Politica

 

d alfonso

In una interrogazione al ministro dei trasporti, il senatore Luciano D'Alfonso (sopra), chiede di sapere quali siano i provvedimenti adottati o che lo stesso ministro intenda adottare per garantire, con la massima celerità, un piano operativo che contemperi, da una parte, la messa in sicurezza dell'infrastruttura autostradale e, dall'altra, una gestione ottimale del traffico che porti al rispristino della funzionalità del tratto autostradale A14 compreso tra il sud delle Marche e l'Abruzzo, in quanto, si ribadisce, non sono ulteriormente accettabili i fenomeni di congestione veicolare di questi giorni, e le gravi conseguenze che ne derivano in termini di sicurezza, di impatto ambientale e danno economico all'utenza.

Ciò, a seguito dell'ordinanza della direzione del VII tronco di Autostrade per l'Italia, in vigore dalla mezzanotte del 4 ottobre e fino a nuova disposizione dell'autorità giudiziaria, con cui è stata disposta la chiusura della corsia regolare di marcia e di quella di emergenza nel tratto autostradale A14 compreso tra il sud delle Marche e l'Abruzzo.

basile francesco

Dalla “guerra lampo” al mercato delle vacche, nella politica Avezzanese, il passo è sempre breve. Le ragioni, ripetiamo sempre, sono almeno un paio:

a) le scelte essenziali – quelle opportunistiche, e le alleanze con personaggi voltagabbana;

b) la qualità politica, della classe politica Avezzanese è di infimo livello (anche a causa del punto precedente).

I media di questi giorni fanno persino fatica a seguire le giravolte continue degli ex “unti del signore”, fautori di una crisi politica comunale, oggi verranno imbarcati o a questa o quella componente politica.

Consigliamo sempre di non tenere in alcun conto le parole spese da questi spregiudicati “politici”, non solo perché mentitori seriali, ma soprattutto perché ciò che possono davvero fare è qualcosa di radicalmente diverso da quel che dicono di voler fare.

Ora, invece, il massimo dell’ ”audacia” che si può consentire – per sparigliare le carte – sono le fughe in avanti per legittimarsi in un eventuale tavolo, persone che si siedono in più tavoli, pronti per qualsiasi maggioranze per una “lista comune del centrodestra” o centro – sinistra, quando –si andrà al voto.

Tutto, insomma, pur di non perdere il megafono per riproporre le nefandezze fatte, che gli ha consentito per 14 mesi di dettare, disfare, rimettere, coinvolgersi in una crisi volutamente casareccia.

Quindi questi micro-politici stanno navigando senza bussola, ingigantendo l’immagine della propria piccineria.

Fuori dalle chiacchiere, e pur sapendo che da qui non può uscir fuori niente di buono, le ipotesi di soluzione in campo è una sola.

“Scordammuce o’ passato” e andiamo avanti come prima.

Dopo una rottura traumatica per Avezzano, si cerca un posto per risedersi ad un tavolo.

Come tutti, non facciamo previsioni, perché quando si deve affrontare persone impreparate senza una base politica, ogni combinazione è possibile.

Fin qui la cronaca e l’analisi di brevissimo periodo che potrebbe suscitare solo ilarità.

Nel “marasma” della situazione politica avezzanese, che dura ormai da tempo immemorabile si vanno decomponendo anche molti elementi strutturali che tenevano bene o male insieme la coesione sociale, i valori condivisi, il “senso di sé” di una popolazione ovviamente divisa in classi ma che si riconosceva dentro un “patto comune” ma in qualche modo certi.

Si potrebbe andare avanti a lungo, ma il concetto è chiaro.

Questi personaggi potrebbero essere anche dei “comici” prestati alla politica, quindi destinati a sparire con una certa rapidità, ma i danni che stanno provocando resteranno a lungo. Se non prende forza ora, in tempi finalmente brevi, un’alternativa politica con radicamento sociale e idee chiare su quale futuro per questa nostra Avezzano, per liberare la nostra gente dalle preoccupazioni. 

montesilvano mare

Un nuovo blitz presso le case popolari in Via Lazio questa mattina per il Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari , tornato all'interno della struttura insieme al Deputato Andrea Colletti e ai Consiglieri comunali Paola Ballarini e Gabriele Straccini . “Parliamo di un palazzo – spiega Pettinari – che insiste sul territorio di Montesilvano ma che è di proprietà del Comune di Pescara, e ancora oggi presenta enormi problematiche, a cominciare dalla presenza negli appartamenti di circa venti abusivi che tolgono spazio a cittadini che ne hanno realmente bisogno. Le condizioni di degrado della struttura sono visibili a occhio nudo".