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Piano sanitario: Approvato documento del centrodestra. Maggioranza nel caos

L’AQUILA 20/07/2016 - "E’ stato approvato, con 14 voti a favore (e 13 contrari) il documento presentato dal centrodestra nel corso del Consiglio regionale straordinario avente per oggetto il Decreto n.55/2016 del Commissario ad Acta  sul Piano di riqualificazione del servizio sanitario regionale 2016 – 2018". E’ quanto dichiarano in una nota i Consiglieri regionali del centrodestra. "La votazione - prosegue la nota - dimostra il caos che regna nel centrosinistra che si è sfaldato su un tema così delicato, con la grave assenza del presidente D’Alfonso. La maggioranza non ha più i voti: mancavano tra gli altri il Consigliere Olivieri e l’assessore Gerosolimo mentre ha votato con la minoranza il Presidente della Commissione Bilancio, Di Nicola. E’ la certificazione del fallimento della politica sanitaria di D’Alfonso e Paolucci. L’assessore alla Sanità è stato abbandonato dalla sua stessa maggioranza che ha ritirato il proprio documento di sostegno all'assessore (sic !!!)” . “Il documento impegna Consiglio Regionale e il Presidente della Giunta Regionale, nonché Commissario ad Acta – si legge nella nota - per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario: a ritirare il Decreto n. 55 del 10 giugno 2016  recante “Piano di riqualificazione del servizio sanitario regionale 2016 – 2018”; a far conoscere all’Assise regionale la definitiva articolazione della rete ospedaliera abruzzese;a spiegare le ragioni  reali che hanno indotto a compiere scelte che penalizzeranno inevitabilmente il sistema sanitario abruzzese; a dettagliare  il “modello di collaborazione pubblico-privato in cui sia definito il contributo in termini di volumi e tipologia di prestazioni” di cui alla pagina 24 del documento”.
Gruppo FI

celano comune e piazza rep 07

COMUNICATO STAMPA

Celano lì 20/07/2016

ACCESSO AGLI ATTI: IGNORATO ANCHE IL DIFENSORE CIVICO REGIONALE

Per prendere visione degli atti comunali a Celano bisogna fare ricorso al TAR. Per il bene che voglio alla mia città non ho ancora presentato un formale ricorso al TAR, pensavo che interessando il Difensore Civico Regionale qualcosa si muovesse senza dover spendere soldi anche pubblici (un ricorso costa sia a chi lo propone che, soprattutto, al comune in spese legali) per dover far valere un mio diritto. Con questo atteggiamento vengono violate le basilari norme di democrazia che regolamentano il lavoro di un Consigliere Comunale. La mancanza degli atti non mi permette e non ci permette di lavorare come rappresentanti dei cittadini che ci hanno eletto. Il Sindaco ha sempre parlato di trasparenza, per una volta alle chiacchiere faccia seguire i fatti facendomi avere tutti gli atti Pubblici sinora richiesti. La comunicazione del Difensore Civico che è stata ricevuta dal sottoscritto in copia conoscenza ed indirizzata al Sindaco del Comune di Celano parla chiaro in tema di accesso agli atti e del diritto dei Consiglieri comunali. A distanza di un mese dall’invito dello stesso Difensore Civico ancora non abbiamo visto nulla se non un impegno di spesa per le borse lavoro. Spero e credo che non ci sia nulla da nascondere. Ricordo al Sindaco che gli argomenti delle richieste di accesso agli atti riguardano il rispetto della normativa antimafia e anticorruzione anche nelle procedure ad evidenza pubblica quindi un argomento molto serio.

Si allega comunicazione del Difensore Civico Regionale indirizzata al Sindaco di Celano.

Cesidio Piperni

castricone antonio 300914 rep 09DL ENTI LOCALI: CASTRICONE PIÙ SOLDI AI COMUNI DEL CRATERE 

“Le risorse destinate ai comuni abruzzesi del cratere per sopperire alle minori entrate aumentano di un milione di euro, passando da 1,5 a 2,5”. Così Antonio Castricone, deputato PD, dopo l’approvazione dell’emendamento sui comuni del cratere al Dl Enti Locali.

“Era necessario dare una risposta alle esigenze dei comuni del cratere rispetto alle minori entrate in bilancio, così ho presentato un emendamento al Dl Enti Locali, approvato in commissione Bilancio, che aumenta di un milione di euro la somma che il governo aveva già stanziato nel decreto.

Di questa somma, una quota pari a 500 mila euro è destinata alle spese di personale impiegato presso gli UTR - uffici territoriali per la ricostruzione- per l'espletamento delle pratiche relative alla ricostruzione. 

Sono stati approvati anche altri tre emendamenti di carattere normativo - continua Castricone - utili a risolvere questioni inerenti la ricostruzione privata: uno relativo ai casi di acquisto di abitazione equivalente, un altro per regolamentare il ruolo dei comuni in caso di privato inadempiente, permettendo al comune stesso di sostituirsi nella fase di ricostruzione, e, infine, un emendamento per la soppressione della delega volontaria al comune”.