Cronaca

tagliacozzo marsia

TAGLIACOZZO: MARSIA NEL DEGRADO

- La denuncia di un residente: Negli anni ’60 e ’70, Marsia di Tagliacozzo veniva affettuosamente chiamata la “Cortina d’Abruzzo”, situata a meno di
100 km. da Roma, era un rinomato centro di villeggiatura, apprezzato per la sua faggeta, la più grande d’Europa, e per le numerose strutture turistiche
che animavano il paesaggio.Oggi pero', quei fasti sembrano molto lontani. La faggeta rimane, imponente e suggestiva, ma il panorama è costellato di
diversi edifici abbandonati e fatiscenti. Ora però ,queste costruzioni, un tempo simbolo di prosperità e attrattiva turistica, potrebbero rappresentare
un pericolo per chiunque si avventuri nei dintorni. Le strutture abbandonate, infatti, rischiano di crollare e costituiscono un potenziale pericolo
per persone e animali che potrebbero introdursi al loro interno.

sulmona ospedale 200314 rep 06

SULMONA: FOLLE CORSA IN AUTO

- Una corsa folle a bordo della sua Citroen Picasso, finita contro un cancello di un’abitazione e un’auto in sosta. Non solo: per evitare l’auto
impazzita, un’altra auto è stata costretta ad andare fuori strada, travolgendo e abbattendo un palo della luce. È accaduto nella frazione di Bagnaturo,
tra via Ginestre e via San Pietro, dove un 55enne di Sulmona si è reso protagonista di una spericolata corsa lungo le strade della periferia. Per
l’uomo, operatore sanitario all’ospedale di Sulmona, che guidava in stato di alterazione psico-fisica, è scattata la denuncia dei carabinieri per
guida in stato di ebrezza, danneggiamenti e il ritiro della patente.

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L'AQUILA: MIGRANTI, RICONGIUNGIMENTI CON ATTI FALSI

– Una presunta associazione per delinquere finalizzata alla contraffazione di documenti necessari al rilascio di un titolo di soggiorno e a favorire
la permanenza e l’ingresso di stranieri sul territorio nazionale attraverso il cosiddetto ricongiungimento familiare è stata individuata in
un’indagine coordinata dalla direzione distrettuale antimafia presso la Procura di Perugia e condotta dalla polizia di Terni.Agli arresti domiciliari
sono finiti un egiziano di 30 anni e un 32enne del Bangladesh, mentre l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stato disposto per un
italiano di 58 anni. La base a Terni, ma sono state coinvolte anche le questure di L'Aquila e Teramo.