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Pubblicato: 08 Giugno 2019
Nel corso dell'assise civica di sabato 8 giugno, questa mattina, dopo che è stata votata la sfiducia al presidente del consiglio comunale, Cosimati (avrebbe fatto meglio a dimettersi autonomamente prima), lo stesso consiglio ha bocciato il consuntivo e il bilancio. Quando cade un'amministrazione, hanno perso tutti: la maggioranza, che non ha saputo gestire, e la minoranza, che ha dato un voto negativo senza fornire un'alternativa valida ai reali problemi della città di Avezzano; oltre, naturalmente al sindaco De Angelis (sopra), che doveva tirare le fila, ma anche i due partiti di riferimento, cioè Forza Italia che, non si capisce perchè, continuava a porre dei veti, pur non avendo un gruppo eletto con il partito di Berlusconi, così come Fratelli d'Italia dopo la costituzione del gruppo (inutile, visti i risultati). Inoltre, ormai, era chiaro che la maggioranza non esisteva più e che alcuni consiglieri, come Giovanni Luccitti, non sapevano cosa fare e forse non erano coscienti della grande importanza del momento. Infine, in realtà, i voti decisivi sono stati quelli di "Resposabilità Civica", i quattro che avevano sostenuto il sindaco alle elezioni del 2017, sin dal primo turno. Una nota a parte dedicata all'ex sindaco Di Pangrazio che, alla conta dei voti sul bilancio, sabato 8 giugno, ha esultato con il pugno chiuso, dopo che, per mesi, ha cercato, vanamente, una candidatura con il centrodestra con il risultato del tonfo elettorale di Giuseppe Di Pangrazio, presidente del consiglio regionale uscente. Ad Avezzano si ritornerà alle urne, salvo diverso parere del ministero, a giugno del 2020.