? Dove sono finiti i ritiri puntuali e immediati della Attiva operativi durante i cinque anni di governo del centro-destra? E soprattutto, l’emergenza è frutto dei pessimi rapporti oggi esistenti tra l’amministrazione comunale e i precari che a giorni si ritroveranno disoccupati e che da tempo stanno manifestando sotto il palazzo comunale?” La denuncia arriva dal Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini, che ha ricevuto, anche attraverso le bacheche dei social, decine di segnalazioni da parte di cittadini esasperati.

Il giro della città è desolante – ha affermato Cerolini -: Pescara sta vivendo un dicembre nero, invasa da ogni genere di pattume, dai rifiuti organici ai cartoni sino agli ingombranti, a ogni ora del giorno e della notte. Diventa sempre più difficile camminare senza imbattersi nell’immondizia, con il relativo cattivo odore che si genera dopo che per giorni il pattume resta in strada abbandonato. E, se il servizio ha sempre zoppicato nell’ultimo anno, oggi siamo in una situazione intollerabile e riguarda a tappeto tutta la città. Da giorni via de Amicis-piazza Santa Caterina è una vera discarica: le aree tutt’attorno ai cassonetti-isola ecologica sono sporche, maleodoranti di urina, e ci sono cartoni e buste dei rifiuti abbandonati ovunque sul marciapiedi, accatastati anche sulla recinzione del piccolo giardino. Colpa dell’inciviltà dei cittadini, sicuramente mi risponderà il sindaco Alessandrini come ha già fatto in passato. Affermazione che rigetto completamente visto che quei rifiuti a terra sono il frutto di cassonetti della carta e dell’indifferenziata stracolmi da giorni, cassonetti addirittura lasciati aperti proprio per dimostrare le condizioni di saturazione in cui si trovano, e qui la domanda è d’obbligo: è incivile il cittadino, che non sa più dove conferire i propri rifiuti, o il Comune che dovrebbe garantire il ritiro e lo svuotamento dei bidoni, ovvero un servizio pagato a peso d’oro dai cittadini stessi? Il giro non è andato meglio stamani, dunque dopo, si presume, il passaggio dei mezzi di Attiva: in via Regina Margherita, in piena zona residenziale, abbiamo trovato un materasso matrimoniale che occupa mezzo marciapiedi, sempre accanto ai cassonetti; basta spostarsi verso la periferia, in via del Circuito, dunque a pochi metri dal Comando della Polizia municipale, dalle scuole, dai negozi e anche dall’ospedale per imbattersi in un maxi-mobile mezzo smontato, con i ripiani ancora impilati, abbandonato anch’esso sul marciapiedi. Ora, è evidente che tale situazione non è frutto del caso, né della sfortuna, né si tratta di coincidenze: a Pescara c’è un’emergenza rifiuti che si aggraverà, inevitabilmente, sotto le feste natalizie, quando comunque Attiva riduce, automaticamente, le operazioni di raccolta e conferimento del pattume, anche per la chiusura delle discariche. Forza Italia chiede allora l’immediata bonifica di tutte le situazioni individuate, ma non basta: come intende il sindaco Alessandrini organizzare il servizio per il periodo festivo? Quali misure intende adottare per impedire l’emergenza? E soprattutto qual è il nesso tra l’emergenza odierna e la protesta dei lavoratori precari della Attiva?”.

Pescara, 21 dicembre 2015

Coordinatore cittadino Forza Italia

Guido Cerolini