Politica

 

quagliariello gaetano

Il prossimo anno, nella primavera del 2020, ci saranno le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale anche ad Avezzano, anticipate per la sfiducia all'ex sindaco, De Angelis.

Da qualche mese, a livello nazionale, si è costituito "Cambiamo", movimento del governatore della Liguria, Giovanni Toti, al quale ha aderito, anche come socio fondatore, il senatore Gaetano Quagliariello (sopra), eletto, come si ricorderà, in Abruzzo e che sta riscuotendo adesioni da tutta la regione. Ad Avezzano ha aderito l'ex vice sindaco Lino Cipolloni, che ha abbandonato l'UDC dopo il "disastro" alle ultime elezioni regionali e l'umiliazione per la revoca della delega di vice sindaco, da parte di De Angelis. In un articolo su un quotidiano locale, se ciò rispondesse al vero, Cipolloni ha dichiarato che siederà al tavolo con Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, per dare vita alla coalizione di Centrodestra. Di fatto, ciò sembrerebbe in contrasto con la volontà del senatore Quagliariello e con quella del vice presidente vicario del consiglio regionale d'Abruzzo, Roberto Santangelo, federato con "Cambiamo", che insieme con alcune liste civiche proporrebbero un proprio candidato sindaco, al di fuori del Centrodestra.

masci carlo

La vicenda della senatrice Liliana Segre, testimone vivente dell’orrore della Shoah e dei rigurgiti di antisemitismo via web, è una cosa troppo seria per farne oggetto di una sterile e soprattutto strumentale polemica politica. La proposta di concedere la cittadinanza onoraria di Pescara alla senatrice Liliana Segre non può e non deve essere lanciata sul tavolo di discussione per motivi puramente politico – emozionali. Ho già dichiarato pubblicamente di voler ospitare la senatrice Segre a Pescara in occasione del Giorno della memoria, il 27 gennaio 2020, per testimoniarle il nostro affetto, la nostra solidarietà concreta, il nostro senso di ripudio di ogni forma di antisemitismo e di ferma condanna degli orrori del passato". Lo ha riferito Carlo Masci, sindaco di Pescara (sopra).

santangelo roberto

Nell’incontro di oggi abbiamo voluto esporre il percorso fin qui fatto sulla strada dell’innovazione a sostegno dei giovani professionisti, startupper e neo imprenditori nella promozione del coworking”, così Roberto Santangelo, vicepresidente vicario del Consiglio regionale, a margine della presentazione delle iniziative messe in campo a sostegno anche dello smart working. Alla Fira Station di Pescara, erano presenti l’assessore regionale, Piero Fioretti, il presidente della Fira, Alessandro Felizzi, Riccardo Cicerone (Strange Office) e Roberto Romanelli (Tecnopolo D’Abruzzo) che rappresentano alcune realtà regionali e che hanno voluto esporre e condividere le loro esperienze nel settore.

L’obiettivo è quello di dar vita a una ‘rete di spazi di lavoro condiviso’ a vantaggio dell’autoimprenditorialità” - ha proseguito Santangelo - “se vogliamo capire i coworking di oggi dobbiamo tornare con la memoria alle botteghe rinascimentali, ambienti polifunzionali che radunavano persone esperte e specializzate insieme a giovani apprendisti volenterosi e di talento. Questi spazi comuni sono luoghi dove le persone si ritrovano per lavorare, sperimentare, imparare in una logica di condivisione e di contaminazione tra vita e lavoro, cliente e fornitore, imprenditore e apprendista.”

L’idea, mutuata sulla falsa riga di quanto si sta facendo il Lombardia e Toscana, prevede dei voucher ‘spendibili’ nei coworking e in specifici percorsi formativi, possibilmente riconosciuti dalla Regione Abruzzo.”

Queste nuove modalità di lavoro stanno sempre più prendendo piede anche nel nostro Paese e rappresentano un vantaggio in termini economici sia per il lavoratore che per l’impresa. Anche l’ambiente ci guadagna con un abbattimento delle emissioni di CO². Il cosiddetto ‘lavoratore agile’ potrà svolgere l’attività da casa o in spazi di coworking con orari flessibili, gestendo al meglio la propria vita privata, con minore stress e maggiore gratificazione purché abbia uno smartphone e una buona connessione internet.”

Vogliamo sostenere questi ‘spazi comuni’ perché rappresentano un bene “pubblico” che si inserisce nella logica dell’economia circolare innescando un circuito virtuoso a tutto vantaggio dell’imprenditoria regionale e non solo”, ha concluso Roberto Santangelo (sopra).