Cronaca

castel di sangro ospedale

CASTEL DI SANGRO: FOCOLAIO SCABBIA

– Focolaio di scabbia presso l’ospedale di Castel di Sangro. Negli ultimi mesi, ben 16 persone sono risultate positive alla fastidiosa patologia della
pelle, tra cui 10 medici e operatori sanitari, mentre altre 6 persone sono state infettate da pazienti o esterni al presidio ospedaliero.Secondo le fonti
sanitarie, il contagio sarebbe partito da un paziente ricoverato mesi fa nel nosocomio. Il personale infetto è stato sottoposto a controlli e trattamenti
profilattici, mentre è stata attivata una sorveglianza sanitaria costante da parte dell’Azienda sanitaria locale Avezzano-Sulmona-L'Aquila.

l aquila corte appello

S.BENEDETTO DEI MARSI:2° GRADO DI GIUDIZIO

- Erano stati condannati a 3 anni di reclusione, dopo il processo di 1o grado celebrato davanti la Corte d’Assise dell’Aquila, Mirko Caniglia e Fabio
Sante Mostacci, unici imputati per la morte di Collinzio D’Orazio. Venerdì 20 settembre, presso la Corte d’Assise d’Appello del capoluogo d’Abruzzo, si
celebrerà il 2o grado di giudizio.Collinzio D’Orazio, 50enne di San Benedetto dei Marsi, fu ritrovato senza vita dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco,
dopo settimane di ricerche, sulle sponde del fiume Giovenco, morto per annegamento. In primo grado, i due imputati sono stati condannati per abbandono
di incapace e morte come conseguenza di altro reato. Durante le indagini per entrambi era caduta l’accusa di omicidio volontario.

carabinieri forestali

CHIETI: MULTA SALATA

- I Carabinieri Forestale di Chieti hanno fatto 11mila euro di multa per l’abbattimento di 11 alberi di olivo in assenza della prevista autorizzazione
La L.R. n. 6 del 2008 riconosce l’olivo (Olea europea L.) quale elemento caratterizzante il paesaggio e l’ambiente della Regione Abruzzo, tutelandone la
presenza sul territorio anche mediante la conservazione e la rigenerazione, principalmente in loco, delle piante adulte, al fine di recuperarle ai fini
produttivi, decorativi, di giardinaggio e per usi ambientali.Ne deriva che i proprietari delle piante possono richiedere l’espianto o l’abbattimento
degli alberi di olivo solo nel caso in cui ricorrano specifiche condizioni: sia accertata la morte fisiologica della pianta o la permanente
improduttività dovuta a cause non rimovibili; e sia riconosciuta l’eccessiva fittezza dell’impianto, tale da arrecare danno all’oliveto;