Politica

fucino bis

In termini calcistici la partita di ritorno è stata vinta per 4 a 2 dall'Aquila. Infatti, 4 consiglieri regionali all'Aquila con goal di Imprudente, Santangelo, Di Benedetto e Liris e 2 alla Marsica, cioè Angelosante e Fedele, nonché pareggio nella Valle Peligna, con Scoccia. Mentre, all'andata, nel 2014, 5 consiglieri per la Marsica, 1 per L'Aquila e pareggio a Sulmona. Questo è stato dovuto, in larga parte, alle scelte dei tre consiglieri di maggioranza, di cui uno (Di Pangrazio), presidente del consiglio regionale per 5 anni; un altro, Berardinetti, quale presidente della commissione Agricoltura e nell'ultimo periodo assessore e un altro ancora, Di Nicola, presidente di commissione Bilancio e, nell'ultimo periodo, delegato ai Trasporti. Tutti e tre non rieletti. I votanti marsicani hanno, con le loro preferenze, anche se su basi diverse, bocciato l'operato dei tre. Fa scalpore il tonfo (ma non poteva non essere così), di Giuseppe Di Pangrazio che ha depauperato circa 4 mila voti per queste elezioni, con la conseguenza del disfacimento del Partito Democratico nella Marsica; per tale motivo è stato giudicato in maniera negativa, di fatto e come "non pervenuto", in merito ad esigenze, richieste ed urgenze, del territorio marsicano. A ciò si aggiunge, per la prima volta nella storia, un fatto scandaloso, da parte di certi personaggi marsicani, alcuni in cerca di un'occupazione e senza alcun titolo (politico): cioè, come altri, anche inquisiti, il sostegno (cosa comunque legittima), a candidati aquilani. Discorso a parte per Iride Cosimati, che ha scelto, pubblicamente, di appoggiare l'aquilano Liris; sembrerebbe che per la presidente del consiglio comunale di Avezzano, però, sia pronta una sfiducia.

l aquila anime sante

 

di pangrazio giuseppe rep 10

Ieri, con la conferenza stampa di Marco Marsilio, è iniziato il quinquennio del centrodestra alla guida della Regione. La Marsica, in queste elezioni, ha raccolto ben poco rispetto all'Aquila, non come in altri tempi, quando era tutto l'inverso, e ciò con l'elezione a consigliere regionale di due persone e mezza; i due, il sindaco di Ovindoli, Simone Angelosante, in quota Lega (grande la sua affermazione, "impressa a fuoco", considerata la presenza nella lista di forti concorrenti e soprattutto l'ostracismo da parte del suo partito all'Aquila); il secondo, Giorgio Fedele, per il M5S (Gianluca Ranieri non si è ricandidato). E non si può non citare Marianna Scoccia (sotto), avezzanese Doc, che il grande successo l'ha avuto, però, nella Valle Peligna, dove va a rimpiazzare il marito, Andrea Gerosolimo, in consiglio regionale. Tra gli esclusi e i "trombati", nella Marsica e nella provincia dell'Aquila, fa scalpore il tonfo dell'ex presidente del consiglio, Giuseppe Di Pangrazio (sopra), che ha dilapidato un patrimonio, in termini di voti (circa 4 mila in meno, rispetto al 2014), malgrado la sua posizione di rilievo, pagando per il suo scarso impegno per Avezzano e Marsica, azzerando, di fatto, nel Comprensorio, il PD. Altro grande escluso Emilio Iampieri, primo nella lista, che adesso paga per il calo di Forza Italia nella provincia dell'Aquila. Non dimentichiamo, poi, Pierpaolo Pietrucci, che è fuori a causa della perdita del seggio da parte del Partito Democratico. Nelle altre province, tra i grandi esclusi: Donato Di Matteo, Mario Mazzocca, Marinella Sclocco, Alberto Balducci.

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E' ufficiale: il sindaco di Ovindoli, Simone Angelosante (sopra), è all'Emiciclo. Il consigliere del comune di Avezzano, Giovanni Luccitti, esprime soddisfazione, dopo aver sostenuto, in fase pre elettorale, il neo consigliere regionale in quota Lega. "Primo ad aver creduto nel Movimento politico di Matteo Salvini e ad averlo portato in Abruzzo, Angelosante saprà lavorare bene ed onestamente per il nostro territorio e per le aree interne", ha affermato Luccitti (sotto).

luccitti giovanni tre