Politica

di pangrazio gianni 090414 rep 01

di G.D'Orazio

Sembrerebbe che l'uno, ex sindaco di Avezzano, trombato, Giovanni Di Pangrazio (sopra), l'altro, ex sindaco disarcionato, Gabriele De Angelis (sotto), in prossimità delle elezioni amministrative ad Avezzano, anticipate proprio per la caduta di quest'ultimo, si siano incontrati, non si sa quante volte (ed è una cosa normale), per un eventuale accordo elettorale. Sarà "fantapolitica"? Eppure è evidente la smania dell'uno (Di Pangrazio), la cui fascia è stata portata via dall'altro (De Angelis) il quale vorrebbe, senza alcun dubbio riaverla (in stile "una poltrona per due", passateci il titolo del famoso film) soprattutto, pare, per vendicarsi del centrodestra. Tutto ciò poiché il prossimo candidato a primo cittadino sarà espresso, giustamente, dalla Lega di Matteo Salvini (anche se a trazione aquilana), che vanta in regione Abruzzo, il 60% dei consiglieri di maggioranza e il 33% dell'intero consiglio. Naturalmente, FdI, che aveva "strombazzato ai quattro venti" la pretesa di un suo candidato con un programma denominato "99 Cannelle" (coordinato dall'aquilano Piero Carducci), dovrà allinearsi e sostenere il candidato espresso dalla Lega. Così come Forza Italia (non sappiamo se esista ancora o meno) ed i suoi "partitini" satellite. E il centrosinistra? Ancora non trova un accordo per un proprio candidato a sindaco, mentre parrebbe che l'ex presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, sia politicamente ininfluente.

 

DE ANGELIS Gabriele

 

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PRONTA LA SURROGA ANCHE PER IL SOTTOSEGRETARIO D'ANNUNTIIS. NO DEL M5S, MARCOZZI: “IL CENTRO DESTRA TARGATO MARSILIO CONTINUA A CREARE POLTRONE SENZA SOSTA”

La maggioranza guidata da Fratelli d’Italia è pronta a modificare lo Statuto regionale per istituire la surroga anche del Sottosegretario. “A un anno dal suo insediamento l’unica preoccupazione fissa del Presidente Marsilio e del centrodestra resta quella di aumentare il numero delle poltrone presenti in Regione Abruzzo. Cosa che alla Lega non sembra affatto dispiacere.”

Lo afferma il Capogruppo M5S Sara Marcozzi, che spiega cosa sta accadendo: “All'interno dell'ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, convocato per martedì 3 marzo, è stata inserita la discussione, e la conseguente votazione, del progetto di legge numero 3/2019. Questa darà il via libera all'istituzione della surroga anche per il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, ruolo ricoperto in questo momento da Umberto D'Annuntiis, che sarà svincolato così dalla mansione di Consigliere regionale, liberando spazio per far accomodare il primo dei non eletti nel teramano sul proprio scranno. Per fare ciò è stato necessario anche l’inserimento di un altro punto all'ordine del giorno: la discussione del progetto di legge numero 4/2019, cioè una riforma dello Statuto che aumenta anche lo stipendio al Sottosegretario, portandolo allo stesso livello di quello degli Assessori”.

“Si tratta di due provvedimenti che arriveranno in Consiglio regionale senza essere passati, come dovrebbe accadere per ogni progetto di legge, dall’esame delle Commissioni competenti. Evidentemente, l'imbarazzo per la creazione di una poltrona in più, con annesso aumento di stipendio, hanno suggerito alla maggioranza e al Presidente del Consiglio regionale Sospiri, proponente delle due leggi, di ridurre al minimo la discussione nel merito per evitare le nostre osservazioni”.

“Il MoVimento 5 Stelle ribadisce la totale contrarietà a questa mossa, portata avanti con l'appoggio di Marsilio e della maggioranza al gran completo, Lega compresa. Questa Giunta utilizza l'istituto della surroga come fosse una scusa qualunque per potersi presentare il minimo indispensabile in Consiglio regionale, evitando così di relazionare sul lavoro svolto e affrontare il confronto con le opposizioni. Abbiamo perso il conto delle assenze degli Assessori nelle sedute del Consiglio, e ci siamo abituati a vederli presenziare giusto il tempo di leggere le risposte, redatte dagli uffici, a interpellanze o interrogazioni, per poi andarsene in fretta e furia. Non ho motivo di pensare che col Sottosegretario D'Annuntiis finisca diversamente. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze, l’Abruzzo, voglio ripeterlo, ha bisogno di una sanità che funzioni, della riduzione delle liste d'attesa, di rilancio del lavoro, di manutenzione delle strade, di una visione per i prossimi decenni. Non certamente di altre inutili poltrone che il centro destra unito continua, imperterrito, a creare, accantonando le vere priorità del nostro territorio” conclude Marcozzi.

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Mario Babbo: “Un nuovo modello amministrativo per l’Avezzano che ho in mente”.

“Ad una settimana dalla presentazione alla stampa e alla Città della mia candidatura a Sindaco di Avezzano, mentre è in fase di stesura il programma elettorale che presenterò alla cittadinanza nei prossimi giorni, sento la necessità di condividere alcune riflessioni.

In un momento particolarmente delicato della Città, nel quale la politica locale stenta a focalizzare la propria attenzione sui temi fondamentali di interesse collettivo, ritengo sia doveroso iniziare a lavorare per creare da subito le condizioni per un dibattito sereno e costruttivo.

La mia decisione di accettare questa candidatura, sostenuta da un’ampia coalizione civica, è maturata a seguito della spinta di numerosi soggetti, che mi hanno scelto come sintesi di un progetto che parte da lontano; dalla necessità di coinvolgere nell'attività amministrativa tutte le realtà cittadine.

Credo sia arrivato il momento di superare le divisioni per mettere in campo un progetto alternativo, per proporre una nuova classe dirigente avezzanese, che abbia l’obbiettivo di rilanciare sotto l’aspetto economico, sociale ed identitario questa Città, per essere pronti davanti alle importanti sfide del futuro.

Un progetto svincolato dalle vecchie logiche, libero, che parte dal basso, dai cittadini.

Un progetto che guarda ai prossimi dieci anni, nei quali Avezzano dovrà affrontare temi fondamentali come quello dello spopolamento, delle trasformazioni del mondo del lavoro, del commercio, della pianificazione degli spazi urbani in aderenza alle nuove disposizioni legislative in materia urbanistica, dell’arredo urbano, della mobilità, dell’adeguamento dell’impiantistica sportiva, della sistemazione di nuovi spazi culturali e sociali, dello sviluppo di una progettualità turistica e culturale, della sicurezza, della tutela della salute, dell’ambiente, della creazione dell’identità della Città, con massima considerazione delle classi sociali più deboli.

Particolare attenzione sarà rivolta sin da subito all’eliminazione delle barriere architettoniche, per rendere Avezzano una città realmente fruibile.

Nella necessaria ricerca di un dialogo franco con la cittadinanza, altro tema fondamentale sarà quello della trasparenza, così da ricreare il necessario rapporto di fiducia tra i cittadini e le Istituzioni.

In tal senso nessun componente della futura amministrazione dovrà conoscere i nomi dei vincitori delle procedure concorsuali se non all’esito della pubblicazione dei risultati.

Mio personale obiettivo è però la creazione di un modello amministrativo che preveda una forte partecipazione democratica rispetto alle scelte fondamentali che saremo chiamati a fare, un modello di ascolto e relazione continua con la città e i rappresentanti sociali delle varie categorie, anche per il tramite di forme di sondaggi online e dell’istituzione di sub-commissioni dedicate ed operative per sviluppare insieme l’azione amministrativa.

Avezzano deve tornare ad essere in ogni ambito il cuore pulsante della marsica, riacquistando dignità in ambito provinciale e regionale.

La futura amministrazione dovrà saper dialogare, in maniera paritaria, con tutti i comuni del comprensorio, alcuni dei quali hanno già avviato un processo di rinnovamento della classe dirigente con risultati ottimi e tangibili.

E’ per questi motivi che rivendico fermamente il progetto civico “Generazione 5.0”.

avezzano castello orsini colonna