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- Pubblicato: 10 Giugno 2019
Come abbiamo riferito, sabato 8 giugno è stata sfiduciata la ormai ex presidente del consiglio comunale di Avezzano, Iride Cosimati e, con il voto contrario sul bilancio, si è sciolta questa amministrazione, durata appena due anni e, come si ricorderà, il sindaco De Angelis aveva prevalso, al ballottaggio, su Di Pangrazio per il quale, al primo turno, le liste avevano superato il 50% e quindi, quest'ultimo, avrebbe avuto la maggioranza in consiglio; ma per averla c'è voluto il ricorso per riportare quanto espresso al primo turno (Anatra Zoppa). Oggi, lunedì 10 giugno, la conferenza stampa che abbiamo comunicato; tra qualche giorno il prefetto nominerà il commissario. Ancora con il "cadavere caldo", come succede per le eredità, cominciano le prime avvisaglie per le prossime elezioni previste, salvo norma specifica, per giugno 2020. La sfiducia a De Angelis avrà strascichi per quanto concerne responsabilità di questo o di quello; la realtà, però, è un'altra. Questo consiglio, sia per la maggioranza, sia per l'opposizione, ha avuto una grande percentuale di consiglieri che, probabilmente, avevano avuto sentore d'essere "grandi statisti"; invece, in questi 24 mesi, avevano cercato ognuno nella propria posizione, un "posto al sole", tant'è che ogni consigliere della maggioranza o, per passare in maggioranza, chiedeva un assessore o un "posto" negli enti sovracomunali. Naturalmente, la responsabilità primaria è del sindaco, che non ha saputo gestire il processo politico, ma anche di chi ha votato contro su problematiche che non hanno a che vedere (quindi di parte) con i reali e seri problemi della città di Avezzano.