Cronaca

cantiere due

CHIETI: TRUFFA DEL SUPERBONUS

- Il Comando provinciale Chieti, nel corso di un'operazione coordinata dalla Procura , ha scoperto una truffa di circa 50 milioni di euro, realizzata
da un sodalizio criminale, con base in tre capoluoghi campani, finalizzata alla richiesta fraudolenta di crediti d’imposta relativi ai bonus sulle
ristrutturazioni. Nello specifico, le indagini, svolte su scala nazionale dalle Fiamme Gialle del Gruppo Chieti - a contrasto delle frodi legate agli
incentivi previsti dai cc.dd. “Bonus Facciate” e “Superbonus 110%”, hanno messo in luce un meccanismo di frode, collaudato nel tempo, che prevedeva
l’emissione di fatture attestanti lavori mai eseguiti, maturando i relativi crediti d’imposta che questi ultimi, attraverso una serie di cessioni ed
acquisti - in una circolarità priva di apparente senso logico – se ne tentava l’occultamento della loro origine delittuosa. La denuncia a piede libero,
per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio, per 16 indagati di cui 10 campani, 5 della provincia di Chieti ed 1
di nazionalità rumena.

acqua non potabile

AVEZZANO: ORDINANZA

- Il Sindaco della Città di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, ha firmato questo pomeriggio l’ordinanza che, in via esclusivamente cautelativa, dispone
il divieto d’utilizzo dell’acqua per scopi potabili e per il consumo umano (se non previa bollitura) per le frazioni di Antrosano (comprese Via Ada Negri e Via Romana), di San Pelino zona nord – esclusa la zona sottostante la Tiburtina ed esclusa Via Romana – di San Pelino Vecchio e per la zona di Macerino Vecchio, compreso Pinguino Village e Via Massa D’Albe, fino a Via G. Nanni inclusa. È coinvolta dal divieto contenuto nell’ordinanza, anche una zona di Avezzano capoluogo, ovvero Via E. De Nicola, fino alla Palestra “Five Zone” (escluso l’Ospedale).

aeroporto pescara

PESCARA: RISCHIO STANGATA X SAGA

- Uno scalo aeroportuale quello d’Abruzzo, non solo alle prese sul calo del numero dei passeggeri, ma ora anche sui denari che, prelevati dagli stessi
passeggeri al momento di imbarcarsi, non sarebbero stati riversati dal concessionario nelle casse del Ministero di Economia e Finanza (Mef). Alla luce
del mezzo milione di passeggeri annuo (almeno), la Saga - dall’agosto 1997 gestore dell’aeroporto di Pescara - rischia una pesante tegola finanziaria
se il ricorso presentato dalla Procura regionale contabile dell’Aquila verrà accolto dal giudice contabile: si chiede infatti il pagamento alle casse
del Mef, di 2 euro a passeggero imbarcato nell’arco temporale che va dal 2004 al 2023. Si tratta nello specifico dell’addizionale comunale sui diritti
di imbarco passeggeri che, a giudizio della Procura regionale contabile, non è mai stata versata in quanto mai contabilizzata dal concessionario dello
scalo; quest’ultimo, per tutta risposta, è fermamente convinto di essere sollevato da tale incombenza in quanto il servizio prestato non riveste il
ruolo di agente contabile e che dall’Enac (ente per l’aviazione civile) non ha mai ricevuto alcuna direttiva in tal senso.