ASL L’AQUILA: MASCITELLI E DI ROCCO CONFERMATI PER 3 ANNI- ROMANO A RISCHIO

– A fine 2023 sembrava che entro la prima metà del 2024 la triade a capo della governance della Asl provinciale dell’Aquila, dovesse cambiare
totalmente e iniziare così un nuovo ciclo: infatti, il direttore generale, Ferdinando Romano, romano di 65 anni, era in ballo per assumere un
importante incarico nella Capitale, tanto da non aver partecipato al bando dei manager Asl, aperto e chiuso dalla Regione, evidenziando la
intenzione di non rimanere in Abruzzo, mentre i due suoi dirigenti apicali, il direttore sanitario Alfonso Mascitelli, pescarese 67enne, e il
direttore amministrativo, Stefano Di Rocco, marsicano di 62, avevano fatto sapere di voler lasciare l’azienda avendo raggiunto l’età
pensionabile, rispettivamente nel primo e nel secondo semestre. Invece, poi, c’è stato un deciso dietrofront con una chiara strategia dei tre
per rimanere al timone della Asl 1 Abruzzo: ma solo per Mascitelli e Di Rocco l'operazione è andata in porto, hanno firmato il rinnovo di
contratto che è stato proposto e poi rettificato proprio dal manager che ora rischia di rimanere al palo.

PESCARA: INCHIESTA SUGLI AFFARI DI MARINELLI

- Inchiesta sugli affari di Vincenzo Marinelli: chiesto il processo per 12 persone. Si tratta del terzo filone delle indagini sull’imprenditore
della sanità relativo a tre gare pilotate. Fra gli imputati figurano anche 4 esponenti politici, un funzionario Asl e del Consorzio Sgs. Il 10
luglio è in programma l’udienza. Contestate a vario titolo la turbativa d’asta, corruzione, traffico di influenze, favoreggiamento ed evasione
fiscale. Nell'elenco degli imputati che il giudice (salvo eccezioni di incompatibilità come per il primo filone) dovrà decidere se rinviare a
giudizio o meno figurano oltre a Marinelli, 4 esponenti politici (gli ex consiglieri regionali Mauro Febbo e Sabrina Bocchino, Silvio
Paolucci, consigliere in carica, e Fabrizio Di Stefano ex candidato sindaco di Chieti); ci sono poi il contabile di Marinelli, Pasquale Sentenza
il funzionario Asl Antonio Verna, Corrado Greco e Gabriele Di Bucchianico (del Consorzio SGS), Tiziana Sestini, Vittorio Forte e il dirigente
comunale Guido Dezio che deve rispondere di favoreggiamento per aver avvertito Petrella che il suo telefono era sotto controllo.