Politica

scoccia marianna tre

"Il protocollo d'intesa firmato dal Presidente Marsilio congiuntamente al Governatore del Lazio Zingaretti, al Ministro De Micheli e RFI rappresenta un nuovo passo verso un Abruzzo connesso e competitivo. La velocizzazione della tratta Pescara-Roma renderà pienamente fruibile il trasporto su rotaia per gli abruzzesi, che, per troppo tempo hanno avuto come unica soluzione valida il trasporto su gomma. I tempi di percorrenza verso la Capitale abbattuti a 2 ore e il contestuale potenziamento della tratta Sulmona-Pescara, inoltre, potranno essere un volano per il nostro territorio aprendo nuovi scenari economici e turistici, ponendo la Valle Peligna e l'intero Abruzzo in rete in un nuovo contesto nazionale. L'obiettivo è quello di rispettare i tempi annunciati, a partire dalla presentazione del progetto, ma la vera sfida sarà per i nostri territori che dovranno essere pronti e attrattivi per sfruttare questo potenziamento non solo nel verso Abruzzo -> Lazio, ma soprattutto nel verso Lazio -> Abruzzo per creare progetti, collaborazioni e generare nuovo indotto. Stiamo aprendo le porte del nostro Abruzzo a nuovi orizzonti e opportunità, sempre più connessi con il resto d'Italia pronti a raccogliere le nuove sfide di questo mondo che corre. Noi crediamo in un Abruzzo più grande!"


Il comunicato è a firma della

consigliera regionale Marianna Scoccia (sopra).

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"Per la prima volta dopo oltre 10 anni le perdite accumulate nel 2019 dalla sanità abruzzese sottraggono risorse allo

sviluppo. Parliamo di perdite riscontrate dalle gestioni delle ASL, pari a oltre 60 milioni di euro”, avvisa il

capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci (sopra).

Si tratta di una cifra enorme, sottolinea l’ex assessore regionale alla Sanità che da tempo lamenta la mancanza di una governance amministrativa oltre che politica da parte della Regione: “Una somma che per essere completamente coperta avrà bisogno di 13 milioni di euro dal bilancio della Regione, che verranno sottratti al nostro sistema economico. Inoltre per il 2020, considerata l’assenza di atti di programmazione e indirizzi che da un anno a questa parte denunciamo, sarà anche peggio. La verità è che gestione della sanità di questo centrodestra a trazione Lega è così lenta e ferma – incalza Paolucci - da invertire la rotta della storia amministrativa più recente. Non era mai accaduto né nella legislatura Chiodi che in quella D'Alfonso che il comparto della sanità non riuscisse a coprire con le risorse del Fondo Sanitario Regionale i costi delle prestazioni. Certo non è il momento di fare polemiche, ma allo stesso tempo è necessario suonare un campanello d'allarme per evitare che si crei un abisso, considerata anche la congiuntura che stiamo vivendo. La questione "coronavirus" non ha implicazioni a riguardo, perché non incide sul 2019 e in secondo luogo perché l'analisi della gestione interna per il 2020 è in grado di tener ben distinti i costi legati all'emergenza da quelli del funzionamento del sistema, al netto di quanto sta accadendo.</span></span></span></p> <p><span style="color: #000000;"><span style="font-size: large;">Il punto è invece che la gestione dell’anno corrente, senza contare l’emergenza sanitaria, si presenta con costi interni crescenti, senza che ci sia stata una sola scelta di programmazione, senza Governance e senza investimenti. Così il deficit può solo crescere. Infatti a ormai più di un anno dall'insediamento, questo governo regionale non ha fatto scelte: non ha completato nemmeno la governance aziendale, in effetti nessuna delle 4 Asl ha un management perfezionato con le figure previste dalla 502; non c’è strategia sugli investimenti e la struttura dell'Assessorato è fortemente svuotata, il programma 2019/2021 forse si approverà alla fine del 2020! E’ necessario muoversi e decidere, stare fermi è un costo economico e sociale per una regione che aveva riacquistato, anche sulla sanità, equilibrio e credibilità”.

 

d alfonso

 

D'Alfonso: "Cura del Ferro" in Abruzzo, dieci obiettivi della mia
   
Giunta già individuati e raggiunti che però il nuovo Governo regionale
   
deve raccogliere.

   Dieci importanti obiettivi,  tutti finanziati grazie all'opera del mio
   
governo regionale, ma ancora da porre in essere. Sono costretto a
   
tornare, ancora una volta, sul tema del trasporto pubblico
   
ferroviario, di fronte all'immobilismo che noto da parte della giunta
   
di centrodestra, ora alla guida della Regione.

   Mi riferisco, nell'ordine:
   
1.  alla tratta Sulmona -L'Aquila - Rieti, per la quale  75
       
milioni di euro sono già in "pancia" e in "cassa".
   
2.  Poi c'è, sempre per quanto riguarda il trasporto su ferro,
       
il raddoppio della Chieti - Pescara,con i suoi 111 milioni di
       
euro, tali da garantire, davvero, quella  grande città
       
metropolitana tanto auspicata.
   
3. Due milioni di euro, poi, sono stati impegnati per la nuova
       
fermata a Martinsicuro, la quale consentirebbe un consolidamento
       
dell'attrattiva turistica.
   
4. Inoltre c'è la fermata del Freccia Bianca per Vasto-San Salvo: un
       
risultato conseguito da noi, che, però, andrebbe confermato  anno
       
per anno.
   
5. E che dire dei 10 milioni di euro, accantonati per il
       
completamento  della Fondovalle Sangro, sempre da un punto di
       
vista ferroviario? Mi riferisco, per la precisione,  al percorso
       
che va da Quadri a Castel di Sangro. Anche qui, tutto ancora
       
sospeso.
   
6. Ma non è finita qui. Anzi, come non ricordare i 10 milioni per la
       
bretella di Sulmona
   
7. e il  milione e settecento mila euro per il porto di Ortona, in
       
riguardo alla struttura ferroviaria?
   
8. Rammento anche i cinque milioni e mezzo per la piastra logistica
       
della Val di Sangro,
   
9. ma ciò che è da mettere maggiormente in evidenza è il miliardo e
       
556 milioni di euro per la direttrice Pescara - Roma, che si trova
       
nel contratto di programma Rfi-Mit.

   Tutto ancora in "potenza", una "potenza" ideata e realizzata dal mio
   
governo regionale, che ora, però, aspetta di divenire "atto".  Adesso,
   
infatti,  serve la cantieristica. E non bisogna perdere tempo, perché
   
queste risorse non rimarranno in pancia all'infinito. Pertanto,
   
dobbiamo difendere la consistenza programmatoria, anche perché non è
   
che ogni volta sia necessario ripartire da zero. Io ci sono e
   
continuerò ad accendere luci, seppur da un distinto e altro livello
   
politico da quello occupato fino allo scorso anno.