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Pubblicato: 14 Ottobre 2016
IL PRESIDENTE PUPILLO REPLICA A FEBBO: “ NESSUNO SMANTELLA LA PROVINCIA. RIORGANIZZIAMO GLI UFFICI PER RIDURRE LE SPESE E GESTIRE MEGLIO I SERVIZI DELL’AREA VASTA.”
“ La Provincia di Chieti non smantella affatto – dichiara il Presidente Pupillo replicando alle accuse diffuse sulla stampa dal consigliere Mauro Febbo - ma svolgerà le sue attività istituzionali come ha sempre fatto, semplicemente avvalendosi di una unica sede, quella centrale di Corso Marrucino. Riaccorpare gli uffici e riorganizzare i servizi è un’operazione inevitabile per tutte le province alle prese con l’attuazione della legge Delrio. Ogni Provincia sta mutando la sua mission in Ente Area Vasta e si concentrerà su poche funzioni essenziali, l’edilizia scolastica e la manutenzione stradale in via principale, nonché svilupperà i servizi a favore dei comuni tra cui la tanto citata Stazione Unica Appaltante. Molte funzioni come Genio Civile e Ambiente, per esempio, sono state trasferite alla regione con tutto il personale. Altre funzioni attendono il passaggio definitivo in regione. Una parte del personale, invece, è stata trasferita dal 1 settembre in diversi enti pubblici come Ministeri e Università o piuttosto nei Comuni. Dunque, numericamente siamo stati dimezzati. Niente di più logico che “radunare” i dipendenti che residuano nel Palazzo di Corso Marrucino. Per la Provincia di Chieti è un po’ come tornare ad un passato non molto lontano che il consigliere Febbo ricorderà. E’ ridicolo affermare che arrecherà danno al tessuto economico sociale di Chieti”.
“L’eventuale dismissione del Polo Tecnico – aggiunge il Presidente Pupillo – sarebbe di per sè il frutto di una strategia di razionalizzazione delle spese assolutamente lodevole, possibile alla luce di quanto detto. Tra l’altro è in linea con la spending review che ci ha imposto già scelte rigorose, necessaria per un ente in predissesto come la Provincia di Chieti che deve gioco forza contenere le uscite e che, come la gran parte delle province italiane, ha fatto finora ricorso alla vendita degli immobili proprio per fare cassa e ripianare il bilancio. Si tratta di un atteggiamento di coerenza, dove il concetto del risparmio non è affatto un “pretesto” come afferma il consigliere regionale. L’immobile di Via Monsignor Venturi era adibito in prevalenza a funzioni che la provincia non svolge più, mi riferisco all’Ambiente. Da lì abbiamo trasferito l’Urbanistica nella sede centrale. Tra l’altro, ricordo che tale struttura era posta in vendita già dalla precedente Amministrazione Di Giuseppantonio che ne aveva intrapreso la dismissione con vari avvisi di vendita dal 2012 in poi”.
Sulla questione centrale del Polo Tecnico, il Presidente Pupillo precisa: “Attualmente è stata solo avviata la fase esplorativa per verificare la fattibilità tecnica dello spostamento del Polo presso la sede centrale, operazione che porterebbe enormi vantaggi sia da un punto di vista logistico interno di raccordo tra i vari servizi, per esempio con la ragioneria, sia per la soluzione del più che decennale problema informatico interconnettivo sulla rete esterna che rallenta fortemente le attività dei tecnici che ivi operano. Problema quest’ultimo che dal primo gennaio del 2017 sarà aggravato dall’entrata in vigore della normativa sull’agenda digitale. Raggruppare gli uffici in una unica sede, piuttosto, rafforza fortemente la capacità operativa di sviluppo della Stazione unica appaltante. Ogni aspetto strettamente logistico verrà ovviamente attentamente valutato ed è incomprensibile che una riunione operativa preliminare per una normale razionalizzazione dei servizi, in un contesto così drammatico per le province italiane, venga addirittura considerato come un danno per la città di Chieti”.
“Trovo peraltro fantasioso – conclude il Presidente della Provincia - paventare che la chiusura del Polo tecnico comprometta la riforma Delrio oltre a boicottare la Stazione Unica Appaltante. Semmai, ribadisco, è l’esatto contrario. Se lavoriamo nella stessa direzione, senza lasciarsi andare ad affermazioni non veritiere e irrispettose, senza preoccuparci di questioni dirigenziali che non competono, realizzeremo non solo questo progetto ma molto di più”.
Chieti, 14 ottobre 2016