Cronaca

carabinieri quattro

SULMONA: MISURA PIU' RESTRITTIVA

- Aveva minacciato la sua ex moglie di “diventare una belva e di prendere l’ascia” e per questo, dopo il sequestro da parte della polizia di una
quindicina di coltelli nella cantina, di proprietà del nonno macellaio, era finito anche agli arresti domiciliari. Ma la lezione, ad un 43enne di Sulmona,
non è bastata, perché dopo aver ottenuto il permesso di recarsi a lavoro e in cura al Cim, ha violato in modo ripetuto le prescrizioni imposte dal
giudice.Così, ieri, per l’uomo è scattata di nuovo la misura più afflittiva degli arresti domiciliari, con l’imposizione del braccialetto elettronico e
la revoca del permesso di recarsi a lavoro, oltre a quello di andare al Centro di salute mentale per sottoporsi alla terapia dove non si era mai
presentato. Ma soprattutto aveva violato ripetutamente, nel mese di gennaio, gli orari di uscita e soprattutto il divieto di avvicinarsi alla sua ex.

maiella

CHIETI: ESCURSIONISTA PESCARESE IN IPOTERMIA SOCCORSO SULLA MAIELLA

- Un 20enne, residente in provincia di Pescara, è stato soccorso questa mattina sulla Majella dove era rimasto bloccato da ieri durante un’escursione in
solitaria a quota 2.450 metri, in stato di ipotermia. Il soccorso, scattato in seguito alla richiesta fatta al 115 intorno alle 8 di questa mattina, ha
visto l’intervento dei Vigili del fuoco del Reparto volo di Pescara, con il coordinamento della sala operativa del Comando della provincia di Chieti.
Dopo aver perso lo zaino con parte dell’equipaggiamento,il giovane escursionista ha deciso di rifugiarsi nelle ore notturne all’interno del Bivacco Fusco.
Ma a causa delle basse temperature, all’alba si è ritrovato in condizioni di ipotermia tali da non consentirgli autonomamente il rientro. Dopo il recupero
presso il Bivacco Fusco, e in considerazione delle sue delicate condizioni fisiche, il giovane è stato trasportato direttamente all’ospedale SS.
Annunziata di Chieti.

avezzano carcere san nicola 241112 rep 01

TAGLIACOZZO: DAI DOMICILIARI AL CARCERE

- Si interrompe la detenzione domiciliare cui beneficiava un 64enne di Tagliacozzo, raggiunto ieri da una condanna definitiva a 3 anni e 10 mesi per i
reati di rapina, furto e ricettazione. L’uomo è stato prelevato dai carabinieri,che gli hanno notificato l’ordine di carcerazione emesso dall’ufficio
esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Avezzano. In forza del provvedimento dell’A.G., è quindi passato dai domiciliari direttamente al
carcere avezzanese dove è stato accompagnato dagli stessi militari. I fatti, per i quali dovrà scontare il carcere, risalgono agli anni compresi tra il
2011 e il 2018,periodo in cui l’uomo, ora 64enne, metteva a segno, tra gli altri reati addebitati, una serie di furti commessi tra i comuni di Tagliacozzo,
Avezzano, Capistrello e Celano.