Cronaca

cavalli selvatici

L'AQUILA: MUCCHE E CAVALLI LIBERI AL PASCOLO VIETATO

- Avevano lasciato 153 mucche e 157 cavalli a pascolare allo stato brado e senza guardiania a quote comprese tra 1100 e 1800 metri sul livello
del mare. Ma sono stati trovati,dai Carabinieri del reparto a cavallo di Assergi e Arischia del Nucleo Forestale Comando Reparto Parco
Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, coadiuvati dal nucleo Carabinieri forestali di Barisciano e del Nipaaf dell’Aquila, che hanno elevato
12 sanzioni, pari complessivamente a 11.240 euro, nei confronti dei proprietari dei capi di bestiame.Le mucche e i cavalli erano stati lasciati
al pascolo d'altura per un periodo non consentito, contravvenendo alle specifiche prescrizioni regionali che stabiliscono limiti temporali
per la pratica della monticazione nei territori che si trovano su specifiche fasce altimetriche.

 

teramo ospedale

ATRI: OPERAIO USTIONATO

- Un operaio è rimasto ustionato da un ritorno di fiamma, al volto e alle gambe mentre era al lavoro all'aperto nello stabilimento Aran Cucine
a Casoli di Atri.L'uomo, 47 anni, di Atri,e' grave ma al momento non in pericolo di vita. E' stato subito soccorso dai colleghi e poi dal 118
che l'ha trasportato all'ospedale Mazzini di Teramo. I medici valuteranno nelle prossime ore le sue condizioni ed un eventuale trasferimento
in un centro specializzato.

fucino controllo clandestini PS 210710 08

MORRO D'ORO: IMPRENDITORE A GIUDIZIO

- Braccianti agricoli asiatici sfruttati in una società cooperativa di Morro d’Oro, in provincia di Teramo, dove avrebbero lavorato per meno
di 5 euro ad ora con l’intermediazione di un loro connazionale. Una situazione di caporalato per cui sono stati rinviati a giudizio, con la
precisa accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il 37enne originario del Bangladesh ma residente a Roseto Mohammed
Shahjalal, e l’ex dirigente sportivo e imprenditore Ercole Di Nicola, 47 anni, residente a Morro D’Oro.Così come ricostruito dall’accusa, da
settembre del 2021 fino al 2023, 8 giovani cittadini del Bangladesh sarebbero stati reclutati come braccianti agricoli dal 37enne loro
connazionale in 7 aziende, tra le quali figura la società cooperativa agricola con sede a Morro d’Oro di cui all’epoca delle contestazioni
Ercole Di Nicola era amministratore di fatto.