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- Pubblicato: 07 Giugno 2023
TERAMO: INDAGATI 12 MEDICI
- Sono dovuti passare 5 giorni dal primo intervento per l’asportazione di un rene, in seguito al quale erano iniziati dolori fortissimi, per sottoporlo a una Tac e scoprire così che bisognava intervenire di nuovo chirurgicamente. Dopodiché, però, l’agonia non è terminata e nei giorni successivi si sono resi necessari altri interventi ancora ed esami in anestesia per una grave infezione dovuta ad una peritonite su un paziente già compromesso da una pregressa patologia, anche se arrivato in ospedale al momento del ricovero, lo scorso 11 aprile, l'uomo appariva in buone condizioni. È stata l’autopsia eseguita ieri dall’anatomopatologo Cristian D’Ovidio, a confermare che il 66enne teramano Fernando D’Ostilio sarebbe deceduto in seguito a un’infezione. Un’insufficienza multiorgano da shock settico le cui cause, ora, dovranno essere valutate alla luce della tempestività con cui sono state curate fino al momento del decesso, avvenuto il 30 maggio. Dodici sono i medici indagati per omicidio colposo, in questa fase come atto dovuto per permettere di effettuare l’esame irripetibile. A far scattare l’inchiesta della magistratura è stato un esposto presentato alle forze dell’ordine all’indomani del decesso del 66enne da parte dei suoi familiari, che ha portato all’immediato sequestro della cartella clinica.