Politica

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Accesso negato negli Uffici del Comune di Catignano (PE) per Consigliere Lattanzio, D’Alfonso interroga il Ministro: “valuti l’accaduto e si adoperi affinché episodi di questo genere non possano più riproporsi”

“Impedire che un Consigliere comunale possa assolvere correttamente al ruolo per cui è stato eletto dai suoi concittadini, impedendogli di poter entrare negli uffici del Comune, è un atto grave che, a mio avviso, richiede l’intervento del Ministero”.

Il Senatore del Partito Democratico Luciano D’Alfonso interviene oggi sul caso che ha coinvolto il Consigliere della lista Civica “Catignano Presente”, Francesco Lattanzio, con un atto di sindacato ispettivo presentato questa mattina presso gli uffici del Senato ed indirizzato al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

“Per l’espletamento delle funzioni dei Consiglieri comunali è necessario poter interloquire con tutti gli amministratori pubblici e i funzionari dell’ente, nonché prendere visione dei documenti e degli atti depositati” - si legge nel testo dell’interrogazione – “chiedo al Ministro quali siano le sue valutazioni sull’accaduto e se sia a conoscenza di fatti simili avvenuti anche in altri Comuni del territorio nazionale e” – conclude D’Alfonso – “quali provvedimenti intenda adottare garantire il ripristino della necessaria convergenza e collaborazione tra i soggetti istituzionali coinvolti del Comune di Catignano, senza interruzioni o ostruzioni allo svolgimento del mandato causati da forme di incuria istituzionale mai componibile con la responsabilità politica municipale”.

UFFICIO STAMPA</p>"

 

ortona comune

COMUNICATO STAMPA

VIOLATE REGOLE E ISTITUZIONI: CENTRODESTRA SCRIVE AL PREFETTO

Giunta comunale di Ortona non pubblica Peg e promuove incontri segreti con consiglieri del Pd su conti e documenti

ORTONA, 21 aprile - Altro che aiuti ad Ortona. Altro che emergenza sanitaria ed economica per famiglie e imprese. C’è da non crederci che in un momento così drammatico per le sorti di Ortona già spaventata e in piena crisi economica, il sindaco, i suoi assessori e maggioranza con il conforto di Pd ex Pd si incontrano, convocando solo tra di loro una riunione, senza darne notizia agli altri consiglieri di opposizione. Quando invece al Consiglio Comunale del 4 aprile il loro capigruppo si era impegnato a discutere, da quella stessa sera, con tutti i consiglieri delle modifiche al bilancio e dei provvedimenti da adottare.

Per chi vuole approfondire i fatti alleghiamo la lettera che ieri abbiamo inviato al Prefetto per denunciare cosa accade al Comune di Ortona.

Alle scorrettezze di modi e forme, alle carte fornite all’ultimo momento dal sindaco e di chi nell’ombra lo consiglia, c’eravamo abituati ma che si possa arrivare a tanto francamente era difficile immaginarlo. Il Sindaco sappia che c’è una opposizione vera che non si piega a nessun tentativo di alterare la trasparenza delle regole.

Oggi c’è una opposizione che denuncia gli impegni non mantenuti alla città, che denuncia conti non chiari e tutto ciò che non torna. Lo facciamo con i documenti non con le chiacchiere. Con cifre e riscontri.

È vergognoso che non si tenga una discussione in Consiglio Comunale, che da venerdì non si pubblichi il PEG, Piano Esecutivo di Gestione, che finora il sindaco e la sua giunta non hanno tenuto fede ad un solo impegno assunto in Consiglio. I cittadini devono sapere a che punto di bassezza istituzionale Ortona è stata trascinata per incapacità, per calcolo, per menzogna dei fatti.

Noi non saremo complici di chi sta portando Ortona al disastro evitando un corretto confronto istituzionale.

I consiglieri comunali

Peppino Polidori

Angelo Di Nardo

Simonetta Schiazza

martusciello fulvio

 

MARTUSCIELLO: EMENDAMENTO CORONABOND ERA PROVOCAZIONE

"Il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione, un atto di indirizzo, da consegnare al Consiglio europeo che si terrà il 23 aprile. Quindi un atto che vale come suggerimento. La maggioranza ha trovato un importantissimo accordo: si suggerirà al Consiglio Europeo di varare i Recovery Bond, prestiti ai Paesi che li chiedono garantiti dal bilancio dell'Unione Europea, quindi non dai singoli Paesi ma dall'insieme di essi". A dirlo è Fulvio Martusciello, eurodeputato PPE/Forza Italia.  "Un parlamentare dei Verdi - continua - ha presentato un emendamento per introdurre i corona bond, ovvero prestiti ai singoli Paesi garantiti dagli altri Paesi: è chiaro che era una provocazione".  "Più Paesi (la Germania, l'Olanda, l'Austria) avevano infatti detto di non voler garantire prestiti di altri. Se fosse passato quell'emendamento, probabilmente non avremmo avuto né i recovery bond, né i corona bond, perché i capi di Stato (il Consiglio Europeo) avrebbe preso atto di una mancanza di maggioranza. Invece nella votazione finale è passato a larga maggioranza il principio dei recovery bond, quindi il Consiglio Europeo dovrebbe prenderne atto e vararli", conclude Martusciello.