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- Pubblicato: 21 Aprile 2020
MARTUSCIELLO: EMENDAMENTO CORONABOND ERA PROVOCAZIONE
21 April 2025 Last updated at 03:24 GMT
MARTUSCIELLO: EMENDAMENTO CORONABOND ERA PROVOCAZIONE
COMUNICATO STAMPA
Dall’opposizione solo strumentalizzazione per scopi elettorali
in una crisi senza precedenti
Nel piano di questa emergenza epidemiologica, ogni minuto è utile per fornire sostegno alla popolazione e, per tale ragione, ci dispiace dover impiegare del tempo per replicare alle molte inesattezze formulate dall’opposizione.
È sotto gli occhi dell’intera Città che, nel corso di questa prima fase dell’emergenza, abbiamo messo in campo tutte le energie possibili per contenere il diffondersi del virus ed assicurare un valido sostegno alle famiglie in difficoltà, strette nella morsa di una crisi non solo sanitaria, ma anche economico e sociale. È utile ricordare all’opposizione alcune delle iniziative adottate:
1. la Spesa a Casa per gli over 65, non supportati da una rete familiare;
2. i Farmaci a Casa per le persone che non possono recarsi in farmacia per disabilità o altre malattie;
3. il sostegno ai concittadini contagiati e ricoverati nei presidi ospedalieri effettuando periodicamente consegne di effetti personali;
4. il carrello solidale per fronteggiare l’emergenza alimentare;
6. la sanificazione periodica dell’intero territorio comunale;
7. la consegna gratuita di mascherine FFP2 ad oncologici, immunodepressi e addetti alle vendite degli esercizi commerciali aperti;
8. la consegna gratuita di mascherine chirurgiche alla popolazione;
9. l’assistenza psicosociale per supportare le persone vulnerabili per assicurare loro ascolto e sollievo durante il periodo di confinamento domestico;
10. la digitalizzazione dei servizi per evitare sovraffollamenti negli uffici.
Venendo alla polemica sollevata, così come più volte comunicato ai componenti del Gruppo di opposizione, accanto a queste iniziative, già dalle scorse settimane abbiamo iniziato a lavorare alla costituzione di un apposito fondo comunale sul quale verranno confluite tutte le risorse che l’Ente potrà recuperare, con l’obiettivo primario di offrire un sostegno a tutte le imprese costrette alla sospensione della propria attività dai provvedimenti del Governo. Le critiche indirizzateci ci appaiono, dunque, alquanto pretestuose e strumentali. Questo non è il momento delle divisioni e delle sterili polemiche, ma il momento di concentrare tutte le energie per superare una crisi senza precedenti. Prendiamo atto, invece, che per qualcuno il momento è propizio solo per dare avvio alla propria campagna elettorale, dando ulteriore dimostrazione di non aver ben compreso il problema che questa amministrazione sta affrontando.
Ci preme rammentare, inoltre, come nel corso dell’ultimo Consiglio comunale abbiamo più volte precisato che il bilancio approvato era stato redatto dagli Uffici prima dell’emergenza in atto. Per porre un argine all'epidemia provocata dal coronavirus abbiamo deciso di procedere rapidamente all’approvazione dello strumento contabile, al fine di superare le limitazioni gestionali causate dalla gestione provvisoria del bilancio. Attendere l’approvazione del rendiconto per l’utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione avrebbe significato semplicemente una perdita di tempo prezioso e una maggiore rigidità contabile medio tempore. Ricordiamo all’opposizione che il bilancio di previsione è uno strumento flessibile e, non appena verrà terminato il lavoro preparatorio per la costituzione del fondo in favore delle imprese, procederemo ad una variazione di Bilancio mettendo a disposizione della collettività tutte le risorse disponibili.
Quanto ai rimproveri di aver innalzato la pressione fiscale ad imprese e cittadini, appare superfluo ricordare alla minoranza che non è certamente grazie a loro che la TARI nel corso degli ultimi anni è stata ridotta di euro 444.397,05 (€ 88.879,41 x 5 anni), oppure non è di certo grazie a loro che nella Città di Pescina non è mai stata applicata la TASI, a fronte di qualche decina di euro di adeguamento delle aliquote IRPEF.
Con le dichiarazioni rese alla stampa dal Gruppo di opposizione nella giornata di oggi, prendiamo atto che il nostro invito a voler unire le forze e ad essere parte attiva al fine di superare uno dei peggiori momenti della storia Repubblicana non è stato recepito, ma, al contrario, è stato declinato.
Il Sindaco
Stefano Iulianella
e l’intera amministrazione comunale
ORTONA IN EMERGENZA SANITARIA ED ECONOMICA: CONSIGLIO COMUNALE NON CONVOCATO, L’AZZARDO DI SINDACO E ASSESSORI
Sono trascorsi 10 giorni dalla nostra richiesta di Consiglio Comunale urgente per affrontare i gravissimi problemi della città: quelli sanitari e quelli economici. Due emergenze che nel sovrapporsi metteranno a terra centinaia di famiglie e attività imprenditoriali. Il sindaco Castiglione e il Presidente del Consiglio, con consueto silenzio, non convocano il Consiglio, lasciando la città nel caos amministrativo. Lui e i suoi assessori sono protagonisti di un azzardo istituzionale rischiosissimo, gestendo soldi statali e regionali in modo che solo loro sanno. Devono chiarire in Aula cosa hanno deciso, con chi prendono accordi e per quali obiettivi e in favore di chi.
In Consiglio si decidono i problemi, i progetti e le soluzioni per tutta la città. In Aula c’è la piena legittimità, trasparenza e chiarezza. Fuori da essa ci sono interessi, opacità che rischiano di sconfinate in arbitri personali.
Noi abbiamo chiesto il Consiglio Comunale perché così deve essere, il solo modo per confrontare progetti e trovare soluzioni. Alla città servono scelte forti, ai cittadini e alle imprese sostegni economici concreti. Non si può prescindere dal chiedersi perché Castiglione e i suoi assessori non accettino di ridurre le spese del Comune. Perché non c’è la benché minima volontà di modificare un Bilancio 2020 che prevede per i cittadini tasse pesantissime. Per cosa poi. Per quali servizi? Per garantire privilegi e interessi di chi? Per quali proposte di sostegno alle fasce più deboli economicamente?
I problemi sono già arrivati al pettine e Ortona avrà una crisi durissima. La città - glielo ricordiamo ancora una volta - si amministra dal Comune, per questo sono pagati il sindaco e gli assessori, i funzionari, i dipendenti tutti: farlo in altre sedi è doppiamente rischioso, sul piano morale e su quello delle istituzioni.
È la seconda volta che lanciamo questo avviso. Il sindaco convochi subito un Consiglio, presenti le cifre da destinare a chi ha bisogno, dica come troverà soldi del Comune in favore di imprese e famiglie, come ridurrà le tasse. Che servizi metterà in campo per sanità, sociale, commercio, turismo, ambiente. Abbiamo atteso fin troppo risposte che non arrivano. La pazienza della città ha un limite.
I consiglieri comunali
Peppino Polidori
Angelo Di Nardo
Simonetta Schiazza