Cronaca

99 cannelle

Costerà 250mila euro l’abbattimento di un edificio incompiuto nel cuore del cimitero monumentale dell’Aquila, un vecchio “ecomostro” tirato su 30 anni fa e mai completato.

L’opera avrebbe dovuto ospitare duemila loculi e invece è diventato un esempio di incompiute. Una presenza diventata costante agli occhi dei visitatori del cimitero dell’Aquila; e che ora verrà tolta di mezzo.

vasto cotir

 

La vertenza COTIR si è conclusa con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo dei 27 lavoratori. La Regione Abruzzo nonostante gli impegni politici assunti, ha scelto di chiudere definitivamente il Consorzio per la Divulgazione e la Sperimentazione delle Tecniche Irrigue.

Nel 2014 la Giunta Regionale aveva presentato, per il contenimento dei costi di funzionamento, un piano operativo di razionalizzazione che prevedeva la fusione del Crab, del Crivea e del Cotir in unico centro di ricerca regionale, ma la tanto attesa costituzione di un unico e nuovo Ente di Ricerca regionale, è sfumata definitivamente. Gli ammortizzatori sociali non sono stati sfruttati per garantire e salvaguardare la piena occupazione dei dipendenti ma per tamponare i tempi del prevedibile licenziamento.

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Il deputato abruzzese Melilla (nella foto) chiede di rivedere radicalmente la concessione delle autostrade  A/24 e A/25  e contesta che a pagare gli aumenti dei pedaggi debbano essere ancora i cittadini.

Secondo il deputato abruzzese di Liberi e Uguali Gianni Melilla la montagna ha partorito il topolino e le Regioni Abruzzo e Lazio dovrebbero pagare alla Strada dei Parchi SpA che gestisce le A24 e A25, l’aumento dei pedaggi autostradali, e cioè tutti i cittadini.

In una nota il parlamentare afferma “tutti i cittadini, tramite le Regioni, si devono far carico di un aumento abnorme e illogico del 13% dei pedaggi autostradali. È ora di rivedere radicalmente la concessione di queste autostrade. A pagare è sempre Pantalone, ma la lotta continua”.