Politica

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Primarie Pd in Abruzzo: domenica 30 aprile al voto in oltre 200 seggi in tutta la Regione, anche nei comuni più piccoli.

Ecco le primarie per la scelta del nuovo segretario del Partito Democratico tra l’ex premier Matteo Renzi, l’attuale Ministro della Giustizia Andrea Orlando e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. In Abruzzo si voterà, così come in tutta Italia, dalle 8,00 alle 20,00, in oltre 200 seggi distribuiti capillarmente su tutto il territorio regionale.

antrosano
LA MINORANZA IN CONSIGLIO COMUNALE BLOCCA IL RECUPERO E LO SVILUPPO DI ANTROSANO
“Opposizione inversamente proporzionale ai bisogni dei cittadini”
 
“Quando i tatticismi pre elettorali sono più importanti degli interessi della collettività si verificano situazioni come quella avvenuta,oggi, nella seduta aggiornata dell’assise comunale di Avezzano" - così commentano il presidente Domenico Di Berardino e i consiglieri, Ignazio Iucci, Mario Babbo, Giovanni Luccitti, Filomeno Babbo, a margine della riunione di Consiglio - "I consiglieri di minoranza, infatti, appellandosi a presunte anomalie burocratiche, puntualmente smentite dal segretario generale, Cesidio Falcone che ha sciolto i dubbi avanzati sulla legittimità della seduta, ha bocciato la delibera sul piano di recupero di Antrosano, prevista dal piano regolatore della città che avrebbe riportato uno dei borghi più belli del capoluogo marsicano a risorgere in termini di riqualificazione e sviluppo turistico, coinvolgendo l'intero territorio. È evidente che per i consiglieri di minoranza che da circa un anno e mezzo sono in piena campagna elettorale a danno dei cittadini, era tutto un gioco. Lo dimostra l’esultanza di alcuni di loro, quando con otto contrari e sette a favore, Emilio Cipollone che presiedeva in quel momento l’assise, visto che Domenico Di Berardino per norma è dovuto uscire dall’aula, ha dichiarato che il punto sulla rinascita di Antrosano, non sarebbe passato. Era tutto un gioco, quindi, per chi ha provato a battere le mani, esultando “abbiamo vinto”; un gesto interrotto dalle urla degli antrosanesi presenti in aula che tra un “buffoni” e un “mannaggia a chi vi ci ha messo”, ha stroncato l’entusiasmo ad orologeria dei consiglieri di minoranza. Una triste pagina della storia dell’opposizione in Consiglio comunale, di cui, in questi cinque anni, si ricordano più le numerose assenze, quando erano chiamati a decidere per le questioni importanti della città, che il fattivo contributo al servizio dei cittadini.
Come hanno ricordato sia l’assessore all’urbanistica, Antonio Di Fabio che il consigliere, Lino Cipolloni, il piano di recupero di Antrosano, non nasceoggima èoggiche finalmente è arrivato alla conclusione di un complesso iter tecnico, tentato più volte di condividere con la minoranza e comunque partecipato dagli antrosanesi e che, una volta adottato, avrebbe permesso di accedere ai finanziamenti europei, se solo non avesse incontrato il muro eretto dalla minoranza.
È andata in scena l’ennesima dimostrazione di quanto un certo tipo di politica sia asservita a logiche personalistiche e a tatticismi che nulla hanno a che vedere con i bisogni e le priorità della gente.
Era un atto di lealtà dovuto ai cittadini che non meritavano di essere trattati come meri strumenti in balia delle logiche propagandistiche pre elettorali. Avrebbero dovuto mettersi una mano sulla coscienza e, da amministratori, andare oltre il proprio limite, votando per il sì allo sviluppo del borgo di Antrosano e invece hanno scelto di farlo rimanere immobile, chiudendo ogni finestra che si affacciava sulla rinascita della frazione.
Complimenti – ironizzano – ci avete prospettato esattamente la visione che avete dell’amministrare la nostra città, aggrappati con bramosia e rabbia, alle logiche fallimentari di una politica che, fortunatamente, non vuole più nessuno”.
I consiglieri comunali presenti, legati ad Antrosano, per gli effetti di una legge dello Stato, sono usciti dall'aula di Consiglio durante la votazione.

comune az

PIANO ANTROSANO

L’ARROGANZA DIPANGRAZIANA

BOCCIATA IN CONSIGLIO

COMUNICATO STAMPA

Si è chiusa con una solenne e cocente bocciatura l’esperienza del Sindaco Giovanni Di Pangrazio alla guida dell’Amministrazione Comunale di Avezzano.

Il Consiglio si è tenuto oggi, sabato 29 aprile, in spregio di regole e alle norme che impongono ai Comuni di attenersi rigorosamente alla sola ordinaria amministrazione che precede le elezioni per il rinnovo di Sindaco e Consiglio. L’arroganza di Di Pangrazio è stata bocciata senza appello. Una bocciatura avvenuta nel peggiore dei modi sul Piano di Antrosano. La maggioranza nella votazione non è stata più tale ma è diventata minoranza. Minoranza in Consiglio così come ormai lo è anche in città. Una città stanca di vedersi calare progetti e decisioni dall’alto, senza essere coinvolta.

Di Pangrazio non ha avuto i numeri per approvare il Piano Antrosano perché nella stessa ex maggioranza c’erano molte perplessità, tanto che il punto all’ordine del giorno è stato nascosto in coda e nell’ultimo Consiglio. Si voleva forzare la mano per meri interessi elettorali. Ma la manovra non è riuscita. L’Assise civica, si è ripresa la sua dignità ed ha respinto questo vergognoso disegno dando un netto segno di inversione di rotta alla città.

“Uno dei primi atti della nuova Amministrazione – ha dichiarato il candidato Sindaco di Insieme, Gabriele De Angelis – sarà quello di prendere in mano subito il Piano per Antrosano. Ma sarà un piano che vedrà direttamente coinvolti i cittadini della stupenda frazione avezzanese. Antrosano, così come le altre frazioni, deve diventare una bomboniera, voltando pagina con la valorizzazione del borgo storico, servizi urbani ed infrastrutture più che adeguate. Antrosano  - ha chiuso De Angelis – dovrà diventare un simbolo della rinascita della città e rappresentare un valore aggiunto per Avezzano.”.

Avezzano lì 29 aprile 2017

Il candidato Sindaco di “Insieme”                     I Consiglieri di opposizione

       Gabriele De Angelis                                        al Comune di Avezzano