Cronaca

pompe benzina

L'AQUILA: CONTROLLO DISTRIBUTORI CARBURANTE

- Controllare la distribuzione, la circolazione e la commercializzazione dei carburanti per garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi e la qualità del prodotto venduto. Questi gli obiettivi dell’operazione eseguita dall’Ufficio delle Dogane di L’Aquila e dal Gruppo del Comando provinciale di L’Aquila della Guardia di Finanza, che ha portato al sequestro di circa 9mila litri di gasolio non conformi per l’immissione in consumo. In particolare, i funzionari dell’Agenzia ed i militari della G.d.F. hanno proceduto, mediante prelievi volti ad accertare il punto di infiammabilità dell’idrocarburo erogato, ad un campionamento del gasolio per autotrazione stoccato presso i distributori controllati della provincia.

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TAGLIACOZZO: SUORE TRUFFATE

- Finto dipendente comunale chiede soldi alle suore: truffa telefonica alle monache benedettine di Tagliacozzo. Le modalità adottate dai truffatori telefonici per rubare soldi alle persone ormai sono molteplici e varcano anche le soglie di uno dei Monasteri più antichi d’Italia. Infatti, anche le Monache benedettine di clausura di Tagliacozzo sono state vittime di un’efferata truffa, per 2.700 euro. Non bisogna mai dare credito a richieste di denaro fatte telefonicamente. Carabinieri, polizia, banche, enti pubblici, assicurazioni non chiedono mai di eseguire operazioni di bonifico in favore di altri conti.

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CHIETI: SEQUESTRATA AREA DI 62MILA MQ


- È stata scoperta a Chieti dalla G.d.F. una discarica di fanghi senza le prescritte autorizzazioni demaniali, ambientali ed edilizie. È quindi subito scattato il sequestro dell’intera area di 62.000 mq a ridosso del fiume Pescara. Le indagini svolte hanno consentito di scoprire che l’area, sottoposta a vincolo paesaggistico, era adibita a deposito dei fanghi derivanti dalla lavorazione degli inerti, prodotti da un’impresa edile. L’attività, coordinata dalla procura di Chieti, con l’ausilio tecnico dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (A.R.P.A), ha portato all’emissione di un decreto di sequestro del terreno, utilizzato in assenza delle previste autorizzazioni ambientali, edilizie e paesaggistiche. Il titolare dello stabilimento è stato denunciato.