Politica

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CIG IN DEROGA, MARCOZZI: “L'ASSESSORE FIORETTI NON CERCHI ALIBI. REGIONE ABRUZZO, PENULTIMA PER NUMERO DI PRATICHE CHIUSE, METTE IN PERICOLO IL FUTURO DEI LAVORATORI”

“La gestione della Cassa Integrazione in Deroga da parte di Regione Abruzzo, finanziata dallo Stato per dare sostegno alle aziende costrette a chiudere per limitare i contagi da Coronavirus, è talmente caotica che neanche la maggioranza Lega-FDI-Forza Italia riesce a darne una valutazione univoca, tra chi si scusa con gli abruzzesi e chi invece continua a scaricare responsabilità sul Governo nazionale, fuggendo dalle proprie. Eppure, basterebbe leggere i numeri per capire come la lentezza del centrodestra abbia dilatato inutilmente i tempi per accedere ai fondi, tanto che l'Abruzzo è in fondo alla classifica delle Regioni d'Italia per numero di pratiche portate a termine per consentire all'Inps di liquidare i lavoratori. Un'inerzia di cui è unicamente responsabile la Giunta Marsilio a guida Lega-FDI”.

Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che continua: “Per questo si fa enorme fatica a comprendere come possa l’assessore Fioretti dichiarare che la nostra regione sarebbe in linea con quanto accade nelle altre zone d’Italia. Dagli ultimi dati disponibili in Abruzzo solamente 113 procedure sono state portate a termine dagli uffici regionali, un dato che mette la nostra Regione in fondo alla classifica rispetto al resto d’Italia. I numeri delle altre regioni sono nettamente superiori: Lazio a quota 29.684, Campania 8.999, Marche 6.362, Veneto 3.459, Emilia-Romagna 3.449, Liguria 2.865, Toscana 2.565, Puglia 1.691, Calabria 1.344, Umbria 937, Piemonte 704, Basilicata 577, Lombardia 507, Valle d'Aosta 453, Friuli Venezia Giulia 379. Peggio dell'Abruzzo fa solamente il Molise a quota 87.

Non solo, ma la cosa più grave riguarda le tempistiche e il modo di agire della Giunta Abruzzese. Infatti tra il 14 e il 20 aprile erano state chiuse solamente 3 procedure. Evidentemente, a seguito delle nostre denunce e delle inchieste giornalistiche, gli uffici regionali hanno aumentato i ritmi di lavoro, senza comunque essere in grado di colmare il ritardo ormai guadagnato con le altre Regioni d'Italia. A questo punto, viene da pensare che il rispetto della Giunta Marsilio nei confronti dei lavoratori si attivi solamente quando la loro propaganda lo esige”.
 
“La situazione – prosegue Marcozzi – è talmente grave, che nemmeno il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri è potuto rimanere in silenzio davanti alla lentezza dei suoi alleati, tanto da chiedere scusa agli abruzzesi. Un atteggiamento ben più responsabile rispetto a quello tenuto da Fioretti che nega l’evidenza dei numeri e che fa emergere, una volta di più, la netta divisione presente nella maggioranza. In un momento in cui avremmo bisogno di assoluta unità e cooperazione, tanto che MoVimento 5 Stelle ha limitato al minimo le polemiche politiche per favorire la più rapida uscita possibile dall'emergenza Coronavirus, l'Abruzzo è guidato da una maggioranza che si spacca anche davanti alla semplice interpretazione dei numeri. Sembra proprio che fare un'analisi onesta e non faziosa, assumendosi le proprie colpe, sia troppo difficile per qualcuno”.

“Ma il pasticcio sulla CIG in Deroga parte da lontano, ed ha inizio col ritardo della Regione nella creazione della piattaforma su cui avanzare le domande, come da noi denunciato settimane fa. Da allora il centrodestra non è più stato in grado di recuperare il tempo perso, mentre il Governo nazionale metteva a disposizione tutte le risorse finanziarie necessarie. A questo punto, invito l'Assessore leghista a lavorare a testa bassa e provare, per quanto possibile, a coprire le proprie lacune per liquidare il prima possibile i lavoratori rimasti a casa per il Covid-19. Dopodiché, il Presidente Marsilio dovrà assumersi la responsabilità di quanto accaduto e valutare tutti i provvedimenti necessari”, conclude.

d alfonso luciano 230214 rep 01

 

Accesso negato negli Uffici del Comune di Catignano (PE) per Consigliere Lattanzio, D’Alfonso interroga il Ministro: “valuti l’accaduto e si adoperi affinché episodi di questo genere non possano più riproporsi”

“Impedire che un Consigliere comunale possa assolvere correttamente al ruolo per cui è stato eletto dai suoi concittadini, impedendogli di poter entrare negli uffici del Comune, è un atto grave che, a mio avviso, richiede l’intervento del Ministero”.

Il Senatore del Partito Democratico Luciano D’Alfonso interviene oggi sul caso che ha coinvolto il Consigliere della lista Civica “Catignano Presente”, Francesco Lattanzio, con un atto di sindacato ispettivo presentato questa mattina presso gli uffici del Senato ed indirizzato al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

“Per l’espletamento delle funzioni dei Consiglieri comunali è necessario poter interloquire con tutti gli amministratori pubblici e i funzionari dell’ente, nonché prendere visione dei documenti e degli atti depositati” - si legge nel testo dell’interrogazione – “chiedo al Ministro quali siano le sue valutazioni sull’accaduto e se sia a conoscenza di fatti simili avvenuti anche in altri Comuni del territorio nazionale e” – conclude D’Alfonso – “quali provvedimenti intenda adottare garantire il ripristino della necessaria convergenza e collaborazione tra i soggetti istituzionali coinvolti del Comune di Catignano, senza interruzioni o ostruzioni allo svolgimento del mandato causati da forme di incuria istituzionale mai componibile con la responsabilità politica municipale”.

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COMUNICATO STAMPA

VIOLATE REGOLE E ISTITUZIONI: CENTRODESTRA SCRIVE AL PREFETTO

Giunta comunale di Ortona non pubblica Peg e promuove incontri segreti con consiglieri del Pd su conti e documenti

ORTONA, 21 aprile - Altro che aiuti ad Ortona. Altro che emergenza sanitaria ed economica per famiglie e imprese. C’è da non crederci che in un momento così drammatico per le sorti di Ortona già spaventata e in piena crisi economica, il sindaco, i suoi assessori e maggioranza con il conforto di Pd ex Pd si incontrano, convocando solo tra di loro una riunione, senza darne notizia agli altri consiglieri di opposizione. Quando invece al Consiglio Comunale del 4 aprile il loro capigruppo si era impegnato a discutere, da quella stessa sera, con tutti i consiglieri delle modifiche al bilancio e dei provvedimenti da adottare.

Per chi vuole approfondire i fatti alleghiamo la lettera che ieri abbiamo inviato al Prefetto per denunciare cosa accade al Comune di Ortona.

Alle scorrettezze di modi e forme, alle carte fornite all’ultimo momento dal sindaco e di chi nell’ombra lo consiglia, c’eravamo abituati ma che si possa arrivare a tanto francamente era difficile immaginarlo. Il Sindaco sappia che c’è una opposizione vera che non si piega a nessun tentativo di alterare la trasparenza delle regole.

Oggi c’è una opposizione che denuncia gli impegni non mantenuti alla città, che denuncia conti non chiari e tutto ciò che non torna. Lo facciamo con i documenti non con le chiacchiere. Con cifre e riscontri.

È vergognoso che non si tenga una discussione in Consiglio Comunale, che da venerdì non si pubblichi il PEG, Piano Esecutivo di Gestione, che finora il sindaco e la sua giunta non hanno tenuto fede ad un solo impegno assunto in Consiglio. I cittadini devono sapere a che punto di bassezza istituzionale Ortona è stata trascinata per incapacità, per calcolo, per menzogna dei fatti.

Noi non saremo complici di chi sta portando Ortona al disastro evitando un corretto confronto istituzionale.

I consiglieri comunali

Peppino Polidori

Angelo Di Nardo

Simonetta Schiazza