Politica

cialente massimo 040213 rep 01

Le Primarie organizzate e gestite dal Partito Democratico aquilano sono
false! Lo strumento per la selezione delle candidature, tanto decantato e
osannato dal centrosinistra, è gestito in maniera non trasparente dai
responsabili del partito. Volete le prove? Esponenti di spicco del PD nei
guorni scorsi hanno avanzato seri dubbi e perplessità a riguardo,
richiedendo pubblicamente che le primarie non vengano gestite dal PD
stesso, vorrebbero che fossero affidate all’esterno: il messaggio è forte e
chiaro, la macchina organizzativa del Partito Democratico non è ritenuta
affidabile né imparziale, si temono brogli e manomissioni. Personalmente
sono sempre stato scettico rispetto alla trasparenza del centrosinistra
aquilano, ho sempre pensato che il risultato delle primarie non sia altro
che il frutto di una scelta compiuta a monte dai maggiorenti del Partito
Democratico, “triade” in testa. Ciò che più dispiace è dover assistere alla
presa in giro che puntualmente, elezione dopo elezione, vede vittime i
cittadini aquilani, costretti a “credere” a numeri e procedure che, per
stessa ammissione di esponenti della sinistra, sono poco attendibili se
non, addirittura, false!

Dott. Guido Quintino Liris
Capogruppo Forza Italia Comune L'Aquila.

 

(Nell'immagine: il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente.)

chieti città 010613 rep 10

E' stato rinviato a domani mattina, 11 ottobre, alle 8,30, il Consiglio comunale di Chieti in programma per oggi alle 11,00. La seduta straordinaria di oggi è stata sciolta per mancanza del numero legale. Il Consiglio si riunirà domani nella sala riunioni del palazzo provinciale in corso Marrucino, 97.

cappadocia comune 270313 rep 04

Cappadocia: maggioranza e opposizione fanno cadere l’amministrazione Lilli, arriva il commissario prefettizio

Cade l’amministrazione Lilli, il vice sindaco, consigliere e l’opposizione rassegnano le dimissioni in blocco. A pochi mesi dalla prossima tornata elettorale l’unione di maggioranza e minoranza ha decretato la fine dell’amministrazione guidata dal sindaco Lucilla Lilli. Un nuovo colpo di scena che si aggiunge alla difficile situazione vissuta negli ultimi anni dal paese turistico prima con la morte del sindaco Bruno Murzilli e del vice Teresa Lilli, poi dalla scomparsa prematura del vice Fabrizio Rosci. Ora bisognerà affrontare una nuova grana. Un gioco di numeri dettato dalla nuova legge elettorale ha fatto sì che grazie all’unione di soli due uomini della maggioranza Franco Pompei, vicesindaco, e Sergio Felicissimo, con due dell’opposizione, Franco Tocci e Luigi D’Innocenzi, provocassero tutto ciò. La decisione di presentare la sfiducia viene da lontano e già in paese la voce circolava da tempo. Ma la sindaca ha deciso di andare avanti grazie anche al supporto di Calisto Rossi e Paolo Agostini, che precedentemente era rientrato tra i banchi della minoranza. Al centro delle diatribe e delle incomprensioni tra il primo cittadino e il resto dell’amministrazione c’erano i lavori della piazza del paese, che prevedeva una spesa di circa 300mila euro, e quella legata al miglioramento della strada  che porta al santuario  della Santissima Trinità, che avrebbe richiesto un investimento di 100mila euro. Progetti ambiziosi che però non hanno messo d’accordo il gruppo tanto da portare i dissidenti a rassegnare le dimissioni. In paese ora arriverà il commissario prefettizio che traghetterà l’amministrazione fino alle prossime elezioni primaverili.