Cronaca

lfoundry

Laboratorio “condiviso” per la caratterizzazione di materiali in ambito nano-tecnologico e nano-scientifico in genere.
Il laboratorio prevede anche la predisposizione delle utenze di servizio necessarie all’installazione di strumenti di laboratorio affatto nuovi, o trasferiti dalla esistente dotazione strumentale di LFoundry e del dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi dell’Aquila.
L’infrastruttura individuata sarà messa a disposizione da LFoundry ed è contigua ad un’esistente area con laboratori per microscopia a trasmissione elettronica di LFoundry, che diventerebbe parte integrante del costituendo Polo.

avezzano comune 160712 rep 02

BATTERI NELL’ACQUA DELLA RETE IDRICA DI CASTELNUOVO

IL SINDACO FIRMA L’ORDINANZA DI DIVIETO DI PRELIEVO E UTILIZZO

Ordinanza a firma del sindaco di Avezzano con immediata esecuzione, di divieto di prelievo ed utilizzo delle acque per il consumo umano della rete idrica di Castelnuovo e relativo comprensorio, a causa della non conformità delle caratteristiche delle acque, come rilevato dall’A.R.T.A. di L’Aquila e comunicato dalla A.S.L. n.1. Inoltre, nell’ordinanza si specifica che il Consorzio Acquedottistico Marsicano, ove non abbia ancora provveduto, ponga in essere tutte le misure necessarie all’immediata eliminazione della situazione accertata dalla ASL. L’ordinanza resterà in vigore fino ad espressa revoca, seguita da nuovi accertamenti e comunicazioni degli organi di controllo, quali ASL e/o ARTA. 

forestale controllo antiveleno foto 130914 rep 1INQUINAMENTO FIUME ATERNO: SEQUESTRATO ALLEVAMENTO INTENSIVO DI SUINI

I liquami dell’azienda venivano riversati sui terreni agricoli limitrofi

Parte degli animali destinata alla produzione di salumi per aziende del nord Italia

12/05/2016

L’Aquila - Un impianto zootecnico intensivo della capacità massima di 4500 suini, nel territorio del comune di Capitignano, in provincia dell’Aquila, che operava sprovvisto delle necessarie autorizzazioni ambientali per la corretta gestione dei rifiuti aziendali. A scoprire l’attività illegale, il Corpo Forestale dell’Aquila, nell’ambito di una vasta operazione di controllo per l’individuazione di agenti inquinanti nel fiume Aterno, afflitto da tempo dalla presenza di salmonella. Il comandante provinciale dell’Aquila, NevioSavini, valutata la complessità degli accertamenti, ha portato avanti le indagini coadiuvato dal personale del NIPAF, del NIRDA, del NAF e dal Nucleo di Polizia Giudiziaria Ambientale dell’Aquila. Le indagini hanno portato al sequestro dell’allevamento che operava in assenza sia di autorizzazione integrata ambientale, obbligatoria per gli allevamenti intensivi, sia delle autorizzazioni necessarie per la gestione di rifiuti e per la pratica della fertirrigazione. Deferiti all’Autorità Giudiziaria, N.C. di 50 anni, residente in provincia di Caserta, amministratore unico della società agricola e M.M. di 71 anni aquilano, socio-conduttore dell’attività. Durante il controllo dei registri dell’allevamento è emerso come una parte degli animali sia stata destinata alla produzione di salumi per prestigiose etichette del nord Italia. I liquami prodotti dai suini venivano riversati sui terreni agricoli limitrofi all’azienda che, in mancanza di idonei sistemi di stoccaggio andavano a compromettere seriamente l’ambiente circostante, in particolare il rio Mozzano, affluente dell’Aterno. Rinvenuti, inoltre, circa 30 suini morti che giacevano in una sorta di cimitero all’area aperta, costituito da due fosse comuni, senza nessun presidio di protezione sanitaria ed ambientale e senza le certificazioni veterinarie.