Politica

scoccia marianna rep 02

Dopo 8 mesi, finalmente, il Consiglio di Stato ha posto la parola fine ad una vicenda che aveva del grottesco sul ricorso presentato dall'ex consigliere regionale Emilio Iampieri.

Resta il rammarico per aver compreso che dietro l'azione legittima di alcuni cittadini ci fosse la mano di alcune forze politiche.

Il numero ed i curricula dei professionisti coinvolti fa chiaramente intendere che ci sia stata un'azione tesa ad eliminare per via giudiziaria una rappresentanza politica che forse qualcuno ritiene scomoda.

Quanto sopra da un comunicato a firma del consigliere regionale, Marianna Scoccia (sopra).

fedele giorgio
 
CORECOM REGIONE ABRUZZO FERMO SENZA PRESIDENTE PER UN CAVILLO BUROCRATICO
FEDELE: "DANNI ECONOMICI ENORMI PER I CITTADINI. SI DEVE PROCEDERE ALLA NOMINA NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE"

“Un cavillo burocratico blocca le attività del Co.Re.Com  (Comitato Regionale per le Comunicazioni) in Regione Abruzzo, cavillo che si traduce in centinaia di migliaia di euro persi, sia per gli abruzzesi che hanno un contenzioso con le compagnie di telecomunicazioni,  per bollette, allacci ecc.. sia per la Regione, che mette così a rischio i fondi provenienti dal Mise e dall’Agcom per lo svolgimento delle funzioni e dell’attività degli uffici Co.Re.Com”. A sottolinearlo è il Consigliere Giorgio Fedele che nel corso della scorsa Commissione Vigilanza ha chiesto di porre l’accento su questo caso che rappresenta un’anomalia tutta abruzzese. Dal 26 luglio scorso, infatti, il Comitato regionale per le telecomunicazioni di Regione Abruzzo è senza Presidente e quindi impossibilitato a svolgere le sue funzioni. “Il Co.Re.Com – spiega Fedele – ha la funzione di ratificare i tentativi di conciliazioni tra utenza privata e gestori di telecomunicazioni: se un cittadino vuole tutelarsi davanti al giudice a seguito di una controversia con compagnie per bollette non dovute o per rateizzare dei debiti, deve necessariamente passare per il Co.Re.Com che a sua volta deve deliberare sulla conciliazione. Solo a quel punto sarà possibile procedere in tal senso. Non erogando più questo servizio indispensabile i danni per le tasche degli abruzzesi sono altissimi. Basti pensare che il Co.Re.Com nel 2018 ha elaborato conciliazioni per circa 4 milioni di euro, che significa circa 300 mila euro al mese. Oggi, che è fermo da oltre 100 giorni, è facile fare il calcolo dell’immenso danno recato ai cittadini. Sono attualmente centinaia le conciliazioni congelate e altrettante le famiglie che aspettano una risoluzione del problema, ma il Presidente Marsilio e il Presidente Sospiri sono in ritardo di oltre 60 giorni per la nomina del nuovo Presidente.
Questo ritardo, oltre che ai cittadini, reca danno all’Ente stesso poiché in assenza del Presidente il Mise è impossibilitato ad erogare i fondi, circa 200 mila euro, che servono sia al funzionamento degli Uffici Co.Re.Com sia a finanziare attività informative e sociali di cui il dipartimento è responsabile. Come se non bastasse il Co.Re.Com  gestisce anche l’erogazione dei fondi Mag (messaggi autogestiti gratuiti) per le tv private che ad oggi ancora non vedono erogati i compensi per le campagne elettorali 2019.
Insomma un ritardo che sta colpendo aziende abruzzesi, come le tv locali, privati cittadini ed Ente Regione. Con questi presupposti ho voluto audire in Commissione Vigilanza Giovanni Giardino, Dirigente di servizio amministrativo di supporto autorità indipendenti e Michela Ridolfi e Ottaviano Gentile, componenti del Comitato. Avevo richiesto anche la presenza del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri che però non ha partecipato alla seduta. Il problema è sentito e reale. Quindi, come ho riferito anche in commissione, continuerò a tenere alta l’attenzione su questa nomina che deve essere fatta nel più breve tempo possibile. Stiamo parlando di soldi che la Regione non può perdere e soprattutto spese che non si può permettere di colmare, qualora per questi ritardi non dovessero arrivare le somme necessarie dai Ministeri e dagli uffici centrali” conclude.

paolucci silvio due

Paolucci su emodinamica: “E’ ufficiale, Vasto non l’avrà e tolgono sia a Lanciano che a Vasto gli angiografi. Un tradimento degli impegni elettorali”. Si verifica ciò che solo un mese fa avevamo denunciato: Vasto dovrà rinunciare all’emodinamica”, così il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci (sopra).

Ad annunciarlo è la Direzione della Asl che ha inteso recedere dalla convezione Consip per gli acquisti degli angiografi per Lanciano e Vasto – incalza - e che contestualmente ha revocato le delibere riguardanti i lavori per la sala di emodinamica a Vasto. In questo modo hanno seppellito con un tratto di matita le istanze della popolazione (ben 17.000 firme) e tutta la procedura svolta e i fondi trovati dall’amministrazione di centrosinistra per dotare il nosocomio vastese di luoghi e strumentazioni necessarie, negando allo stesso tempo gli investimenti previsti per Lanciano che in seguito agli interventi in atto per il reparto di Cardiologia sarebbe venuta successivamente a dotarsi delle strumentazioni necessarie per l'emodinamica programmata. Un'impostazione programmatoria che al tempo fu sostenuta dal Dottor Leonzio, Direttore del Dipartimento che spinse verso tale impianto programmatorio e dall’ex Direttore Flacco con la precedente direzione generale che diede seguito con glia ti che oggi vengono revocati.”.

La nota della Direzione Asl “svela” diverse cose ma non dice altre. “Per prima cosa chiarisce proprio con le revoche delle delibere passate che la Giunta precedente in appena due anni di mandato pieno e senza il Commissariamento aveva impostato la soluzione al tema dell'emodinamica anche interventistica a Vasto e aveva costruito un percorso di miglioramento delle dotazioni strumentali a Lanciano per l'utilizzo dell'angiografo anche se per prestazioni programmate. “Quello che omette di dire la Direzione della Asl – sottolinea Paolucci - è che ci sono tutte le procedure avviate, non solo il parere di una Commissione: e omette di pubblicare le carte perché non ha altro modo di giustificare alla popolazione un vero e proprio scippo e alla maggioranza Lega-Fratelli d’Italia la contraddizione aperta rispetto agli impegni elettorali assunti a Vasto e Lanciano. Infatti voglio ricordare al Direttore Schael che per quanto riguarda la sala per l'Emodinamica a Vasto esistono non solo due delibere di Giunta Regionale, ma cosa più importante, le due autorizzazioni della Regione Abruzzo (Determina DPF009/56) e del Sindaco di Vasto con protocollo 054661/2018, che lui omette totalmente di ricordare.