Politica

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Vicecapogruppo Forza Italia su richiesta di indagini sulla moschea in via Pisa

Ho presentato all’assessore comunale all’Edilizia privata Sandra Santavenere e agli Uffici tecnici comunali una richiesta ufficiale di indagini sulla moschea di via Pisa, al fine di accertare se l’amministrazione fosse o meno a conoscenza dell’utilizzo dei locali come ‘luogo di culto’ frequentato ogni giorno da centinaia di persone, se siano state effettuate verifiche sulla destinazione d’uso di quegli spazi, sulla base della loro classificazione, e se effettivamente quella superficie, nata per ospitare un’attività commerciale, possa oggi essere usata come moschea, ovvero se esista una qualche comunicazione o istanza rivolta al Comune di Pescara. Riteniamo che tali indagini possano essere svolte nell’attesa che il sindaco Alessandrini risponda alla nostra interrogazione in merito in Consiglio comunale, in modo da disporre di un quadro chiaro della situazione e capire le azioni di tutela che possono essere assunte, anche da parte degli stessi residenti che, nonostante le denunce, continuano a dover convivere con una situazione di oggettiva difficoltà e disagio, nell’indifferenza delle Istituzioni”. Lo ha detto il Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Vincenzo D’Incecco rendendo nota la lettera indirizzata, oltre che all’assessore delegato Santavenere, anche al Dirigente del Settore Attività Edilizie e Produttive-Sportello Unico Integrato Gaetano Silverii, e al Responsabile del Servizio Sportello Unico Antiabusivismo Salvatore Giannitti.

Da circa un anno – si legge nella nota inviata dal Vicecapogruppo D’Incecco – gli abitanti delle zone limitrofe a via Pisa convivono con una numerosa presenza di cittadini di varie nazionalità che affollano, in varie ore della giornata, i locali dell’Associazione culturale An Noor, appunto situata in via Pisa. Da articoli recentissimi apparsi sulla stampa, risulta, per ammissione-rivelazione degli stessi frequentatori, che nei locali dell’Associazione è stata insediata una moschea, e almeno cinque volte al giorno, centinaia di islamici si riuniscono nei pressi dell’unico ingresso del locale, occupando persino i marciapiedi durante le operazioni di preparazione della preghiera, che vedono centinaia di persone togliersi le  scarpe, proprio sulla strada, creando anche problemi di viabilità. I cittadini, anche a seguito di interventi sui giornali, denunciano la mancanza di sicurezza e di igiene, anche a causa della preparazione dei pasti che, probabilmente, avviene nel locale stesso durante il periodo del Ramandan, e il probabile utilizzo dei locali, anche nelle ore notturne, per ospitare persone. Infine gli stessi cittadini denunciano le difficoltà di convivenza, a causa delle minacce di razzismo ricevute quando gli stessi chiedono di lasciare libero il passaggio o chiedono di non legare decine di biciclette ai cancelli del cortile. Ora, considerato che sono state effettuate molte segnalazioni alla Polizia Municipale, al Comune,alla Asl e ad altri Enti, senza che nulla sia accaduto; considerando che negli ultimi giorni una lettera-denuncia è stata inviata al Questore,al Prefetto e al sindaco di Pescara, chiedo di conoscere – ha scritto il Vicecapogruppo D’Incecco - se gli uffici comunali competenti sono a conoscenza di questa situazione; se hanno approntato verifiche sulle destinazioni d’uso dei locali dell’Associazione e se gli stessi possono essere utilizzati come luoghi di culto nel rispetto delle prescrizioni normative vigenti. Riteniamo a questo punto che un‘attività di indagine sia più che doverosa a tutela dei cittadini”.

Pescara, 13.07.2016

ViceGruppo Forza Italia

Comune di Pescara

Vincenzo D’Incecco

febbo sospiri

TERZA COMMISSIONE, FEBBO E SOSPIRI: COMMISSARIO ARAP, PASTROCCHIO SENZA FINE

Proroga dell’incarico fino al 30 settembre poi la nomina del cda

L’AQUILA 12/07/2016 - “Dopo che ieri è mancato per ben 3 volte il numero legale in III Commissione Agricoltura (a causa della mancanza dei Consiglieri di maggioranza), la seduta è stata aggiornata a questa mattina ma come ho fatto notare presentando una pregiudiziale (art. 36 del Regolamento) NON erano trascorse le necessarie 48 ore dalla convocazione. Quindi la Commissione è stata riconvocata d’urgenza, con sospensione del Consiglio regionale, per esaminare un importante punto all’ordine del giorno che riguarda la proposta di proroga dell’incarico di commissario straordinario dell’Arap, Giampiero Leombroni”.  E’ quanto dichiarano il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri al termine dei lavori spiegando che “ancora una volta la maggioranza è stata costretta a fare marcia indietro accogliendo la nostra proposta, di responsabilità istituzionale , di prorogare l’incarico del commissario fino al 30 settembre, ultima e definitiva proroga, perché poi bisognerà procedere finalmente alla nomina del cda di Arap che permetterà un maggiore collegialità, efficienza e trasparenza  sotto il controllo dell'intero Consiglio regionale”.       

“Nel  frattempo – proseguono Febbo e Sospiri - considerando che la scadenza dell’incarico era fissata al 4 giugno, bisognerà capire se gli atti predisposti fino a oggi dal Commissario siano legittimi; se così non fosse è facile immaginare quali problematiche si andranno a innescare. Resta inspiegabile, o meglio spiegabilissimo secondo la logica dalfonsiana, il motivo per il quale il commissario Leombroni non sia stato affiancato, come stabilito dalle norme vigenti, da due sub commissari (funzionari della Regione quindi a costo zero) che consentirebbero una pluralità nella gestione dell’ente. Visti i “carichi” di lavoro assegnati durante questi mesi al commissario all’interno del Masterplan, compresa la bonifica del sito di Bussi, non vogliamo che ci sia un uomo solo al comando che risponda a una sola persona”. 

quirinobis

IMMOBILI REGIONALI: INCONTRO CON IL SINDACO DI SAN BENEDETTO DEI MARSI

(ACRA) – L’Aquila 12 luglio – Il Presidente Giuseppe Di Pangrazio congiuntamente al Presidente Luciano D’Alfonso ha incontrato all’Emiciclo il sindaco di San Benedetto dei Marsi Quirino D’Orazio che aveva inoltrato richiesta agli uffici regionali per acquisire al patrimonio comunale l’immobile della riforma fondiaria del Fucino già di proprietà dell’Arssa ed attualmente in dotazione al patrimonio regionale.

   Il sindaco ha illustrato l’obiettivo e le diverse idee per valorizzare l’immobile attualmente in disuso: l’edificio potrebbe diventare la sede del primo museo di arte contadina della Marsica oppure una sede per ospitare i numerosi reperti archeologici provenienti dall’antica città di Marruvium. D’Alfonso e Di Pangrazio hanno offerto al sindaco la massima disponibilità ad esperire tutte le procedure per trasferire al Comune il bene e la sua gestione. “Mi auguro – ha affermato Quirino D’Orazio - che dopo questo proficuo incontro si possano avviare rapidamente le procedure per il trasferimento del bene al comune di San Benedetto dei Marsi al fine di restituire un bene alla comunità e renderlo fruibile per scopi socio-culturali.” (m.f.)