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FDI, AVEZZANO: "REFERENTI LOCALI DEL PARTITO SOLLEVATI DALL'INCARICO"

 
"Tutti i referenti locali di Fratelli d'Italia nella città di Avezzano con incarichi di responsabilità decisionale sono sollevati dall'incarico". Lo comunicano il segretario regionale di Fdi, Etelwardo Sigismondi e il commissario provinciale dell'Aquila, Pierluigi Biondi. I due esponenti della compagine presieduta da Giorgia Meloni, in attesa di una riorganizzazione del partito, saranno gli unici deputati a parlare a nome di Fdi della situazione politica creatasi in seno al Consiglio comunale del capoluogo marsicano. 
"La situazione che si è venuta a creare al Comune di Avezzano comporta la necessità di procedere a una riorganizzazione dell'intera coalizione di centrodestra - concludono Sigismondi e Biondi - Fratelli d'Italia è il primo partito ad aprire questa nuova fase e lavorerà per rinnovare al più presto il proprio organigramma a servizio della comunità politica e della città".

biondi pierluigi

La caduta del consiglio comunale di Avezzano, porterà, sicuramente, risvolti politici sia a livello provinciale che regionale, prima di tutto per i due partiti di riferimento dell'ex maggioranza (Forza Italia e Fratelli d'Italia). A quest'ultimo molti attribuiscono grande onere sulla fine dell'amministrazione comunale De Angelis per l'ingerenza del sindaco dell'Aquila, Biondi e dell'assessore regionale, Liris. Intanto, profondendosi in un'ammissione di responsabilità, in un comunicato stampa, il segretario Etelvardo Sigismondi e il commissario provinciale dell'Aquila, Pierluigi Biondi (sopra), hanno sollevato dagli incarichi tutti i referenti locali di Fratelli d'Italia nella città di Avezzano.

DE ANGELIS Gabriele

Nel corso dell'assise civica di sabato 8 giugno, questa mattina, dopo che è stata votata la sfiducia al presidente del consiglio comunale, Cosimati (avrebbe fatto meglio a dimettersi autonomamente prima), lo stesso consiglio ha bocciato il consuntivo e il bilancio. Quando cade un'amministrazione, hanno perso tutti: la maggioranza, che non ha saputo gestire, e la minoranza, che ha dato un voto negativo senza fornire un'alternativa valida ai reali problemi della città di Avezzano; oltre, naturalmente al sindaco De Angelis (sopra), che doveva tirare le fila, ma anche i due partiti di riferimento, cioè Forza Italia che, non si capisce perchè, continuava a porre dei veti, pur non avendo un gruppo eletto con il partito di Berlusconi, così come Fratelli d'Italia dopo la costituzione del gruppo (inutile, visti i risultati). Inoltre, ormai, era chiaro che la maggioranza non esisteva più e che alcuni consiglieri, come Giovanni Luccitti, non sapevano cosa fare e forse non erano coscienti della grande importanza del momento. Infine, in realtà, i voti decisivi sono stati quelli di "Resposabilità Civica", i quattro che avevano sostenuto il sindaco alle elezioni del 2017, sin dal primo turno. Una nota a parte dedicata all'ex sindaco Di Pangrazio che, alla conta dei voti sul bilancio, sabato 8 giugno, ha esultato con il pugno chiuso, dopo che, per mesi, ha cercato, vanamente, una candidatura con il centrodestra con il risultato del tonfo elettorale di Giuseppe Di Pangrazio, presidente del consiglio regionale uscente. Ad Avezzano si ritornerà alle urne, salvo diverso parere del ministero, a giugno del 2020.