Politica

acerbo maurizio 02Quanto è costato il TUA day?
 
Circola voce che il complesso della manifestazione con cui il Presidente D'Alfonso e il management della TUA hanno celebrato la giornata dedicata ai risultati dell'azienda unica dei trasporti sia costato una cifra spropositata.
Si parla di 100.000 (centomila) euro tra allestimenti, eleganti pubblicazioni, festa e spettacoli ecc. ecc.
La notizia se fondata non potrebbe che suscitare una sovrumana incazzatura visto che cotanto spreco non troverebbe giustificazione a fronte dei tanti tagli che affliggono la comunità regionale (dai trasporti al sociale allo sport alla cultura).
Anche se tale cifra risultasse derivante da sponsorizzazioni da parte di imprese che si sono viste aggiudicare i recenti acquisti di mezzi avrebbe potuto essere indirizzata verso scopi meno autocelebrativi.
Non so se questa voce sia fondata ma dato che circola molto chiedo pubblicamente al Presidente della TUA che conosco come persona seria e garbata di fornire alla cittadinanza tutte le informazioni relative.
 
Maurizio Acerbo, ex-consigliere regionale PRC-Se

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Comunicato stampa Capogruppo regionale FI Sospiri su nuovo sbarco di presunti profughi

Potrebbero essere addirittura 300 i presunti profughi che sembra siano già in viaggio verso l’Abruzzo per raggiungere la provincia di Pescara, forse Cepagatti, entro le prossime ore. Un arrivo, al solito, tenuto assolutamente segreto, al fine di non sollevare polveroni, e di non permettere alla popolazione di essere informata, un comportamento assurdo, inconcepibile e inaccettabile: com’è possibile che né la Regione Abruzzo, né le amministrazioni locali sentano lo scrupolo di approfondire la problematica, di avvisare i cittadini, com’è loro diritto, di rendere noti numeri, cifre, presenze? Com’è possibile che dei cittadini da domani rischino di svegliarsi con 300 presunti profughi, di cui non sappiamo nulla, né provenienza, né generalità, come nuovi vicini di casa e non abbiano la possibilità di saperlo? Forza Italia esprime una dura condanna su una gestione surreale di tale situazione e, ovviamente, giriamo alla Prefettura di Pescara i nostri quesiti, ovvero: quanti sono gli immigrati in arrivo su Pescara? E dove verranno dislocati? E soprattutto, come verranno controllati a tutela della popolazione?”. A sollevare il ‘caso’ è stato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri informato della novità.

L’assenza delle Istituzioni locali e regionali sul nostro territorio continua a essere vergognosa e scandalosamente eclatante – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. Appena un mese fa il centro-destra è riuscito a sventare lo sbarco a Pescara di 100 presunti profughi, destinati addirittura a essere ospitati in un albergo sulla riviera sud, proprio a inizio stagione balneare. Attraverso una mobilitazione generale del territorio, a partire dal quartiere e dalle categorie produttive interessate, e grazie alla collaborazione di uno dei proprietari della struttura alberghiera, contrario all’arrivo, il provvedimento è saltato, anche perché la struttura individuata dalla cooperativa romana di turno è risultata non adeguata allo scopo, ed è stato il Prefetto in persona ad annullare l’aggiudicazione, rivelando una non comune sensibilità nei confronti delle esigenze del territorio. Quella è stata però anche l’occasione per chiedere trasparenza sulle procedure adottate ovunque per l’ospitalità di persone che, nella stragrande maggioranza dei casi, non stanno fuggendo da luoghi di guerra, ma fuggono dalla povertà alla ricerca di condizioni di vita migliori, persone alle quali va la nostra solidarietà, ma è evidente che l’Italia, men che meno l’Abruzzo e la nostra provincia, non possono ospitare tutti, non disponiamo né delle risorse, né delle strutture, né di una classe dirigente regionale e locale capace di gestire un’emergenza di simili dimensioni. Purtroppo ad un mese dal ‘caso’ Pescara, siamo punto e a capo e della trasparenza neanche l’ombra: è notizia delle ultime ore che cinque pullman provenienti dalla Sicilia, con a bordo circa 250-300 presunti immigrati, stia arrivando in Abruzzo, scortato da Polizia  e mezzi di soccorso sanitario, per portare le 300 unità in una struttura di accoglienza in provincia di Pescara, addirittura, sembrerebbe, nell’Istituto comprensivo di Villa Reia di Cepagatti, dunque in una scuola momentaneamente chiusa per le vacanze estive. L’allarme tra la popolazione è già scattato e da ore siamo bersagliati dalle chiamate di decine di cittadini che non riescono ad avere notizie confermate, ma sono ovviamente spaventati dall’alone di mistero che circonda questi sbarchi. Perché ciò che spaventa è il non poter sapere, il non poter essere informati, che suscita mille interrogativi: perché nessuno ha avvisato la città, o eventualmente i territori, di questi arrivi? Se la procedura è assolutamente regolamentare, perché la gente non deve e non può sapere se a due passi da casa, tra qualche ora, si ritroverà con 300 immigrati di cui ignora origine, professione, volontà e futuro? Perché né il sindaco eventualmente interessato, né, cosa ancor più grave, la Regione stanno informando la popolazione? Purtroppo l’Abruzzo sta pagando caro la non-gestione dell’emergenza da parte della giunta D’Alfonso che, a capo chino, subisce qualunque disposizione romana, ai danni dei cittadini. Ovviamente riteniamo che la chiarezza sia fondamentale – ha ribadito il capogruppo Sospiri -: chiediamo dunque alla Prefettura di Pescara di sapere se la notizia, diffusasi tra la popolazione, è confermata ed eventualmente quanti sono effettivamente i presunti profughi in viaggio verso Pescara e la sua provincia; chi sono, ovvero qual è la nazionalità degli immigrati destinati sulle nostre terre? Chi ha controllato e acquisito le generalità di tali soggetti? Inoltre, dove verranno ospitati, ossia in quale struttura, e dove, dunque in albergo, in alloggi privati, o se è vero che andranno in una scuola di Cepagatti o se altre città saranno interessate dallo sbarco. E per quanto tempo resteranno nella nostra provincia? Infine, chi garantirà il controllo di tali immigrati nel periodo della loro permanenza? Ci attendiamo risposte concrete entro poche ore, in caso contrario Forza Italia è pronta a riaprire ovunque i propri presidi, a sostegno dei diritti dei cittadini abruzzesi”.

Pescara, 09.07.2016

Capogruppo Forza Italia

Regione Abruzzo

Lorenzo Sospiri

EXPO, FEBBO: QUANTO DOVREMO ASPETTARE PER AVERE LA RENDICONTAZIONE DELLE SPESE?

CHIETI 09/07/2016 – “L’Expo di Milano ha chiuso i battenti il 31 ottobre ma in Abruzzo siamo ancora in trepidante attesa della rendicontazione delle spese sostenute per partecipare all’evento”. E’ quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo che spiega: “La mia prima richiesta è datata 17/02/2016 mentre l’11/03/2016 ha firmato un primo sollecito. Il 22 marzo 2016 la Direzione generale della Regione, a firma della dottoressa Gerardis, invia agli uffici della Commissione di Vigilanza, il prospetto riepilogativo dei principali documenti relativi alla realizzazione dell’evento milanese che per la nostra regione, è bene ricordarlo, nel novembre 2014 è stata affidata alla società in house Abruzzo Sviluppo; la dotazione complessiva assegnata al Progetto “Expo 2015” ammonta a 2 milioni 400 mila euro: intereventi che sarebbero serviti a iniziative ed eventi culturali connessi all’offerta turistica.

Due giorni più tardi (24 marzo 2016) con un’altra lettera torno a chiedere espressamente copia della rendicontazione delle spese e relativa documentazione a supporto ed essendo venuto a conoscenza della proroga della convenzione con Abruzzo Sviluppo auspico che non venga ulteriormente dilazionata oltre 30 giugno 2016, data entro la quale perfezionare la documentazione amministrativo-contabile. Non avendo ricevuto nessuna risposta torno a sollecitare con un’altra nota, datata proprio 30 giugno 2016, alla quale il Dipartimento Turismo risponde inviandomi copia di una Determinazione con la quale si posticipa ulteriormente la scadenza della convenzione addirittura al 31 dicembre 2016.

Insomma – rimarca con sconcerto Mauro Febbo – a 9 mesi dalla fine della grande kermesse internazionale che si è svolta a Milano, la Regione Abruzzo non è riuscita a partorire questa benedetta rendicontazione e quindi a luglio 2016 gli abruzzesi non possono sapere come e dove sono stati spesi i fondi messi a disposizione di Abruzzo Sviluppo. Questa situazione è ancora più assurda se pensiamo che nei giorni scorsi è già stato consegnato il rendiconto sulla gestione, il conto economico e lo stato patrimoniale della Expo spa.

Tra l’altro con la partecipazione a questo grande evento, l’Abruzzo avrebbe presentato il suo biglietto da visita con l’obiettivo di intercettare turisti da portare nella nostra regione. A oggi purtroppo i dati ci dicono che la strategia messa in campo da Abruzzo Sviluppo non ha portato i frutti sperati visto che al 30 giugno 2016 è stato registrato purtroppo un calo delle presenze del 40%, altro che i mirabolanti incrementi promessi come i 100 mila nuovi posti di lavoro. Eppure il presidente D’Alfonso credeva talmente tanto a questo evento che per non arrivare tardi alla conferenza stampa di presentazione a Milano non esitò a noleggiare un aereo privato visto che un guasto sul mezzo di Alitalia avrebbe ritardato tutti i programmi.

Che dire poi della particolare attenzione che questa amministrazione regionale ha riservato ad Abruzzo Sviluppo? La società in house  - spiega Febbo - in questi due anni ha ricevuto importanti e prestigiosi incarichi e sono davvero curioso di sapere cosa succederà quando bisognerà rendicontare i fondi Fse per 234 milioni di euro. E per Expo quanto ancora dovrò aspettare? Riusciremo a scoprire entro la fine del 2016 quanto e come sono stati spesi i soldi degli abruzzesi?”.