Cronaca

carabinieri forestali

ORICOLA: NEI GUAI 43ENNE

- Scarica gli scarti industriali dello stabilimento per la panificazione nelle fogne, nei guai un 43enne.I militari del nucleo carabinieri Forestale di Pereto hanno notificato un verbale di accertamento di contravvenzione e contestuali prescrizioni tecniche a D.D.C., di anni 43, responsabile pro-tempore di uno stabilimento con sede operativa ad Oricola, dove tutt’ora viene svolta l’attività di produzione pani e prodotti di panetteria freschi. La contravvenzione accertata riguarda l’irregolarità dello scarico dello stabilimento che convoglia le acque derivanti dal ciclo produttivo, senza la prevista depurazione, direttamente nella condotta fognaria del distretto industriale “Piana del Cavaliere” e, di conseguenza, nel corpo idrico del fiume Turano, risultato privo della prescritta autorizzazione ambientale.

soccorso alpino elicottero

MOZZAGROGNA:INSOLITO FURTO,I LADRI PORTANO VIA UN ELICOTTERO

– Un furto davvero insolito oltre che redditizio, è stato messo a segno da una banda di ladri a Mozzagrogna nel chietino dove i malviventi hanno prelevato il velivolo in un deposito di una società che si occupa di noleggio di auto. Hanno disattivato il sistema di allarme e videosorveglianza per poi caricare il bottino su un mezzo pesante. I ladri per facilitare il trasporto hanno anche smontato le pale. Ora sulle tracce dei banditi ci sono i carabinieri della stazione di Fossacesia. Il valore di un elicottero come quello portato via può essere di circa 100mila euro.

teramo carcere

TERAMO:DROGA IN CARCERE

- È approdata in udienza preliminare, ieri, davanti al gup Roberto Veneziano, la maxi inchiesta sullo spaccio di cocaina ed hashish recapitata in pacchi o ingerita in ovuli e portata poi nel carcere di Castrogno, scoperta dalla squadra mobile in collaborazione con gli agenti della polizia penitenziaria un anno fa. In 14, la maggior parte stranieri ma ci sono anche alcuni campani ed un solo teramano residente a Pineto, sono stati rinviati a giudizio. Per loro l’accusa è di aver detenuto e introdotto droga nel penitenziario dove poi veniva rivenduta ai carcerati. A far scattare le indagini è stato proprio il malore di un detenuto rientrato da un permesso premio che ne aveva approfittato per ingerire ovuli di cocaina, ma una volta in cella è crollato a causa dei dolori lancinanti. Così, dopo essere stato portato, prima, in infermeria, poi, in ospedale, dalla Tac i sanitari hanno scoperto cosa c’era nel suo intestino: 90 grammi di cocaina nascosti negli ovuli che non aveva ancora espulso. Da lì sono iniziati gli approfondimenti investigativi che hanno portato alla scoperta di un più vasto giro di spaccio proveniente dall’esterno del carcere con il coinvolgimento di parenti e detenuti in permesso premio che rientravano con la droga addosso.