Cultura

tagliacozzo via crucis

Tagliacozzo: cinquant'anni fa la prima Via Crucis vivente (sopra).

Sono passati esattamente cinquant'anni dal 25 Marzo 1970, data in cui venne rappresentata la prima "Via Crucis vivente" a Tagliacozzo, da parte del gruppo Talia.
La storia del gruppo Talia inizia nel 1969 a Tagliacozzo, nei locali del convento della chiesa di S. Francesco, dove un gruppo di giovani suona e canta la famosa "messa beat", ottenendo il consenso unanime dei fedeli.
Successivamente, dal momento che molti componenti del gruppo volevano proporsi anche come attori, Claudio Torres suggerì ai suoi amici di consultare suo padre Umberto, il quale aveva avuto esperienze lavorative presso Cinecittà.
Dopo due giorni alcuni ragazzi si recarono nella casa di quest'ultimo per illustrargli le loro intenzioni.
Dopo averli ascoltati attentamente, Umberto Torres propose di fondare un gruppo teatrale tagliacozzano, al fine di creare le premesse per un autentico risveglio culturale del paese.
Nacque così il collettivo di arte drammatica "Talia", che prese il nome dalla musa omonima, protettrice della Commedia.
Del suo percorso artistico racconta Matilde Torres nel libro "La dottoressa di Cappadocia", dove spiega dopo la fondazione il Talia si affermò in ambito nazionale e internazionale.
La prima esibizione del gruppo risale proprio a cinquant'anni fa, quando gli attori rappresentarono La Passione di Cristo presso Tagliacozzo. La manifestazione ebbe inizio in Piazza dell'Obelisco e si concluse sul monte Civita con la crocifissione. La regia fu affidata a Umberto Torres. Dato il successo ottenuto, quest'ultimo decise di proseguire l'attività culturale, estendendo le perfomance al mondo del folklore, nel tentativo di valorizzare le arti e le tradizioni popolari. Il collettivo prese quindi il nome di "Coro Talia" di Tagliacozzo.

ospedale chieti


Le nuove misure restrittive annunciate dal premier Giuseppe Conte scatteranno da domani, lunedì 23 marzo. Intanto, in Abruzzo, (dati aggiornati al 21 marzo), ancora in crescita la tendenza dei contagi (altri 79) e dei decessi (saliti a 22) .

mani amiche

 

Cambiamo il modo di vedere e di pensare. 

Non più "io ho paura del contagio"

oppure "io me ne frego del contagio",

ma sono IO che preservo l'ALTRO.

Io mi preoccupo per te.

Io mi tengo a distanza per te.

Io mi lavo le mani per te.

Io rinuncio a quel viaggio per te.

Io non vado al concerto per te.

Io non vado al centro commerciale per te.

PER TE.

per te che sei dentro una

sala di terapia intensiva.

per te che sei anziano e

fragile, ma la cui vita ha

valore tanto quanto la mia.

Per te che stai lottando con un cancro

e non puoi lottare anche con questo.

Vi prego, alziamo lo sguardo.

IO SPERO CHE IN ITALIA 

NON SI FERMI LA

SOLIDARIETA'.

 

Tutto il resto non ha importanza.

 

Questo "Messaggio di Solidarietà" è stato segnalato 

dalla Signora Tiziana Paris, Presidente del "Rotary Club" - Avezzano.