Cronaca

 

CALCIO: TIFOSI SI PRENDONO A BASTONATE

- Nuove scene di scontri tra tifosi teramani e giuliesi, questa volta in autostrada, hanno riportato alla ribalta la questione della violenza legata
al calcio. Dopo gli incidenti avvenuti a Giulianova lo scorso febbraio, l’ultimo episodio si è verificato ieri al casello di Val di Sangro, sulla
corsia sud dell’autostrada. Decine di automobilisti hanno ripreso l’accaduto con i loro telefonini, diffondendo poi i video sui social. Ora quelle
immagini sono al vaglio degli investigatori. Nonostante le misure restrittive come i Daspo e le condanne, gli scontri continuano a ripetersi.Nei
video si vedono tifosi, con il volto coperto da caschi e armati di bastoni, scendere dalle auto e dirigersi verso altri supporters, anch’essi scesi
dai veicoli fermi sulla corsia d’emergenza, dando il via agli scontri.

logo asl2 chieti

CHIETI: ASL2 CONDANNATA A PAGARE

– La Asl Lanciano-Vasto-Chieti, è stata condannata al pagamento del tempo di vestizione degli operatori sanitari e delle spese processuali: la
Corte di appello dell’Aquila, Sezione lavoro, presieduta dal dottor Fabrizio Riga, con sentenza n. 456/2023, ha condannato definitivamente l’azienda
sanitaria locale, riconoscendo ai circa 50 ricorrenti il diritto a essere retribuiti per i tempi di vestizione, svestizione e passaggio di consegne
per un totale di 10-15 minuti a seconda della mansione, per ogni singolo turno dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 per un totale di circa
1.300 euro a testa, già corrisposti con il cedolino di agosto.

piani di pezza

ROCCA DI MEZZO: IN DUE A GIUDIZIO

- La Procura di L’Aquila ha disposto la citazione diretta in giudizio per due persone, contestando diversi reati in merito ai lavori di sbancamento
per la realizzazione dello Stadio del Fondo ai Piani di Pezza a Rocca di Mezzo, nel Parco regionale Sirente-Velino.L’inchiesta del PM Fabio Picuti
vede come imputati il direttore dei Lavori Maurizio Blair residente a L’Aquila e il responsabile della ditta esecutrice Philipp Oberhuber residente
a Bressanone per aver realizzato uno scavo di 3.200 mc all’interno del Parco nonché di una Zona di Protezione Speciale e di una Zona Speciale di
Conservazione.I reati contestati sono relativi a violazioni ad articoli del Testo Unico dell’Edilizia e del Testo Unico dei Beni Culturali in merito
alla realizzazione di lavori su beni paesaggistici. I lavori sono attualmente fermi.