Politica

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Sulla vicenda riguardante il bando per la selezione del direttore dell’Area Marina “Torre del Cerrano”, interviene la consigliera provinciale Beta Costantini, delegata dal Presidente.

Ho appreso dalla stampa la notizia del nuovo bando per la selezione Direttore e sono rimasta basita. Conosco bene i problemi inerenti la carenza di personale della struttura proprio per il mio ruolo di delegata provinciale al Parco ma, nonostante sia molto presente, non sono stata messa al corrente dell’intenzione del Consiglio di Amministrazione di procedere con il concorso in questione. E’ legittimo chiedersi perché?

Sin dal mio insediamento come consigliere provinciale sono stata interlocutrice attenta e collaborativa con il Consorzio Area Marina Protetta. Senza mai tirarmi indietro sono stata disponibile a risolvere con celerità le questioni poste. Il mio interesse è sempre stato quello di supportare l'Area Marina protetta Torre del Cerrano e di permettere al Consorzio di proseguire nella strada intrapresa da anni, rispettando il ruolo di tutte le figure istituzionali di cui è composto. Lungi da me o dalla Provincia ogni interesse per la “poltrona” chi mi conosce sa che non ho mai secondi fini e come me, anche il Presidente Di Bonaventura. Le questioni poste non sono né politiche né personali ma istituzionali. La diffida è la conseguenza non politica ma istituzionale del fatto che Enti soci del Consorzio non siano stati messi al corrente di decisioni che non sono, in tutta evidenza, di secondaria importanza.

A questo punto, nell'auspicio che il Cda non dia seguito al bando, sono pronta ad ascoltare le delucidazioni richieste e, come sempre fatto in passato, ad affiancare il Parco in qualità di Consigliere delegata dal Presidente della Provincia nella risoluzione dei problemi ”.

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Stop alle bottigliette d’acqua di plastica nell’aula consiliare; via tutte le bibite contenute nella plastica dai distributori automatici presenti nelle sedi comunali; via alla plastica monouso, come bicchieri, piatti o posate, all’interno di tutti i Palazzi comunali e avvio di una campagna di sensibilizzazione per invitare anche tutti i dipendenti comunali ad adottare borracce o contenitori in vetro o metallo per il consumo quotidiano di bevande calde e fredde. È quanto previsto nella mozione Comune di Pescara #PlasticFreeapprovata oggi dal Consiglio comunale di Pescara con 26 voti a favore, e solo 5 astenuti, uno strumento utile per avviare quella rivoluzione culturale ormai necessaria per adottare una politica che sia veramente attenta alle problematiche ambientali e non si riduca a qualche sfilata di piazza”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione Ambiente Ivo Petrelli, promotore e primo firmatario del documento, con i co-firmatari Mariarita Carota Presidente della Commissione Sanità e il consigliere d’opposizione Mirko Frattarelli, ufficializzando l’esito del voto odierno.

Nel documento ci siamo rifatti semplicemente alle direttive ministeriali che ha impartito a tutte le pubbliche amministrazioni 7 linee d’azione da adottare per aprire il cammino verso il #PlasticFree – ha ricordato il Presidente Petrelli – che a Pescara è peraltro già cominciato quando a Natale l’assessore delegato Del Trecco ha promosso la distribuzione a tutti i dipendenti e consiglieri comunali delle borracce d’acciaio che dovrebbero sostituire definitivamente le bottigliette d’acqua in plastica”. Nel documento approvato si legge che ‘premesso che negli ultimi mesi si è amplificato in modo straordinario il dibattito mondiale inerente la sostenibilità ambientale e la necessità di adottare stili di vita compatibili con la tutela del territorio in cui viviamo; a incrementare ulteriormente l’attenzione delle masse nei confronti delle tematiche ambientali ha indubbiamente contribuito la campagna Fridays for Future guidata da Greta Thunberg che ha saputo non solo attirare l’attenzione dei governanti di tutto il mondo, ma soprattutto dei suoi coetanei, che abbiamo visto sfilare anche a Pescara in una grande manifestazione popolare; gli ultimi dati e allarmi lanciati dalle Associazioni Ambientaliste, da anni impegnate nella lotta per la difesa della Terra dai cambiamenti climatici e dagli effetti dell’inquinamento, impongono a tutte le pubbliche amministrazioni, a qualunque livello esse operino, di dedicare attenzione e impegno personale nei confronti di tali problematiche che riguardano la collettività, adottando buone prassi concrete. Tenuto conto che uno dei principali colpevoli di tale inquinamento sul banco degli imputati è la plastica utilizzata quotidianamente da tutti per qualunque gesto o azione ordinari; appena nel giugno scorso il WWF ha lanciato il proprio allarme, l’ultimo solo in ordine di tempo, stimando addirittura che ciascun essere umano ingerisce almeno 5 grammi di plastica a settimana, l’equivalente di una carta di credito, bevendo acqua dalle bottigliette di plastica e che ogni anno si riversano negli oceani tra i 9 e i 13 milioni di tonnellate di plastica, determinando la morte di 1 milione di uccelli e di 100mila mammiferi marini; lo stesso WWF, ancora, ha stimato che, continuando con tali ritmi, nel 2050 la plastica presente negli oceani peserà più dei pesci che vivono; la plastica, se non correttamente smaltita, resta in ambiente per anni, causando danni gravissimi all’ecosistema e i sistemi di raccolta differenziata che consentono di riciclare i materiali plastici non possono costituire l’alibi per continuare a produrre e consumare quantitativi esorbitanti di plastica. Considerato che sulla scorta delle misure adottate dal Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite, anche l’Italia ha avviato l’adozione di misure di difesa e di tutela dell’ambiente, lanciando, attraverso il Ministero per l’Ambiente, la Campagna #PlasticFree, aperta ufficialmente nell’ottobre del 2018; lo stesso Ministero per l’Ambiente ha elaborato un vademecum di 7 punti indicando le azioni da intraprendere per aderire formalmente alla Campagna; al punto 2, il Ministero dell’Ambiente detta ‘di eliminare la vendita di bottiglie di plastica dai distributori e prevedere la fornitura di distributori di acqua alla spina allacciati alla rete idrica’; lo stesso Ministero dell’Ambiente a partire dal 4 ottobre 2018 ha eliminato le bottigliette di plastica in tutti i propri edifici e uffici, consentendo di eliminare l’uso di ben 100mila bottigliette d’acqua in soli 10 mesi; che il Comune di Pescara risulta essere presente tra i 250 Enti, pubblici e privati, che hanno formalmente aderito alla Campagna #PlasticFree, anche se non risulta essere stata adottata fin qui alcuna delle 7 azioni indicate dal Ministero dell’Ambiente; pare oggi improcrastinabile, urgente e necessario aderire realmente alla Campagna #PlasticFree del Ministero dell’Ambiente, dando un seguito concreto e tangibile all’adesione formale’, il Consiglio comunale impegna il sindaco e l’Amministrazione comunale ad adottare le seguenti azioni: ‘adottare il punto 2 del Vademecum del Ministero dell’Ambiente nell’ambito della Campagna #PlasticFree, eliminando subito l’utilizzo delle bottigliette di plastica e i bicchieri in plastica nell’Aula consiliare nel corso delle sedute consiliari, installando un distributore di acqua alla spina allacciato alla rete idrica a disposizione dei Consiglieri comunali, degli assessori, dei dipendenti comunali e del pubblico presente in aula, determinando il taglio netto di almeno 40 bottiglie di plastica per ogni seduta;eliminare subito le bottigliette di plastica, d’acqua o di altre bevande, dai distributori automatici presenti negli Uffici comunali; eliminare la fornitura e l’uso di oggetti in plastica monouso (come posate o bicchieri) negli spazi comunali; invitare i dipendenti e tutti gli operatori comunali a utilizzare tazze o borracce personali in acciaio o in vetro, dunque riutilizzabili, per il consumo di bevande calde o fredde, come previsto nel punto 5 del suddetto Vademecum; promuovere azioni di sensibilizzazione all’interno di tutti gli Uffici comunali e nelle nostre scuole comunali per ridurre ovvero eliminare l’utilizzo della plastica in tutte le sue forme; adottare una politica di acquisti pubblici verdi, prevedendo per le prossime forniture che i capitolati di gara escludano espressamente la possibilità di acquisto di materiali non compostabili e, laddove ciò non fosse ancora possibile, che le materie plastiche siano sostituite da materiali prodotti con materie prime a minor impatto ambientale; promuovere una campagna comunicativa pubblica coinvolgendo tutti i soggetti attivi del territorio per favorire comportamenti plastic-free sia in fase di acquisto, sia in quella di consumo, e a rafforzare l’azione informativa verso i cittadini in materia di corretta gestione dei rifiuti plastici; emanare apposita ordinanza per decretare l’adozione delle suddette misure; organizzare giornate straordinarie di pulizia di parchi, aree verdi e, soprattutto, di spiagge e sponde del fiume, coinvolgendo associazioni e cittadini’. La mozione è stata approvata con 26 voti favorevoli e 5 astenuti.

 

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DEDESIGNAZIONE CORTE DEI CONTI, MARCOZZI: “LA LEGA CI DÀ RAGIONE E CERTIFICA LA SPACCATURA DEL CENTRO DESTRA. NON CI SONO PIU' SCUSE, SI PASSI DA UN VOTO PALESE IN CONSIGLIO REGIONALE”

“La designazione alla Corte dei Conti sta mettendo in mostra il caos che, ormai, regna incontrastato nella maggioranza di centro destra in Regione Abruzzo”. Lo afferma il Capogruppo M5S Sara Marcozzi, che prosegue: “La posizione del MoVimento 5 Stelle è nota fin dall'inizio del caso: si tratta di una designazione e in quanto tale, come previsto dall'articolo 142 del regolamento interno, doveva passare attraverso il voto da tenersi nel corso di una seduta di Consiglio regionale. Questa non è stata la procedura seguita dalla maggioranza e dal Presidente del Consiglio regionale, utilizzando la procedura prevista per le nomine e non quella per le designazioni, confondendo così due istituti ben distinti. Stiamo parlando, inoltre, di una carica che costerà circa un milione di euro per i prossimi cinque anni, e se dovessero esserci ricorsi per le modalità con cui la designazione è arrivata, sarebbe forte il rischio di causare danni alle casse della Regione”.

“La nostra posizione è stata adesso seguita anche dalla Lega per voce del Capogruppo Quaresimale che, dopo un approfondimento giuridico, ha confermato i dubbi che abbiamo sollevato noi per primi diverse settimane fa. Chi si ostina a portare avanti una designazione dai dubbi profili di legittimità, sembra essere solamente l'asse formato da Fratelli d'Italia e Forza Italia, certificando lo stato di contrasto e divisione in cui questa maggioranza vive da mesi”.

“Rinnoviamo, una volta di più, l'invito al Presidente Sospiri: revocare in autotutela il conferimento dell’incarico e procedere passando per il voto del Consiglio regionale per effettuare la designazione alla Corte dei Conti, seguendo l'iter così come previsto dal Regolamento. Aspettare ancora e nascondere una spaccatura nel centro destra che è, ormai, alla luce del sole, significa esporre l'Abruzzo a rischi economici che non possiamo permetterci".I: “LA LEGA CI DÀ RAGIONE E CERTIFICA LA SPACCATURA DEL CENTRO DESTRA. NON CI SONO PIU' SCUSE, SI PASSI DA UN VOTO PALESE IN CONSIGLIO REGIONALE”


“La designazione alla Corte dei Conti sta mettendo in mostra il caos che, ormai, regna incontrastato nella maggioranza di centro destra in Regione Abruzzo”. Lo afferma il Capogruppo M5S Sara Marcozzi, che prosegue: “La posizione del MoVimento 5 Stelle è nota fin dall'inizio del caso: si tratta di una designazione e in quanto tale, come previsto dall'articolo 142 del regolamento interno, doveva passare attraverso il voto da tenersi nel corso di una seduta di Consiglio regionale. Questa non è stata la procedura seguita dalla maggioranza e dal Presidente del Consiglio regionale, utilizzando la procedura prevista per le nomine e non quella per le designazioni, confondendo così due istituti ben distinti. Stiamo parlando, inoltre, di una carica che costerà circa un milione di euro per i prossimi cinque anni, e se dovessero esserci ricorsi per le modalità con cui la designazione è arrivata, sarebbe forte il rischio di causare danni alle casse della Regione”.

“La nostra posizione è stata adesso seguita anche dalla Lega per voce del Capogruppo Quaresimale che, dopo un approfondimento giuridico, ha confermato i dubbi che abbiamo sollevato noi per primi diverse settimane fa. Chi si ostina a portare avanti una designazione dai dubbi profili di legittimità, sembra essere solamente l'asse formato da Fratelli d'Italia e Forza Italia, certificando lo stato di contrasto e divisione in cui questa maggioranza vive da mesi”.

“Rinnoviamo, una volta di più, l'invito al Presidente Sospiri: revocare in autotutela il conferimento dell’incarico e procedere passando per il voto del Consiglio regionale per effettuare la designazione alla Corte dei Conti, seguendo l'iter così come previsto dal Regolamento. Aspettare ancora e nascondere una spaccatura nel centro destra che è, ormai, alla luce del sole, significa esporre l'Abruzzo a rischi economici che non possiamo permetterci".