Cronaca

carabinieri tre

TERAMO: RICATTI A LUCI ROSSE

- Adescava i clienti su uno dei siti d'incontri più utilizzati in rete per fissare con loro prestazioni sessuali a pagamento, o in alternativa della cocaina,
ma una volta a casa gli uomini venivano sequestrati e rapinati con la complicità del fidanzato. Si è concluso, ieri, a Teramo, il processo con un abbreviato
ed una doppia, dura, condanna per la coppia che, dallo scorso gennaio, era finita agli arresti domiciliari accusata di una lunga serie di reati. Si tratta di
L.T., un 33enne originario di Napoli, ora finito in carcere, e della sua fidanzata A.T.28 anni, residente a Controguerra, dove sono avvenuti i fatti. Il giudice
Marco Procaccini li ha condannati complessivamente a 19 anni e 6 mesi di reclusione. Nei loro confronti i reati contestati sono a vario titolo l'estorsione,
la rapina aggravata e il sequestro di persona in concorso, l'indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti, la guida senza patente e due
violazioni del foglio di via obbligatorio emessi dal questore.

finanza 02 controlli fiscali 3m13s rep 08

CHIETI: EVASIONE FISCALE

- Sono 16 le denunce della guardia di finanza di Chieti, per truffa ai danni delle agenzie del lavoro, frode fiscale e bancarotta fraudolenta, false
comunicazioni sociali emissioni di fatture per operazioni inesistenti per più di 1 milione di euro. La Tenenza di Ortona - con il coordinamento della procura
della Repubblica del Tribunale di Lanciano - ha scoperto che un gruppo degli indagati era solito ricercare società in crisi delle quali, tramite teste di
legno, acquistavano le quote e, variandone la sede, l’oggetto ed il capitale sociale, gradualmente, le conducevano al fallimento. Così facendo, secondo le
ipotesi di accuse, gli indagati sin dal 2018,si sono inseriti nella compagine di una società, ormai priva di una struttura aziendale, spostando la sede a San
Vito Chietino e tramite false manovre di bilancio, hanno aumentato fittiziamente il capitale sociale, così da creare l’immagine di un’azienda solida e,
pertanto, idonea a riscuotere credibilità finanziaria e, più in generale, sul mercato.

prati di tivo

TERAMO: LA MALEDIZIONE DELLA CABINOVIA!!!

- Pare proprio che su Prati di Tivo incomba una maledizione. È sempre stata negli ultimi anni una terra aspra, fatta di strali, di qualche odio e vendetta incrociata, di
provvedimenti giudiziari, ma negli ultimi tempi pareva che si stessero riannodando i fili per quantomeno incanalare una discussione di apertura degli impianti di risalita sulla località turistica. L'artefice principale è stato Marco Finori, attuale custode giudiziario e gestore degli impianti, che proprio nella serata di sabato scorso ha visto il sequestro della seggio cabinovia ( riaperta appena in mattinata), nell'ambito di un'inchiesta della procura di Teramo, dove gli viene contestato un certificato del 2022 che attesta la manutenzione dell'impianto. C'era molto sconforto ieri tra gli operatori del settore, i maestri di sci, gli accompagnatori di media montagna, gli imprenditori e chiaramente i turisti.