Politica

l'aquila tribunale lavori in corso 201208 rep 06

L'Aquila, 23 aprile 2020

"Oltre tremila aquilani dovranno attendere di ricevere i buoni spesa perché ci sono persone che anziché richiederli nel comune di residenza li hanno richiesti a quello dell'Aquila. Il ricorso contro la delibera della Giunta comunale, che ha fissato i criteri per l’accesso ai ticket in base all’ordinanza del capo della Protezione civile nazionale legata all’emergenza coronavirus, ha avuto l’effetto di sospendere inevitabilmente la consegna dei tagliandi”.

Lo hanno dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore alle Politiche sociali, Francesco Cristiano Bignotti, in seguito al deposito di un ricorso contro l’atto dell’esecutivo al tribunale amministrativo del capoluogo d’Abruzzo.

“Gli uffici avevano predisposto tutto e in tempi coerenti con la complessità delle procedure, procedendo ad accuratissime verifiche su tutte le 1800 domande che erano pervenute. – hanno aggiunto Biondi e Bignotti – Tanto è vero che la distribuzione dei primi 100 tagliandi è già avvenuta. Una volta avuta conoscenza della decisione del giudice del Tar il processo di consegna dei coupon è stato congelato".

“Ci dispiace davvero per le famiglie che attendevano con una ragionevole ansia e una legittima aspettativa questi benefici.– hanno aggiunto Biondi e Bignotti – Come amministratori riteniamo di aver agito nel giusto, applicando disposizioni attuate in tantissimi altri comuni italiani, anche a guida del centrosinistra. Attendiamo con serenità l’esito del provvedimento che sarà adottato dal tribunale”.

L'ufficio stampa del Comune dell'Aquila (G.A.)

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Emergenza Covid19 Fase 2
Incontro con Tua per il trasporto pubblico
Albore Mascia: <Vanno evitate scelte improvvisate>
In vista della Fase 2 dell’emergenza Covid 19, il trasporto pubblico locale di
riorganizza per evitare scelte estemporanee. Per questo l'assessorato alla Mobilità
del Comune di Pescara e la società Tua stanno programmando la ripresa piena delle
attività in attesa di indicazioni più precise da parte del Governo. Ne hanno discusso
in videoconferenza l'assessore Luigi Albore Mascia, l'ing. Giuliano Rossi e l'arch.
Giancarla Fabrizio, del settore Mobilità, in rappresentanza del Comune e, per Tua,
Raffaele Piscitelli, responsabile dei trasporti per l'area metropolitana Chieti-Pescara.
"La nostra città deve affrontare non solo il problema dei collegamenti interni – ha
dichiarato Luigi Albore Mascia - ma anche la gestione di arrivi e partenze verso tutti
quei centri come Montesilvano, Francavilla, Spoltore e tutta l'Area Vestina, che
funzionalmente gravitano su Pescara. Tua ci ha presentato un primo ventaglio di
ipotesi ".
L'elemento principale della programmazione ruota intorno alla proposta “meno
passeggeri-più passaggi”. Oltretutto la necessità di distanziamento porterà ad avere
su ogni bus non più di dieci-quindici posti, di conseguenza Tua punta a incrementare
il numero di corse, riducendo il più possibile i tempi di percorrenza.
"Ragione per cui - spiega l'assessore Luigi Albore Mascia - ci hanno chiesto di
intervenire con un sistema di corsie preferenziali che sarà assolutamente
temporaneo. Ci prepariamo ora a valutare la loro proposta e a condividerla
naturalmente anche con gli operatori economici. Guardiamo a uno spazio temporale
di sette-otto mesi, in attesa di capire quali saranno i tempi di riapertura delle
scuole". C’è poi la necessità di mettere in campo un metodo che eviti la violazione di
misure anti-contagio: “Bisogna riuscire a disciplinare gli accessi ai mezzi pubblici: c'è
l'ipotesi di un'app che monitori corse e presenze dei mezzi in modo da informare le
persone in attesa alle fermate. Per l'utenza meno smart, si pensa a paline
informative collegate con il gps, tanto che noi potremmo accelerare le pratiche
autorizzative per l'installazione".
Prima del lockdown si ragionava su un sistema di mille pendolari al giorno, ora
bisogna prevedere le nuove esigenze: "Si ipotizza quindi - conclude Albore Mascia -
un sistema di prenotazione che consenta, in assenza di passeggeri in attesa, di
Città di Pescara
Medaglia d’oro al Merito Civile
Ufficio
Stampa
saltare le fermate. Lo stesso per corse express, con fermate ridotte per i
collegamenti principali. Allo studio display informativi collegati con un
contapersone, da posizionare sul vetro anteriore dei bus per informare chi è in
attesa circa il numero di posti disponibili".
La regolamentazione di salite e discese resta comunque uno dei problemi principali
da risolvere, così come la gestione delle file che, fisiologicamente, si creeranno alle
fermate.
L’Ufficio stampa
Pescara, 23 aprile 2020

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CIG IN DEROGA, MARCOZZI: “L'ASSESSORE FIORETTI NON CERCHI ALIBI. REGIONE ABRUZZO, PENULTIMA PER NUMERO DI PRATICHE CHIUSE, METTE IN PERICOLO IL FUTURO DEI LAVORATORI”

“La gestione della Cassa Integrazione in Deroga da parte di Regione Abruzzo, finanziata dallo Stato per dare sostegno alle aziende costrette a chiudere per limitare i contagi da Coronavirus, è talmente caotica che neanche la maggioranza Lega-FDI-Forza Italia riesce a darne una valutazione univoca, tra chi si scusa con gli abruzzesi e chi invece continua a scaricare responsabilità sul Governo nazionale, fuggendo dalle proprie. Eppure, basterebbe leggere i numeri per capire come la lentezza del centrodestra abbia dilatato inutilmente i tempi per accedere ai fondi, tanto che l'Abruzzo è in fondo alla classifica delle Regioni d'Italia per numero di pratiche portate a termine per consentire all'Inps di liquidare i lavoratori. Un'inerzia di cui è unicamente responsabile la Giunta Marsilio a guida Lega-FDI”.

Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che continua: “Per questo si fa enorme fatica a comprendere come possa l’assessore Fioretti dichiarare che la nostra regione sarebbe in linea con quanto accade nelle altre zone d’Italia. Dagli ultimi dati disponibili in Abruzzo solamente 113 procedure sono state portate a termine dagli uffici regionali, un dato che mette la nostra Regione in fondo alla classifica rispetto al resto d’Italia. I numeri delle altre regioni sono nettamente superiori: Lazio a quota 29.684, Campania 8.999, Marche 6.362, Veneto 3.459, Emilia-Romagna 3.449, Liguria 2.865, Toscana 2.565, Puglia 1.691, Calabria 1.344, Umbria 937, Piemonte 704, Basilicata 577, Lombardia 507, Valle d'Aosta 453, Friuli Venezia Giulia 379. Peggio dell'Abruzzo fa solamente il Molise a quota 87.

Non solo, ma la cosa più grave riguarda le tempistiche e il modo di agire della Giunta Abruzzese. Infatti tra il 14 e il 20 aprile erano state chiuse solamente 3 procedure. Evidentemente, a seguito delle nostre denunce e delle inchieste giornalistiche, gli uffici regionali hanno aumentato i ritmi di lavoro, senza comunque essere in grado di colmare il ritardo ormai guadagnato con le altre Regioni d'Italia. A questo punto, viene da pensare che il rispetto della Giunta Marsilio nei confronti dei lavoratori si attivi solamente quando la loro propaganda lo esige”.
 
“La situazione – prosegue Marcozzi – è talmente grave, che nemmeno il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri è potuto rimanere in silenzio davanti alla lentezza dei suoi alleati, tanto da chiedere scusa agli abruzzesi. Un atteggiamento ben più responsabile rispetto a quello tenuto da Fioretti che nega l’evidenza dei numeri e che fa emergere, una volta di più, la netta divisione presente nella maggioranza. In un momento in cui avremmo bisogno di assoluta unità e cooperazione, tanto che MoVimento 5 Stelle ha limitato al minimo le polemiche politiche per favorire la più rapida uscita possibile dall'emergenza Coronavirus, l'Abruzzo è guidato da una maggioranza che si spacca anche davanti alla semplice interpretazione dei numeri. Sembra proprio che fare un'analisi onesta e non faziosa, assumendosi le proprie colpe, sia troppo difficile per qualcuno”.

“Ma il pasticcio sulla CIG in Deroga parte da lontano, ed ha inizio col ritardo della Regione nella creazione della piattaforma su cui avanzare le domande, come da noi denunciato settimane fa. Da allora il centrodestra non è più stato in grado di recuperare il tempo perso, mentre il Governo nazionale metteva a disposizione tutte le risorse finanziarie necessarie. A questo punto, invito l'Assessore leghista a lavorare a testa bassa e provare, per quanto possibile, a coprire le proprie lacune per liquidare il prima possibile i lavoratori rimasti a casa per il Covid-19. Dopodiché, il Presidente Marsilio dovrà assumersi la responsabilità di quanto accaduto e valutare tutti i provvedimenti necessari”, conclude.