Politica

ranieri gianluca

L’Abruzzo punta sul candidato Gianluca Ranieri (sopra), l’economista avezzanese candidato alle prossime elezioni Europee per il Movimento 5 Stelle.

Il 43enne Ranieri, con due lauree magistrali, di cui una in Economia aziendale ed una in Scienze Politiche, ex ufficiale dell’Aeronautica militare italiana e consigliere della Regione Abruzzo della X legislatura, è stato ufficialmente incluso nella lista dei candidati al Parlamento europeo, depositata alla Corte d’appello a Napoli.

Attivista del Movimento 5 Stelle, Gianluca Ranieri è stato portavoce dei pentastellati per la regione Abruzzo dal 2014 al 2019.

eligi francesco

Ho avuto modo di visionare le ultime aliquote Tari che saranno applicate alle utenze domestiche e non domestiche per l’anno 2019. Rispetto al 2018, le tasse per le famiglie restano pressoché invariate, mentre per alcune categorie commerciali l’aumento è insostenibile” dichiara in una nota il consigliere comunale d'opposizione di Avezzano, Francesco Eligi (sopra).

Per gli alimentari gli aumenti vanno dal 19% fino ad uno spropositato picco del 57%.
Aumenti inaccettabili per una categoria, quella dei piccoli esercizi commerciali, già provati da anni di crisi economica e da una politica che ha favorito grandi catene e centri commerciali a scapito dei negozi di quartiere.
Allo stesso tempo, l’aumento della Tari per la grande distribuzione è di un irrisorio 0,8%", conclude Eligi.
acerbo maurizio 01
"L'ex presidente PD dell'Aca spa Ezio Di Cristoforo ha oggi rimediato un'altra condanna a 4 anni e 4 mesi che si sommano agli 8 della precedente sentenza per appalti truccati e tangenti.
Avendo combattuto fin dal momento della costituzione della società ilsistema di potere che si è costruito intorno alla gestione del servizio idrico integrato sento il dovere di esprimere l'apprezzamento per il lavoro
svolto al pubblico ministero Mantini.
L'inchiesta ha evidentemente riguardato la fase della gestione di Ezio Di Cristoforo ma va ricordato che quello che chiamammo "il partito dell'acqua" ha coinvolto esponenti a tutti i livelli del centrosinistra.
Si pagavano stipendioni ai nominati, si distribuivano incarichi;
e non c'era solo Ezio Di Cristoforo.
Va detto che il centrosinistra e poi il PD portano le responsabilità maggiori in questa vicenda.
E anche esponenti di un presunto rinnovamento non li abbiamo mai vistiquando si trattava di alzare pubblicamente la voce contro questo sistema". Lo scrive in una nota
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea (sopra).