Cronaca

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L'AQUILA: MUORE DOPO 2 ANNI

- Si saprà a febbraio prossimo, se verrà condannato o meno per omicidio preterintenzionale l’uomo di nazionalità romena accusato di aver causato la morte di Massimo Zugaro, deceduto due anni dopo un violento pestaggio senza mai aver ripreso conoscenza. Zugaro, romano di nascita, ma da tempo residente a Filetto, era finito in coma nel 2020, in seguito alle botte del marito di una badante accusata di aver sottratto del denaro in casa della vittima dove svolgeva saltuariamente le pulizie. Il processo, alle ultime battute presso la Corte d’Assise dell’Aquila, ha visto la deposizione del medico legale indicato dalla Procura dell’Aquila, Cristian D’Ovidio che, nella sua perizia, ha riscontrato, “Il nesso di causalità tra il traumatismo della vittima e il decesso, senza la sopravvenienza di fattori concausali che interrompessero l’iniziale nesso di causalità”.

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MONTESILVANO:MATERIALI ESPLODENTI

- Una bomba molotov e altro materiale esplodente sono stati trovati a Montesilvano, nel corso di una perquisizione in casa di un soggetto sospettato di preparare attentati incendiari contro attività commerciali a scopo estorsivo. Sul posto i carabinieri stanno eseguendo la perquisizione dell'alloggio, insieme a squadre di artificieri che provvedono a disinnescare gli esplosivi. Un'operazione parallela viene condotta nelle stesse ore a Silvi in casa di un altro soggetto. I due, seguiti da tempo dai carabinieri di Pescara, sarebbero collegati.

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PESCARA: INCENDIO PER VENDETTA

- L’incendio alle case popolari di Fontanelle, a poche ore dallo sfratto di una famiglia risalente al 19 novembre scorso, è stato appiccato «con fredda premeditazione»: la decisione di mandare un segnale di vendetta è stata presa al tavolino di un bar pescarese. Una telecamera ha ripreso la scena: davanti a un aperitivo, Massimiliano Cerasoli avrebbe ordinato come rispondere a quello sgombero. Un’onta da lavare con una scia di fuoco, costi quel che costi, anche mettere a rischio la vita dei residenti. E il giorno successivo, intorno alle 5, è scoppiato un inferno di fuoco nella palazzina di 5 piani in via Caduti per Servizio 15. Quel rogo però' poteva provocare una strage di innocenti.